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Tommaso Didimo – La celebrazione della materia
La materia nella gestualità di Tommaso Didimo, diventa manipolazione della forma interiore, ricerca dell’esprimersi attraverso il gesto, come in una fusione tra il cosciente e l’incosciente simile a ciò che avviene in un sogno, e non é un pensiero né tantomeno un concetto.
Comunicato stampa
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Tommaso Didimo nasce a Milano il 14 Agosto del 1984. Studia a Roma dove consegue il diploma al I° Liceo artistico di Via di Ripetta. Attualmente iscritto al IV°anno all'Accademia di belle Arti di Roma, sta preparando la tesi.
La materia nella gestualità di Tommaso Didimo, diventa manipolazione della forma interiore, ricerca dell’esprimersi attraverso il gesto, come in una fusione tra il cosciente e l’incosciente simile a ciò che avviene in un sogno, e non é un pensiero né tantomeno un concetto. La formazione dell’immagine racchiude tutto quello che concerne un pensiero originando la potenza dell’atto, mentre il coinvolgimento emotivo supera la capacità del concetto e diventa un universo di forme, determinato dal segno.
Il colore nell’esprimere la sensibilità diviene seducente nell’andare al di là della forma esteriore per giungere all’essenza, e il fenomeno connesso alla capacità di simbolizzare, con uno sforzo compiuto dalla mente umana, giunge ad interpretare il mondo, anche se lo spazio appare così profondamente disomogeneo, ineguale.
In questo dilagare di cromatismi vivaci ed inarrestabili Tommaso esprime la sua calda esuberanza dimostrando proprio l’affermazione di un desiderio espansivo, spinto da una energia vitale e viscerale; la materia è così il suo strumento creativo primario per costruire l’opera passando da un oggetto di discorso a partner di un dialogo.
In questa evoluzione semplice e naturale , il processo dell’astrazione si integra, grazie alla capacità fantastica, quasi magica, stimolando sensazioni profonde, fino a penetrare nell’intimo delle cose.
La materia prende vita, capace di stimolare percezioni con la “corposità” più assoluta, e rende il messaggio simbolico significante tra ciò che nasce nell’anima e ciò che l’anima coglie. Anch’essa ha la sua storia, ed è questa che rende intrigante la tela avvolgendo l’immagine nel suo abbraccio.
Tiziana Todi
La materia nella gestualità di Tommaso Didimo, diventa manipolazione della forma interiore, ricerca dell’esprimersi attraverso il gesto, come in una fusione tra il cosciente e l’incosciente simile a ciò che avviene in un sogno, e non é un pensiero né tantomeno un concetto. La formazione dell’immagine racchiude tutto quello che concerne un pensiero originando la potenza dell’atto, mentre il coinvolgimento emotivo supera la capacità del concetto e diventa un universo di forme, determinato dal segno.
Il colore nell’esprimere la sensibilità diviene seducente nell’andare al di là della forma esteriore per giungere all’essenza, e il fenomeno connesso alla capacità di simbolizzare, con uno sforzo compiuto dalla mente umana, giunge ad interpretare il mondo, anche se lo spazio appare così profondamente disomogeneo, ineguale.
In questo dilagare di cromatismi vivaci ed inarrestabili Tommaso esprime la sua calda esuberanza dimostrando proprio l’affermazione di un desiderio espansivo, spinto da una energia vitale e viscerale; la materia è così il suo strumento creativo primario per costruire l’opera passando da un oggetto di discorso a partner di un dialogo.
In questa evoluzione semplice e naturale , il processo dell’astrazione si integra, grazie alla capacità fantastica, quasi magica, stimolando sensazioni profonde, fino a penetrare nell’intimo delle cose.
La materia prende vita, capace di stimolare percezioni con la “corposità” più assoluta, e rende il messaggio simbolico significante tra ciò che nasce nell’anima e ciò che l’anima coglie. Anch’essa ha la sua storia, ed è questa che rende intrigante la tela avvolgendo l’immagine nel suo abbraccio.
Tiziana Todi
12
marzo 2009
Tommaso Didimo – La celebrazione della materia
Dal 12 al 26 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA VITTORIA
Roma, Via Margutta, 103, (Roma)
Roma, Via Margutta, 103, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato 15,00-19,00 La mattina e la domenica su appuntamento
Vernissage
12 Marzo 2009, ore 18
Autore
Curatore