In un periodo in cui l’Arte si omologa e diventa strumento esclusivo di guadagno, ma soprattutto dove pare che la ricerca sia privilegio di pochissimi eletti, ci sentiamo quasi sgomenti nel pensare che ai posteri lasceremo nulla, se non poco di nuovo.



Per fortuna però, qualche artista è ancora vivo e vuole assolvere il proprio compito in maniera creativa e quasi sfrontata, offrendoci uno spaccato di emozioni, avvolte in un gelido metallo. Per genio ed inventiva, Antonio Saporito si conquista un posto tra più rivoluzionari del momento, con opere che quasi per magia ci comunicano emozioni e calore a dispetto del supporto su cui sono realizzati. Saporito crea e inventa un nuovo modo di fare Arte, non più improntato sulla realizzazione di una singola tecnica, ma che unisce in un connubio quasi perfetto a volte pittura e scultura, altre, tematiche esistenziali, come l’angoscia e lo smarrimento, supportate da una solida lastra di metallo.



Lo sviluppo di questa tecnica e il suo messaggio quasi diretto, si evince dai vari periodi che l’artista affronta e che di volta in volta mettono in risalto la problematicità contemporanea con realizzazioni cariche di oggettività ma che, se lette con attenzione ci suggeriscono anche una grande spiritualità che ci aiuta a riflettere sull’umana condizione, spesso davvero difficile.



Saporito si presenta in questa mostra con un percorso quasi antologico, che rispecchia le varie fasi dell’artista e che ci aiutano a capire il perché e come è giunto a questi risultati.



Potrete anche, seguire un video davvero interessante e girato in alta definizione, con un’ intervista esclusiva e un saggio di come si prepara e realizza una sua installazione.