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Beatrice Graf / Luzia Hürzeler – Come diventare una batteria
Come diventare una batteria di Luzia Hürzeler e Beatrice Graf è un progetto site specific per Urban Portaits, di video installazione interattiva e di performance, impegnato ad analizzare la connotazione fluida dello spazio pubblico e le sue imprevedibili distorsioni linguistiche in rapporto al valore relazionale del corpo.
Comunicato stampa
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COMEDIVENTAREUNABATTERIA di Luzia Hürzeler e Beatrice Graf è un progetto site specific per Urban Portaits, di video installazione interattiva e di performance, impegnato ad analizzare la connotazione fluida dello spazio pubblico e le sue imprevedibili distorsioni linguistiche in rapporto al valore relazionale del corpo.
COMEDIVENTAREUNABATTERIA, utilizzando la musica e la danza come referenti formali, si articola in tre steps tematici che delineano la natura significante del corpo come ambito comune di indagine. I tre luoghi di discussione individuati sono il corpo fisico, il suo rimosso ed il suo doppio dentro lo spazio pubblico.
La performance di apertura vedrà Luzia diventare una batteria. Il suo corpo, oggettivizzato, sarà percosso ritmicamente dalle bacchette di Beatrice, che eseguirà su di lei un suo assolo di batteria pre-registrato. La trasformazione del corpo in una batteria si presenta come un atto fondativo instaurando nuove dinamiche di relazione e di significato con il luogo pubblico.
Il secondo step si presenta come una video-installazione nella sala Ocra e vedrà la rimozione del corpo dallo scenario urbano come nodo concettuale dell’azione musicale, eseguita da Beatrice nei viali di Villa Borghese a Roma. Nella documentazione dell’azione, che è caratterizzata dal flusso ritmico della piccola batteria giocattolo che rimarrà, insieme al corpo di Beatrice, fuori scena per tutta la durata della registrazione, l’evento musicale si interromperà ogni qualvolta i passanti entreranno nel campo dell’inquadratura. Il rapporto fra la presenza/assenza del corpo e l’ambiente circostante occupa la scena, riconfigurandola.
La terza fase del progetto vedrà, nella sala bar del Rialto, l’attivazione di un dialogo serrato fra la proiezione della documentazione video degli spazi vuoti del Rialto filmati in soggettiva dalla ballerina classica, Giulia Cencioni, e la proiezione degli stessi spazi, ripresi dal vivo durante la serata, utilizzando la tecnologia di ripresa wireless.
Giulia, proponendo la medesima coreografia, produrrà una narrazione filmica dissimile, mettendo in relazione lo stesso luogo, registrato in tempi diversi. Le immagini del Rialto diurno e silenzioso si rifletteranno in quelle caotiche della serata d’inaugurazione, argomentando la presenza e l’assenza dei corpi e la loro duplicazione de-individualizzata dentro lo spazio filmico.
I corpi cosalizzati, rimossi e duplicati in COMEDIVENTAREUNABATTERIA disegnano nuove relazioni di senso svelando la natura fluida, imprevedibile e aperta, perché riscrivibile, della dimensione pubblica del corpo nello spazio urbano.
Fabio Campagna
Luzia Hürzeler è una artista crossing media svizzera, nata a Solothurn, che, conseguito un Master in Fine Art Media presso la Slade School of Fine Art a Londra, risiede a Roma come borsista presso l’Istituto Svizzero.
Le sue sculture e le sue video installazioni sono il risultato di una rigorosa analisi concettuale che reinterpretando la forma degli oggetti coinvolti nella loro dimensione temporale contribuisce a svelarne le sottese e invisibili cortocircuitazioni linguistiche.I suoi ultimi lavori testimoniano l’esigenza di muovere l’investigazione della forma e il ribaltamento dei suoi molteplici significati in una dimensione pubblica disegnando nuovi slittamenti di senso e suggerendo nuove alterazioni percettive dello spazio urbano.
Beatrice Graf è una batterista, performer e compositrice svizzera che, nota internazionalmente per i suoi progetti di impro free jazz, ha sviluppato un approccio eterodosso aperto alla decostruzione di diversi stilemi musicali (jazz, improvised music, rock, experimental, electronic, latin, african e theatre music). Ha collaborato fra gli altri con Vinz Vonlanthen, Dave Douglas, Jacques Siron, James Carter, Neba Solo (Mali), Jean-Jacques Pedretti, Christian Weber, Bruno Amstadt, Bänz Oester, MC J.P. Kalongi, Jacques Demierre, Ian Gordon Lennox, Nicolas Sordet, Claude Jordan, James Zollar, Amampondo (Cape Town 1998), Philippe Schaufelberger, e con Jean-Luc Bideau.
Mostre personali di Luzia Hürzeler :
2006 Galerie Quellgasse 3, Bieler Fototage, Biel (CH), Katalog; Milkshake Agency, MAC_06, Genève (CH); « Perturbations », Kunstkammer AZB, Schlieren (ZH); « Evaporation », OFF 06, Projektraum für zeitgenössische Kunst (Wilfried von Gunten), Thun (CH); 2005 « Sous un autre œil », Espace d’art contemporain (les halles), Porrentruy (CH); 2005 Galerie Gisèle Linder (mit Michael Rouillard und Peter Willen), Basel (CH); 2004 Salle Crosnier, Palais de l’Athénée, Genève (CH), Katalog; 2002 « Popcorn », Librairie Archigraphy, Genève (CH) ;
Mostre collettive :
2008/09 «24. Kantonale Jahresausstellung», Kunstmuseum Solothurn (CH); 2008 « Miniaturisation », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); 2008 « In Progress », Weihnachtausstellung 08, PROGR, Bern (CH); « Welcome », American Academy, Roma (I); « Incroci: Spazio-Uomoi-Tempo », Festival di cultura contemporanea, Civitella d’ Agliano VT (I); « Summertime », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « Fabbrica di Pensieri e Sogni: 60 anni ISR », Istituto Svizzero, Roma (I); «LOOX 22. SHORTCUTS», Kurzfilm-Auslese des Kasseler Dokumentarfilm- und Videofestes 2007, Wacker Galerie, Mühltal/Darmstadt (D); « Spazi Aperti », Accademia di Romania, Roma (I), Katalog; « Kunstprojekt Tier + Mensch », Galeriehaus e.V., Nürnberg (D), Katalog; « Comme des bêtes. Ours, chat, cochon & Cie », Musée cantonal des Beaux-Arts, Lausanne (CH), Katalog; « The Swiss Way », Istituto Svizzero, Roma (I); 2007 « Terrae Incognitae, Villa Maraini e il suo mondo immaginario », Istituto Svizzero, Roma (I); « 24. Kasseler Dokumentarfilm- und Videofest », Kassel (D); « Compétition internationale », 12e Biennale de l’Image en Mouvement, Centre pour l’Image en Mouvement, St Gervais, Genève (CH); « Tierisch. Wenn der Mensch auf den «Hund» kommt », Haus für Kunst Uri, Altdorf (CH); « Regards sur les multiples produits de 2002 à 2007 dans le cadre des éditions », Espace d’art contemporain (les halles ), Porrentruy (CH); « SHContemporary 07, Fei Contemporary Art Center », Shanghai (China); « Summertime », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « Swiss Art Awards », Messezentrum, Basel (CH); « Analix Forever presents... », Citric Gallery, Brescia (I); « La nuit des 1001 videos », Galerie Analix Forever, Genève (CH); « Powrot fizjonomii, Photomonth Festival in Krakow 2007 », Bunkier Sztuki, Contemporary Art Gallery, Krakau (Polen); « Selected by ... Ankäufe 2003-2006 der Kunstsammlung der Stadt Biel », CentrePasquArt, Biel (CH); « Atypisch Welsch », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); 2006/07 « 22. Kantonale Jahresausstellung », Kunstmuseum Solothurn (CH); 2006 « Pigeon vole! », Stiftung Sammlung Robert, Museum Neuhaus, Biel (CH); « Summertime », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « La Visite », Fondation Zervos, La Goulotte, Vézelay (F), Katalog; Banque BNP, Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « The Emma Hart Biennale », Ada Street Gallery, London (GB); 2005 « Schnittstelle, Aus der Sammlung von Erwin Oberwiler », Kunstmuseum Olten (CH); 2004 « Experimentica 04 », Chapter, Cardiff (Wales);
URBAN PORTRAITS //// 2007-2008
Il progetto Urban Portraits, ideato e curato da Fabio Campagna e prodotto dal Rialto, si propone di introdurre una differenza perturbante all’interno del sistema identitario urbano attraverso l’allestimento di una serie d’installazioni di street artists internazionali, opere che innestate direttamente nel tessuto urbano e nei suoi luoghi pubblici, operano un’azione ri-significante della realtà urbana.
Gli interventi “oggettuali”, contaminando l’idea che l’artista ha dei luoghi in cui si organizza la sua capacità d’interrelazione con gli stereotipi di genere della città, operano una decostruzione epistemologica dei luoghi e della realtà ponendosi come nuovo dispositivo comunicazionale.
Viene elaborato un nuovo ritratto della città.
Il progetto Urban Portraits si propone, inoltre, di promuovere la diffusione di una conoscenza altra, ulteriore dell’identità politica, culturale, sociale delle realtà urbane fuori dell’appiattimento di senso operato dal sistema mediale, di sostenere la scena della Urban Art internazionale ed in particolare la sua deriva “oggettuale” e interattiva impegnata in una poetica di alterazione e di decostruzione dello spazio urbano ed infine di favorire lo scambio di conoscenze e d’informazione costruendo una rete relazionale che coinvolga soggetti diversi per nazionalità, habitus, e genere.
Nello specifico Urban Portraits si articola in una serie di interventi installativi e performativi presentati a Rialtosantambrogio e nelle strade di Roma.
Installazioni che, inserite prima nel tessuto urbano e quindi negli spazi del Rialtosantambrogio, hanno costituito un interferenza non prevista e poetica, interrogando i fruitori delle opere sull’eventualità di una nuova definizione dei moduli d’interazione e di percezione dei luoghi. Sono stati realizzati materiali fotografici e video per documentare gli interventi.
Fabio Campagna
Dato il carattere internazionale del progetto, vengono coinvolti a vari livelli gli Istituti di Cultura e le Accademie straniere presenti sul territorio.
Nel 2007 sono state allestite tre mostre evento:
il 12 gennaio irobo@rialto di FUPETE, (www.fupete.com), il 2 marzo TXTual Healing di Paul Notzold di New York (www.txtualhealing.com)e il 6 aprile Midas di FATANDSOWHAT!! dall’Uruguay (www.myspace.com/fatandsowhat).
Per la seconda edizione, nel 2008, sono state allestite le mostre evento di:
ThegreenEyl da Berlino, con l’installazione APPEAL (http://www.thegreeneyl.com/appeel) dal 3 febbraio al 7 marzo 2008, in collaborazione con L’Accademia Tedesca di Roma. 3TTMAN da Madrid, Spagna, con M-ART 1 (http://www.3ttman.com/) dall’ 8 marzo al 22 marzo 2008, con il contributo di Red Bull Italia, e Aisling Hedgecock da Londra, con HULA GLOOP EXPERIMENT dal 28 aprile al 4 maggio 2008, in collaborazione con L’Accademia Britannica di Roma e con il contributo di Red Bull Italia. Per il 2008 sono stati partner nella comunicazione del progetto Menostorie e Edizioni Zero.
Il Rialtosantambrogio nasce dieci anni fa, il 27 gennaio 1999, a partire dall’occupazione di un immobile in Via Nazionale, sopra il vecchio cinema RIALTO. L’attività principale del centro è stata da subito indirizzata alla promozione e rivalutazione dello spazio pubblico attraverso l’arte e la ricerca contemporanea.
Questa attività ha portato ad un riconoscimento da parte dell’amministrazione, che nel 2000 ha concesso in assegnazione al RIALTO una parte del complesso monumentale di Sant’Ambrogio alla Massima, nell’ex-ghetto ebraico di Roma. Questa, che è tutt’ora la sede dell’associazione, da convento era stata destinata nel ‘900 all’uso scolastico.
Attualmente l’attività del RIALTOsantambrogio si articola nell’organizzazione e nella promozione di una fitta programmazione annuale serale di teatro, musica a arte, nella co-produzione di spettacoli teatrali con sale prove gratuite per le compagnie, e nell’ ospitalità nella stessa sede del Sant’Ambrogio di una serie di associazioni legate all’ambientalismo, ai diritti sociali, alla ricerca artistica.
COMEDIVENTAREUNABATTERIA, utilizzando la musica e la danza come referenti formali, si articola in tre steps tematici che delineano la natura significante del corpo come ambito comune di indagine. I tre luoghi di discussione individuati sono il corpo fisico, il suo rimosso ed il suo doppio dentro lo spazio pubblico.
La performance di apertura vedrà Luzia diventare una batteria. Il suo corpo, oggettivizzato, sarà percosso ritmicamente dalle bacchette di Beatrice, che eseguirà su di lei un suo assolo di batteria pre-registrato. La trasformazione del corpo in una batteria si presenta come un atto fondativo instaurando nuove dinamiche di relazione e di significato con il luogo pubblico.
Il secondo step si presenta come una video-installazione nella sala Ocra e vedrà la rimozione del corpo dallo scenario urbano come nodo concettuale dell’azione musicale, eseguita da Beatrice nei viali di Villa Borghese a Roma. Nella documentazione dell’azione, che è caratterizzata dal flusso ritmico della piccola batteria giocattolo che rimarrà, insieme al corpo di Beatrice, fuori scena per tutta la durata della registrazione, l’evento musicale si interromperà ogni qualvolta i passanti entreranno nel campo dell’inquadratura. Il rapporto fra la presenza/assenza del corpo e l’ambiente circostante occupa la scena, riconfigurandola.
La terza fase del progetto vedrà, nella sala bar del Rialto, l’attivazione di un dialogo serrato fra la proiezione della documentazione video degli spazi vuoti del Rialto filmati in soggettiva dalla ballerina classica, Giulia Cencioni, e la proiezione degli stessi spazi, ripresi dal vivo durante la serata, utilizzando la tecnologia di ripresa wireless.
Giulia, proponendo la medesima coreografia, produrrà una narrazione filmica dissimile, mettendo in relazione lo stesso luogo, registrato in tempi diversi. Le immagini del Rialto diurno e silenzioso si rifletteranno in quelle caotiche della serata d’inaugurazione, argomentando la presenza e l’assenza dei corpi e la loro duplicazione de-individualizzata dentro lo spazio filmico.
I corpi cosalizzati, rimossi e duplicati in COMEDIVENTAREUNABATTERIA disegnano nuove relazioni di senso svelando la natura fluida, imprevedibile e aperta, perché riscrivibile, della dimensione pubblica del corpo nello spazio urbano.
Fabio Campagna
Luzia Hürzeler è una artista crossing media svizzera, nata a Solothurn, che, conseguito un Master in Fine Art Media presso la Slade School of Fine Art a Londra, risiede a Roma come borsista presso l’Istituto Svizzero.
Le sue sculture e le sue video installazioni sono il risultato di una rigorosa analisi concettuale che reinterpretando la forma degli oggetti coinvolti nella loro dimensione temporale contribuisce a svelarne le sottese e invisibili cortocircuitazioni linguistiche.I suoi ultimi lavori testimoniano l’esigenza di muovere l’investigazione della forma e il ribaltamento dei suoi molteplici significati in una dimensione pubblica disegnando nuovi slittamenti di senso e suggerendo nuove alterazioni percettive dello spazio urbano.
Beatrice Graf è una batterista, performer e compositrice svizzera che, nota internazionalmente per i suoi progetti di impro free jazz, ha sviluppato un approccio eterodosso aperto alla decostruzione di diversi stilemi musicali (jazz, improvised music, rock, experimental, electronic, latin, african e theatre music). Ha collaborato fra gli altri con Vinz Vonlanthen, Dave Douglas, Jacques Siron, James Carter, Neba Solo (Mali), Jean-Jacques Pedretti, Christian Weber, Bruno Amstadt, Bänz Oester, MC J.P. Kalongi, Jacques Demierre, Ian Gordon Lennox, Nicolas Sordet, Claude Jordan, James Zollar, Amampondo (Cape Town 1998), Philippe Schaufelberger, e con Jean-Luc Bideau.
Mostre personali di Luzia Hürzeler :
2006 Galerie Quellgasse 3, Bieler Fototage, Biel (CH), Katalog; Milkshake Agency, MAC_06, Genève (CH); « Perturbations », Kunstkammer AZB, Schlieren (ZH); « Evaporation », OFF 06, Projektraum für zeitgenössische Kunst (Wilfried von Gunten), Thun (CH); 2005 « Sous un autre œil », Espace d’art contemporain (les halles), Porrentruy (CH); 2005 Galerie Gisèle Linder (mit Michael Rouillard und Peter Willen), Basel (CH); 2004 Salle Crosnier, Palais de l’Athénée, Genève (CH), Katalog; 2002 « Popcorn », Librairie Archigraphy, Genève (CH) ;
Mostre collettive :
2008/09 «24. Kantonale Jahresausstellung», Kunstmuseum Solothurn (CH); 2008 « Miniaturisation », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); 2008 « In Progress », Weihnachtausstellung 08, PROGR, Bern (CH); « Welcome », American Academy, Roma (I); « Incroci: Spazio-Uomoi-Tempo », Festival di cultura contemporanea, Civitella d’ Agliano VT (I); « Summertime », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « Fabbrica di Pensieri e Sogni: 60 anni ISR », Istituto Svizzero, Roma (I); «LOOX 22. SHORTCUTS», Kurzfilm-Auslese des Kasseler Dokumentarfilm- und Videofestes 2007, Wacker Galerie, Mühltal/Darmstadt (D); « Spazi Aperti », Accademia di Romania, Roma (I), Katalog; « Kunstprojekt Tier + Mensch », Galeriehaus e.V., Nürnberg (D), Katalog; « Comme des bêtes. Ours, chat, cochon & Cie », Musée cantonal des Beaux-Arts, Lausanne (CH), Katalog; « The Swiss Way », Istituto Svizzero, Roma (I); 2007 « Terrae Incognitae, Villa Maraini e il suo mondo immaginario », Istituto Svizzero, Roma (I); « 24. Kasseler Dokumentarfilm- und Videofest », Kassel (D); « Compétition internationale », 12e Biennale de l’Image en Mouvement, Centre pour l’Image en Mouvement, St Gervais, Genève (CH); « Tierisch. Wenn der Mensch auf den «Hund» kommt », Haus für Kunst Uri, Altdorf (CH); « Regards sur les multiples produits de 2002 à 2007 dans le cadre des éditions », Espace d’art contemporain (les halles ), Porrentruy (CH); « SHContemporary 07, Fei Contemporary Art Center », Shanghai (China); « Summertime », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « Swiss Art Awards », Messezentrum, Basel (CH); « Analix Forever presents... », Citric Gallery, Brescia (I); « La nuit des 1001 videos », Galerie Analix Forever, Genève (CH); « Powrot fizjonomii, Photomonth Festival in Krakow 2007 », Bunkier Sztuki, Contemporary Art Gallery, Krakau (Polen); « Selected by ... Ankäufe 2003-2006 der Kunstsammlung der Stadt Biel », CentrePasquArt, Biel (CH); « Atypisch Welsch », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); 2006/07 « 22. Kantonale Jahresausstellung », Kunstmuseum Solothurn (CH); 2006 « Pigeon vole! », Stiftung Sammlung Robert, Museum Neuhaus, Biel (CH); « Summertime », Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « La Visite », Fondation Zervos, La Goulotte, Vézelay (F), Katalog; Banque BNP, Galerie Gisèle Linder, Basel (CH); « The Emma Hart Biennale », Ada Street Gallery, London (GB); 2005 « Schnittstelle, Aus der Sammlung von Erwin Oberwiler », Kunstmuseum Olten (CH); 2004 « Experimentica 04 », Chapter, Cardiff (Wales);
URBAN PORTRAITS //// 2007-2008
Il progetto Urban Portraits, ideato e curato da Fabio Campagna e prodotto dal Rialto, si propone di introdurre una differenza perturbante all’interno del sistema identitario urbano attraverso l’allestimento di una serie d’installazioni di street artists internazionali, opere che innestate direttamente nel tessuto urbano e nei suoi luoghi pubblici, operano un’azione ri-significante della realtà urbana.
Gli interventi “oggettuali”, contaminando l’idea che l’artista ha dei luoghi in cui si organizza la sua capacità d’interrelazione con gli stereotipi di genere della città, operano una decostruzione epistemologica dei luoghi e della realtà ponendosi come nuovo dispositivo comunicazionale.
Viene elaborato un nuovo ritratto della città.
Il progetto Urban Portraits si propone, inoltre, di promuovere la diffusione di una conoscenza altra, ulteriore dell’identità politica, culturale, sociale delle realtà urbane fuori dell’appiattimento di senso operato dal sistema mediale, di sostenere la scena della Urban Art internazionale ed in particolare la sua deriva “oggettuale” e interattiva impegnata in una poetica di alterazione e di decostruzione dello spazio urbano ed infine di favorire lo scambio di conoscenze e d’informazione costruendo una rete relazionale che coinvolga soggetti diversi per nazionalità, habitus, e genere.
Nello specifico Urban Portraits si articola in una serie di interventi installativi e performativi presentati a Rialtosantambrogio e nelle strade di Roma.
Installazioni che, inserite prima nel tessuto urbano e quindi negli spazi del Rialtosantambrogio, hanno costituito un interferenza non prevista e poetica, interrogando i fruitori delle opere sull’eventualità di una nuova definizione dei moduli d’interazione e di percezione dei luoghi. Sono stati realizzati materiali fotografici e video per documentare gli interventi.
Fabio Campagna
Dato il carattere internazionale del progetto, vengono coinvolti a vari livelli gli Istituti di Cultura e le Accademie straniere presenti sul territorio.
Nel 2007 sono state allestite tre mostre evento:
il 12 gennaio irobo@rialto di FUPETE, (www.fupete.com), il 2 marzo TXTual Healing di Paul Notzold di New York (www.txtualhealing.com)e il 6 aprile Midas di FATANDSOWHAT!! dall’Uruguay (www.myspace.com/fatandsowhat).
Per la seconda edizione, nel 2008, sono state allestite le mostre evento di:
ThegreenEyl da Berlino, con l’installazione APPEAL (http://www.thegreeneyl.com/appeel) dal 3 febbraio al 7 marzo 2008, in collaborazione con L’Accademia Tedesca di Roma. 3TTMAN da Madrid, Spagna, con M-ART 1 (http://www.3ttman.com/) dall’ 8 marzo al 22 marzo 2008, con il contributo di Red Bull Italia, e Aisling Hedgecock da Londra, con HULA GLOOP EXPERIMENT dal 28 aprile al 4 maggio 2008, in collaborazione con L’Accademia Britannica di Roma e con il contributo di Red Bull Italia. Per il 2008 sono stati partner nella comunicazione del progetto Menostorie e Edizioni Zero.
Il Rialtosantambrogio nasce dieci anni fa, il 27 gennaio 1999, a partire dall’occupazione di un immobile in Via Nazionale, sopra il vecchio cinema RIALTO. L’attività principale del centro è stata da subito indirizzata alla promozione e rivalutazione dello spazio pubblico attraverso l’arte e la ricerca contemporanea.
Questa attività ha portato ad un riconoscimento da parte dell’amministrazione, che nel 2000 ha concesso in assegnazione al RIALTO una parte del complesso monumentale di Sant’Ambrogio alla Massima, nell’ex-ghetto ebraico di Roma. Questa, che è tutt’ora la sede dell’associazione, da convento era stata destinata nel ‘900 all’uso scolastico.
Attualmente l’attività del RIALTOsantambrogio si articola nell’organizzazione e nella promozione di una fitta programmazione annuale serale di teatro, musica a arte, nella co-produzione di spettacoli teatrali con sale prove gratuite per le compagnie, e nell’ ospitalità nella stessa sede del Sant’Ambrogio di una serie di associazioni legate all’ambientalismo, ai diritti sociali, alla ricerca artistica.
21
febbraio 2009
Beatrice Graf / Luzia Hürzeler – Come diventare una batteria
Dal 21 febbraio al 07 marzo 2009
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
RIALTOSANTAMBROGIO
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Roma, Via Di Sant'ambrogio, 4, (Roma)
Orario di apertura
lun/sab h. 16.00/20.00
Vernissage
21 Febbraio 2009, h. 22.30 | dentro 24 CARAT night, 7 euro
Autore
Curatore