Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’universalità dell’arte
Mostra collettiva di 32 pittori di 14 nazioni e di cinque religioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il senso della pace e della fratellanza espresso dai vari pittori di diverso credo religioso cristiani, ebrei, musulmani, buddhisti, hindu.
Assessorato alla cultura di Genova, Centro civico Buranello: 21 febbraio, ore 17, inaugurazione.
L’Arte è un assoluto che non si può definire ma è, al tempo stesso, una realtà praticabile e concreta poiché, di fatto, ne osserviamo, intorno a noi, le diverse manifestazioni. Indirizzandosi all’emozione e all’intelletto, all’identità psicologica dell’individuo e a quella collettiva, essa è in grado di superare le separazioni ideologiche, culturali e politiche. Quando, ad esempio, l’Europa era ancora divisa vi era un elemento comune di coesione, l’arte appunto. Infatti, tutta l’Europa fu prima romanica, poi gotica, poi rinascimentale diffondendo, al contempo, universalmente, i concetti che quegli stili sintetizzavano.
E proprio per essere l’espressione più evidente delle aspirazioni umane, essa ha sempre accompagnato la ricerca dell’uomo, nonché la sua pulsione alla fede. Ed è in qualche modo questa spinta ad aver fatto sì che gli edifici sacri, le chiese, le sinagoghe, le moschee, i templi buddhisti, hindu, non fossero semplicemente luoghi di culto, ma sintesi simbolica dei valori trascendentali, alla base della stessa ricerca spirituale. Per cui dinanzi ad una chiesa gotica o all’armonia di un complesso rinascimentale, l’uomo trova il riflesso del suo esistere e del suo divenire. Dunque, l’Arte al servizio della Fede.
Se l’Arte si è sviluppata inizialmente partendo dal luogo di culto, abbellendolo, plasmandolo affinché ne riproducesse i valori, oltre la funzione pratica, essa ha investito anche altri ambiti della vita dell’uomo. Il castello, il Palazzo di Giustizia, il Municipio sono gli edifici speculari alla forza del culto, anch’essi trasformati da semplici costruzioni a raffinate espressioni dell’arte architettonica, scultorea e pittorica. Così l’Arte si pone anche come ponte tra la Fede e il Civismo, traducendo il passaggio dalle diverse dimensioni, da un bisogno ad un altro dell’essere umano nella sua interezza: il credo e la convivenza etica e civile.
Ed è la ricerca di pace e armonia dell’essere alla base dell’alta ispirazione di pittori e scultori, di religioni diverse, che partecipano alla mostra che si terrà a Genova, presso il Centro civico Buranello, a partire dal 21 febbraio. Questa mostra è il secondo appuntamento dell’iniziativa inaugurata presso l’Auditorium Don Alberione della Periodici San Paolo, in occasione del convegno La Bellezza è Pace, promossa dalla Confraternita Sufi Jerrahi-Halveti, in Italia. Verranno esposte le opere di 44 artisti, tra cui: dal Giappone Sua Santità Shinso Ito capo dell’ordine Shinnyo-en discendente diretta dal Buddha; dalla Cina l’imam della Moschea di Lang-Chou; dal Governo in esilio del Tibet il direttore delle Belle Arti, Nqavanq; dalla Polonia la celebre pittrice di icone Osuchowska; dall’Afghànistàn il khalifa dei Sufi Jerrahi Mandel; dalla Turchia il direttore delle Belle Arti dell’Università Statale, Buyukçanga e all’India Yogacharini Pandit Gayatri Devi, presidente International Yog Confederation.
Gli artisti non solo si rifanno alla simbologia o al figurativismo che concerne il loro credo religioso ma ricercano anche un’unione di senso, con accenni mistici, che si propone di accostare da un lato l’unico concetto essenziale ad ogni religione, Dio, dall’altro, attraverso il misticismo appunto, di trasuperare le differenze esteriori di ogni credo o pratica religiosa.
I credenti di ogni religione sono idealmente posti in cerchio alla base di una cupola. A mano mano che essi procedono lungo il proprio cammino, risalendo il fiume della conoscenza e della comprensione, percorrono i raggi della cupola avvicinandosi sempre di più tra loro, fino ad arrivare al culmine che è l’unione in Dio.
Aldo Strisciullo
Assessorato alla cultura di Genova, Centro civico Buranello: 21 febbraio, ore 17, inaugurazione.
L’Arte è un assoluto che non si può definire ma è, al tempo stesso, una realtà praticabile e concreta poiché, di fatto, ne osserviamo, intorno a noi, le diverse manifestazioni. Indirizzandosi all’emozione e all’intelletto, all’identità psicologica dell’individuo e a quella collettiva, essa è in grado di superare le separazioni ideologiche, culturali e politiche. Quando, ad esempio, l’Europa era ancora divisa vi era un elemento comune di coesione, l’arte appunto. Infatti, tutta l’Europa fu prima romanica, poi gotica, poi rinascimentale diffondendo, al contempo, universalmente, i concetti che quegli stili sintetizzavano.
E proprio per essere l’espressione più evidente delle aspirazioni umane, essa ha sempre accompagnato la ricerca dell’uomo, nonché la sua pulsione alla fede. Ed è in qualche modo questa spinta ad aver fatto sì che gli edifici sacri, le chiese, le sinagoghe, le moschee, i templi buddhisti, hindu, non fossero semplicemente luoghi di culto, ma sintesi simbolica dei valori trascendentali, alla base della stessa ricerca spirituale. Per cui dinanzi ad una chiesa gotica o all’armonia di un complesso rinascimentale, l’uomo trova il riflesso del suo esistere e del suo divenire. Dunque, l’Arte al servizio della Fede.
Se l’Arte si è sviluppata inizialmente partendo dal luogo di culto, abbellendolo, plasmandolo affinché ne riproducesse i valori, oltre la funzione pratica, essa ha investito anche altri ambiti della vita dell’uomo. Il castello, il Palazzo di Giustizia, il Municipio sono gli edifici speculari alla forza del culto, anch’essi trasformati da semplici costruzioni a raffinate espressioni dell’arte architettonica, scultorea e pittorica. Così l’Arte si pone anche come ponte tra la Fede e il Civismo, traducendo il passaggio dalle diverse dimensioni, da un bisogno ad un altro dell’essere umano nella sua interezza: il credo e la convivenza etica e civile.
Ed è la ricerca di pace e armonia dell’essere alla base dell’alta ispirazione di pittori e scultori, di religioni diverse, che partecipano alla mostra che si terrà a Genova, presso il Centro civico Buranello, a partire dal 21 febbraio. Questa mostra è il secondo appuntamento dell’iniziativa inaugurata presso l’Auditorium Don Alberione della Periodici San Paolo, in occasione del convegno La Bellezza è Pace, promossa dalla Confraternita Sufi Jerrahi-Halveti, in Italia. Verranno esposte le opere di 44 artisti, tra cui: dal Giappone Sua Santità Shinso Ito capo dell’ordine Shinnyo-en discendente diretta dal Buddha; dalla Cina l’imam della Moschea di Lang-Chou; dal Governo in esilio del Tibet il direttore delle Belle Arti, Nqavanq; dalla Polonia la celebre pittrice di icone Osuchowska; dall’Afghànistàn il khalifa dei Sufi Jerrahi Mandel; dalla Turchia il direttore delle Belle Arti dell’Università Statale, Buyukçanga e all’India Yogacharini Pandit Gayatri Devi, presidente International Yog Confederation.
Gli artisti non solo si rifanno alla simbologia o al figurativismo che concerne il loro credo religioso ma ricercano anche un’unione di senso, con accenni mistici, che si propone di accostare da un lato l’unico concetto essenziale ad ogni religione, Dio, dall’altro, attraverso il misticismo appunto, di trasuperare le differenze esteriori di ogni credo o pratica religiosa.
I credenti di ogni religione sono idealmente posti in cerchio alla base di una cupola. A mano mano che essi procedono lungo il proprio cammino, risalendo il fiume della conoscenza e della comprensione, percorrono i raggi della cupola avvicinandosi sempre di più tra loro, fino ad arrivare al culmine che è l’unione in Dio.
Aldo Strisciullo
21
febbraio 2009
L’universalità dell’arte
Dal 21 febbraio al primo marzo 2009
arte contemporanea
Location
CENTRO CIVICO BURANELLO
Genova, Via Giacomo Buranello, 1, (Genova)
Genova, Via Giacomo Buranello, 1, (Genova)
Orario di apertura
(festivi esclusi), ore 9-12 / 15-18,30
Vernissage
21 Febbraio 2009, ore 17 Prolusione dell'assessore alla cultura del Municipio II° Centro ovest, dottoressa Roberta Braggio.
Recitazione di alcuni brani del Corano,Vangelo e Thora dell’attore Andrea Riva de Onestis,
premio migliore attore dell’anno 2007 all’International Festival cinematografico).
Sito web
www.sufijerrahi.it
Autore