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Francesco Seccia – Perfect Love
Su uno sfondo nero reso lucido dall’uso dei colori acrilici e collanti vinilici prendono forma porzioni di corpi femminili che donano alla rappresentazione pittorica una resa molto vicina a quella della tecnica ad olio. Il nero esalta gli effetti chiaroscurali dei corpi, mentre l’uso delle terre contribuisce a determinare il colore caldo della carne.
Comunicato stampa
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Perfect Love
Su uno sfondo nero reso lucido dall'uso dei colori acrilici e collanti vinilici prendono forma porzioni di corpi femminili che donano alla rappresentazione pittorica una resa molto vicina a quella della tecnica ad olio. Il nero esalta gli effetti chiaroscurali dei corpi, mentre l'uso delle terre contribuisce a determinare il colore caldo della carne.
Lo scopo del pittore è quello di donare al corpo femminile un significato sacrale. Il ventre diventa un tempio dedicato alla maternità che si esprime
semplicemente nel volume tridimensionale del disegno, mentre i seni e il pube chiamano lo sguardo a una presa di coscienza libera dall'appetenza sessuale. A metà tra corporeità e trasparenza e in aperta polemica con la mercificazione contemporanea della carne e del sesso i quadri di Seccia rappresentano un particolare esempio di come si può rileggere il nudo lontano da interpretazioni allegoriche di maniera o da visioni apocalittiche da shock. Perfect Love vuole essere una mostra omaggio alla femminilità.
La riproduzione di corpi privi di testa e di parti distali mostrano con la purezza di uno sguardo infantile la semplicità di rappresentare la donna così com'è senza voyeurismi o affastellamenti vari di occhi pieni di libidine maschile. L'occhio del pittore cerca di carpire intimi atteggiamenti posturali. L'erotico diventa un volar via dalla posa prestabilita e tecnicamente corretta per dedicarsi invece a una corporeità in realtà sovversiva. Il nudo è strumento per decifrare al di là dell'immaginario classico la sacralità del corpo. Il mondo delle rappresentazioni possibili si apre così a nuove interpretazioni. La decifrazione diventa codice e il nudo si riappropria della sua essenzialità.
Seccia recupera con visioni spezzate e tratti molli un modo di vedere privo di qualsiasi significato aggiunto. Il corpo è lasciato libero di rappresentarsi. In questo il nudo diventa sacro. Non c'è retropensiero.
Rappresentazioni modulari contribuiscono a comporre un racconto fatto di immagini evocatrici di situazioni ordinarie.
Il sacro coglie l'occhio di uno spettatore svogliato con la semplicità di un gesto spontaneo del corpo.
Francesco Seccia omaggia la donna attraverso la riproduzione spontanea della sua fisicità. Agisce con spregiudicato coraggio contro quelle sedimentazioni di rappresentazione che cercano di dare un significato a tutto ciò che non si può vedere. Il suo svestire ha così una doppia valenza : libera il corpo femminile nello spazio e nel tempo.
Su uno sfondo nero reso lucido dall'uso dei colori acrilici e collanti vinilici prendono forma porzioni di corpi femminili che donano alla rappresentazione pittorica una resa molto vicina a quella della tecnica ad olio. Il nero esalta gli effetti chiaroscurali dei corpi, mentre l'uso delle terre contribuisce a determinare il colore caldo della carne.
Lo scopo del pittore è quello di donare al corpo femminile un significato sacrale. Il ventre diventa un tempio dedicato alla maternità che si esprime
semplicemente nel volume tridimensionale del disegno, mentre i seni e il pube chiamano lo sguardo a una presa di coscienza libera dall'appetenza sessuale. A metà tra corporeità e trasparenza e in aperta polemica con la mercificazione contemporanea della carne e del sesso i quadri di Seccia rappresentano un particolare esempio di come si può rileggere il nudo lontano da interpretazioni allegoriche di maniera o da visioni apocalittiche da shock. Perfect Love vuole essere una mostra omaggio alla femminilità.
La riproduzione di corpi privi di testa e di parti distali mostrano con la purezza di uno sguardo infantile la semplicità di rappresentare la donna così com'è senza voyeurismi o affastellamenti vari di occhi pieni di libidine maschile. L'occhio del pittore cerca di carpire intimi atteggiamenti posturali. L'erotico diventa un volar via dalla posa prestabilita e tecnicamente corretta per dedicarsi invece a una corporeità in realtà sovversiva. Il nudo è strumento per decifrare al di là dell'immaginario classico la sacralità del corpo. Il mondo delle rappresentazioni possibili si apre così a nuove interpretazioni. La decifrazione diventa codice e il nudo si riappropria della sua essenzialità.
Seccia recupera con visioni spezzate e tratti molli un modo di vedere privo di qualsiasi significato aggiunto. Il corpo è lasciato libero di rappresentarsi. In questo il nudo diventa sacro. Non c'è retropensiero.
Rappresentazioni modulari contribuiscono a comporre un racconto fatto di immagini evocatrici di situazioni ordinarie.
Il sacro coglie l'occhio di uno spettatore svogliato con la semplicità di un gesto spontaneo del corpo.
Francesco Seccia omaggia la donna attraverso la riproduzione spontanea della sua fisicità. Agisce con spregiudicato coraggio contro quelle sedimentazioni di rappresentazione che cercano di dare un significato a tutto ciò che non si può vedere. Il suo svestire ha così una doppia valenza : libera il corpo femminile nello spazio e nel tempo.
14
febbraio 2009
Francesco Seccia – Perfect Love
Dal 14 al 22 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ART O65
Pesaro, Via Giordano Bruno, 65, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Via Giordano Bruno, 65, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 17 alle 19:30
Vernissage
14 Febbraio 2009, ore 18
Autore