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Albert Oehlen
Per la prima volta in un museo italiano, verrà inaugurata al Museo di Capodimonte, la mostra di Albert Oehlen. L’artista presenta un insieme di nuovi lavori che registrano l’ultimo risultato della sua ricerca seguendo la sua costante interrogazione del metodo e del significato stesso della pittura .
Comunicato stampa
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Per la prima volta in un museo italiano, verrà inaugurata al Museo di Capodimonte, la mostra di Albert Oehlen.
L’artista presenta un insieme di nuovi lavori che registrano l’ultimo risultato della sua ricerca seguendo la sua costante interrogazione del metodo e del significato stesso della pittura .
“Albert Oehlen ha sviluppato un intervento sul linguaggio dell'arte per portarlo fuori dal suo bisogno semantico. Egli ha sempre inteso costruire con il disegno, il colore, la forma bidimensionale o plastica uno spazio di osservazione e di ascolto senza rimandi, con un'eco interna capace di definire l'autonomia della creazione intesa come gesto combinatorio e paradossalmente tautologico.” (A. Bonito Oliva)
La voglia di “emozioni”, intese come “effetti” dell’arte sulle nostre anime e, nello stesso tempo, la voglia di recuperare la Pop Art, portano Oehlen a sperimentarsi con elementi quali il colore, la chiarezza e vivacità. Negli ultimi lavori, infatti, l’artista tedesco posiziona poster pubblicitari sulle tele e su entrambi agisce con pittura ad olio. Il risultato è un quadro astratto che ha un’innata irritabilità causata dalle pubblicità “intruse”. Affascinato proprio da quest’ultime sempre più “sofisticate”, Oehlen le introduce nei suoi lavori per mostrare insieme più motivi senza dover introdurre un contesto specifico, una dichiarazione di contenuto. Il concetto, invece alla base è proprio quello della bellezza, di una ricerca diversa di approccio e metodo, proprio come per l’Astrattismo, dove gli elementi del dipinto non sono connessi tra loro ma divengono pura forma. Ognuno di essi può avere un significato e suscitare “effetti” o emozioni diverse ma separate dal contesto nel quale è racchiuso.
“Il risultato è una mappa che manifesta una geografia di aperti percorsi, senza centro e periferia, con un movimento per lo sguardo senza punti di sosta, ma portato e stimolato piuttosto verso slittamenti progressivi e riconvertibili. Se la bellezza è una moneta della natura che bisogna far circolare, come diceva Rilke, e se l'arte è produzione di bellezza, allora Oehlen rafforza tale possibilità mediante la produzione di immagini che adottano il supporto del manifesto, emblema mercificato per eccellenza, per fondare un corto circuito con il proprio sistema di segni, attraverso il quale evidenziare, addensare, condensare e cancellare.” (A. Bonito Oliva)
Albert Oehlen, nato a Krefeld nel 1954, vive e lavora tra la Spagna e la Svizzera. Le esibizioni in musei includono: Whitechapel Art Gallery, London (2006); Arnolfini, Bristol (2006); Kunsthaus Graz (2006); MOCA Miami (2005); Secession, Vienna (2004); Musée Cantonal de Lausanne (2004); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Strasbourg (2002); Kestner-Gesellschaft, Hanover (2001); Kunsthalle Basel (1997) and IVAM Valencia (1996).
L’artista presenta un insieme di nuovi lavori che registrano l’ultimo risultato della sua ricerca seguendo la sua costante interrogazione del metodo e del significato stesso della pittura .
“Albert Oehlen ha sviluppato un intervento sul linguaggio dell'arte per portarlo fuori dal suo bisogno semantico. Egli ha sempre inteso costruire con il disegno, il colore, la forma bidimensionale o plastica uno spazio di osservazione e di ascolto senza rimandi, con un'eco interna capace di definire l'autonomia della creazione intesa come gesto combinatorio e paradossalmente tautologico.” (A. Bonito Oliva)
La voglia di “emozioni”, intese come “effetti” dell’arte sulle nostre anime e, nello stesso tempo, la voglia di recuperare la Pop Art, portano Oehlen a sperimentarsi con elementi quali il colore, la chiarezza e vivacità. Negli ultimi lavori, infatti, l’artista tedesco posiziona poster pubblicitari sulle tele e su entrambi agisce con pittura ad olio. Il risultato è un quadro astratto che ha un’innata irritabilità causata dalle pubblicità “intruse”. Affascinato proprio da quest’ultime sempre più “sofisticate”, Oehlen le introduce nei suoi lavori per mostrare insieme più motivi senza dover introdurre un contesto specifico, una dichiarazione di contenuto. Il concetto, invece alla base è proprio quello della bellezza, di una ricerca diversa di approccio e metodo, proprio come per l’Astrattismo, dove gli elementi del dipinto non sono connessi tra loro ma divengono pura forma. Ognuno di essi può avere un significato e suscitare “effetti” o emozioni diverse ma separate dal contesto nel quale è racchiuso.
“Il risultato è una mappa che manifesta una geografia di aperti percorsi, senza centro e periferia, con un movimento per lo sguardo senza punti di sosta, ma portato e stimolato piuttosto verso slittamenti progressivi e riconvertibili. Se la bellezza è una moneta della natura che bisogna far circolare, come diceva Rilke, e se l'arte è produzione di bellezza, allora Oehlen rafforza tale possibilità mediante la produzione di immagini che adottano il supporto del manifesto, emblema mercificato per eccellenza, per fondare un corto circuito con il proprio sistema di segni, attraverso il quale evidenziare, addensare, condensare e cancellare.” (A. Bonito Oliva)
Albert Oehlen, nato a Krefeld nel 1954, vive e lavora tra la Spagna e la Svizzera. Le esibizioni in musei includono: Whitechapel Art Gallery, London (2006); Arnolfini, Bristol (2006); Kunsthaus Graz (2006); MOCA Miami (2005); Secession, Vienna (2004); Musée Cantonal de Lausanne (2004); Musée d’Art Moderne et Contemporain, Strasbourg (2002); Kestner-Gesellschaft, Hanover (2001); Kunsthalle Basel (1997) and IVAM Valencia (1996).
14
febbraio 2009
Albert Oehlen
Dal 14 febbraio al 14 aprile 2009
arte contemporanea
Location
MUSEO DI CAPODIMONTE
Napoli, Via Di Miano, 2, (Napoli)
Napoli, Via Di Miano, 2, (Napoli)
Biglietti
Ingresso, mostra e museo: € 7,50
Orario di apertura
ore 14 – 19,30, chiuso mercoledì; domenica 8,30 – 19,30
Vernissage
14 Febbraio 2009, ore 11,30. Ingresso libero
Sito web
www.alfonsoartiaco.com
Editore
ARTE'M
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