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Marcoccia | Rabito | Renzetti – Roma Fuori Dentro
La città di Roma, letta attraverso il confronto tra le sue architetture e gli spazi interni dei suoi palazzi, è protagonista della mostra “Roma Fuori Dentro”. In mostra 14 dipinti e un video.
Comunicato stampa
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In mostra 14 dipinti di Andrea Marcoccia e Gian Paolo Rabito e l’opera video “Common Identities” di Igor Renzetti.
Se la ricerca di Gian Paolo Rabito isola frammenti metropolitani e porzioni di interni per riscoprire una nuova idea di spazio sospeso e metafisico rappresentato creando un’atmosfera dominata dalla sospensione spazio-temporale, per Andrea Marcoccia la città di Roma diventa un motivo per raccontare lo spazio urbano attraverso i suoi colori, la densità della pennellata che scava nella realtà complessa della metropoli e la restituisce nella sua pienezza e vitalità.
Il video di Igor Renzetti vuole svelare il processo di identificazione di alcune persone con gli spazi che vivono quotidianamente e analizza dapprima la morfologia architettonica ed abitativa degli esterni per mostrare infine l’identità di quei luoghi interni comuni che risuonano della molteplicità di chi li vive e attraversa.
“Andrea Marcoccia e Gian Paolo Rabito”, spiega Barbara Martusciello nel testo in catalogo, “producono semplicemente le loro incursioni nella visione, più interessati alla qualità del loro sguardo, nello specifico orientato verso il paesaggio metropolitano che in questa mostra si concentra tra l'esterno e l'interno, un dentro e un fuori la pelle della città.
Roma è il luogo privilegiato di questa panoramica, territorio complesso e contraddittorio, fatto di luci e ombre, di caos e di inaspettate oasi di quiete; brulicante di vita ma anche di inquiete e inquietanti presenze; una Mamma Roma ricca di stratificazioni storiche, culturali, artistiche, di identità, di segni… Non a caso, i concetti legati proprio alla "complessità" e alla "contraddittorietà" sono input dai quali si sviluppa l'opera video "Common Identities"di Igor Renzetti.
Tutto ciò è un sottotesto nelle opere di Rabito e Marcoccia che della Capitale ci restituiscono, piuttosto, le architetture, le aree dismesse e le archeologie industriali, le periferie così come i nuovi quartieri e le strutture abitative… Ciò non tanto attraverso un'effettività presa e dipinta, un en plein air stradaiolo, una iperrealistica ricostruzione delle cose tangibili, quanto filtrando l'acquisizione della realtà attraverso la lente della memoria cinematografica, con pertinenti inquadrature filmiche o fermo-immagini esemplificativi.”
Se la ricerca di Gian Paolo Rabito isola frammenti metropolitani e porzioni di interni per riscoprire una nuova idea di spazio sospeso e metafisico rappresentato creando un’atmosfera dominata dalla sospensione spazio-temporale, per Andrea Marcoccia la città di Roma diventa un motivo per raccontare lo spazio urbano attraverso i suoi colori, la densità della pennellata che scava nella realtà complessa della metropoli e la restituisce nella sua pienezza e vitalità.
Il video di Igor Renzetti vuole svelare il processo di identificazione di alcune persone con gli spazi che vivono quotidianamente e analizza dapprima la morfologia architettonica ed abitativa degli esterni per mostrare infine l’identità di quei luoghi interni comuni che risuonano della molteplicità di chi li vive e attraversa.
“Andrea Marcoccia e Gian Paolo Rabito”, spiega Barbara Martusciello nel testo in catalogo, “producono semplicemente le loro incursioni nella visione, più interessati alla qualità del loro sguardo, nello specifico orientato verso il paesaggio metropolitano che in questa mostra si concentra tra l'esterno e l'interno, un dentro e un fuori la pelle della città.
Roma è il luogo privilegiato di questa panoramica, territorio complesso e contraddittorio, fatto di luci e ombre, di caos e di inaspettate oasi di quiete; brulicante di vita ma anche di inquiete e inquietanti presenze; una Mamma Roma ricca di stratificazioni storiche, culturali, artistiche, di identità, di segni… Non a caso, i concetti legati proprio alla "complessità" e alla "contraddittorietà" sono input dai quali si sviluppa l'opera video "Common Identities"di Igor Renzetti.
Tutto ciò è un sottotesto nelle opere di Rabito e Marcoccia che della Capitale ci restituiscono, piuttosto, le architetture, le aree dismesse e le archeologie industriali, le periferie così come i nuovi quartieri e le strutture abitative… Ciò non tanto attraverso un'effettività presa e dipinta, un en plein air stradaiolo, una iperrealistica ricostruzione delle cose tangibili, quanto filtrando l'acquisizione della realtà attraverso la lente della memoria cinematografica, con pertinenti inquadrature filmiche o fermo-immagini esemplificativi.”
28
febbraio 2009
Marcoccia | Rabito | Renzetti – Roma Fuori Dentro
Dal 28 febbraio al 28 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL SOLE
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Orario di apertura
giovedì e venerdì 15:30/19:30
sabato 10/14 - 15.30/19.30
Vernissage
28 Febbraio 2009, ore 18:00
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