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Calusca – Ppi jocu e pp’amuri
Calusca racconta la Sicilia con tele e con pennelli, i Beddi, invece, con marranzani e tamburelli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ppi jocu e pp’amuri
Calusca racconta la Sicilia con tele e con
pennelli, i Beddi, invece, con marranzani e tamburelli.
Calusca guarda la luna
attraverso gli occhi di un cane con pedigree, i Beddi, invece, attraverso il
buco di un flauto di canna. Cannocchiale primordiale dalle auree illusioni.
Calusca bandisce la sua arte a mezzo di matite e chine usate come punte di
lamiere, i Beddi, invece imitando le urla melodiose dei banditori delle fiere.
Calusca ci descrive le bellezze della nostra amata isola attraverso seni
esposti, corpi sinuosi e nudità che ti lasciano di sasso; i Beddi, invece,
grazie ai prosperosi fianchi dell’affascinate contrabbasso.
Calusca narra e non
parla, racconta e non sibila, ci spiega e non emette suono; i Beddi, invece,
parlano, raccontano, urlano, percuotono tamburi, espandono onde d’urto
producendo tanto suono.
Calusca sa cos’è l’amore; i Beddi, invece, lo vedono
attraverso gli occhi degli antichi cantastorie.
Calusca ama le sedie; i Beddi,
invece, si esibiscono in piedi.
Calusca ha scelto il tutto e il niente dello
spettro visibile, il bianco e il nero; i Beddi, invece, il nero e il tutto, il
bianco del mandorlo in fiore, il giallo del frumento, l’arancio delle arance,
il rosso delle rose, il viola delle bouganville, il verde dei piselli, il
marrone del legno del carretto, quello senza pitture fasulle, quello originale,
quello vero.
Calusca non sapeva cosa gli aspettava quando ha deciso di
collaborare con i Beddi; i Beddi, invece, neppure.
Calusca racconta le canzoni
dei Beddi attraverso inchiostri e carta; i Beddi, invece, attraverso armoniche
blues e zampogne folk, flauti medievali e sonorità attuali, con ironia, spasso
e con passione certa.
Calusca è un pittore mai banale; i Beddi, invece, è un
gruppo musicale, che “vale quanto vale”.
Calusca si arrampica per arrivare dove
un uomo delle volte non arriva, cerca di concentrare in uno schizzo il suo
sapere; i Beddi, invece, non riescono a scendere dall’albero di pere.
Calusca
usa color terra; i Beddi, invece, si sporcano per terra.
Calusca ci racconta
squarci di esistenza; i Beddi, invece, cantano a squarcia gola con stoica
resistenza.
Calusca è siciliano puro; i Beddi, pure.
Calusca disegna l’asino
siculo con rispetto e con timore; i Beddi, invece, gli rendono onore.
Calusca
non conosceva nessuna antica filastrocca; ai Beddi, invece, guai a chi ce le
tocca!
Calusca lo fa per gioco; i Beddi, con amore.
Calusca lo fa con amore; i
Beddi, invece, per gioco e per piacere.
Tutto questo è Ppi jocu e pp’amuri,
mostra-concerto di un certo spessore. Almeno nei sogni del suo curatore.
Davide Urso
(dei “i Beddi”)
8.02.2009 LOMAX (CT), Calusca - i Beddi, tour 2009
"Ppi jocu e pp'amuri"
Calusca racconta la Sicilia con tele e con
pennelli, i Beddi, invece, con marranzani e tamburelli.
Calusca guarda la luna
attraverso gli occhi di un cane con pedigree, i Beddi, invece, attraverso il
buco di un flauto di canna. Cannocchiale primordiale dalle auree illusioni.
Calusca bandisce la sua arte a mezzo di matite e chine usate come punte di
lamiere, i Beddi, invece imitando le urla melodiose dei banditori delle fiere.
Calusca ci descrive le bellezze della nostra amata isola attraverso seni
esposti, corpi sinuosi e nudità che ti lasciano di sasso; i Beddi, invece,
grazie ai prosperosi fianchi dell’affascinate contrabbasso.
Calusca narra e non
parla, racconta e non sibila, ci spiega e non emette suono; i Beddi, invece,
parlano, raccontano, urlano, percuotono tamburi, espandono onde d’urto
producendo tanto suono.
Calusca sa cos’è l’amore; i Beddi, invece, lo vedono
attraverso gli occhi degli antichi cantastorie.
Calusca ama le sedie; i Beddi,
invece, si esibiscono in piedi.
Calusca ha scelto il tutto e il niente dello
spettro visibile, il bianco e il nero; i Beddi, invece, il nero e il tutto, il
bianco del mandorlo in fiore, il giallo del frumento, l’arancio delle arance,
il rosso delle rose, il viola delle bouganville, il verde dei piselli, il
marrone del legno del carretto, quello senza pitture fasulle, quello originale,
quello vero.
Calusca non sapeva cosa gli aspettava quando ha deciso di
collaborare con i Beddi; i Beddi, invece, neppure.
Calusca racconta le canzoni
dei Beddi attraverso inchiostri e carta; i Beddi, invece, attraverso armoniche
blues e zampogne folk, flauti medievali e sonorità attuali, con ironia, spasso
e con passione certa.
Calusca è un pittore mai banale; i Beddi, invece, è un
gruppo musicale, che “vale quanto vale”.
Calusca si arrampica per arrivare dove
un uomo delle volte non arriva, cerca di concentrare in uno schizzo il suo
sapere; i Beddi, invece, non riescono a scendere dall’albero di pere.
Calusca
usa color terra; i Beddi, invece, si sporcano per terra.
Calusca ci racconta
squarci di esistenza; i Beddi, invece, cantano a squarcia gola con stoica
resistenza.
Calusca è siciliano puro; i Beddi, pure.
Calusca disegna l’asino
siculo con rispetto e con timore; i Beddi, invece, gli rendono onore.
Calusca
non conosceva nessuna antica filastrocca; ai Beddi, invece, guai a chi ce le
tocca!
Calusca lo fa per gioco; i Beddi, con amore.
Calusca lo fa con amore; i
Beddi, invece, per gioco e per piacere.
Tutto questo è Ppi jocu e pp’amuri,
mostra-concerto di un certo spessore. Almeno nei sogni del suo curatore.
Davide Urso
(dei “i Beddi”)
8.02.2009 LOMAX (CT), Calusca - i Beddi, tour 2009
"Ppi jocu e pp'amuri"
08
febbraio 2009
Calusca – Ppi jocu e pp’amuri
Dall'otto al 15 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
ALAN LOMAX – SCUOLA DI MUSICA POPOLARE
Catania, Via Fornai, (Catania)
Catania, Via Fornai, (Catania)
Vernissage
8 Febbraio 2009, ore 20,30
Sito web
www.calusca.it
Autore
Curatore