Nel ciclo pittorico -Opus II-, summa della sua ricerca negli
ultimi cinque anni (dal 2004 al 2008), del quale e' qui esposta una
significativa selezione dedicata al colore rosso, l'artista opera sul
versante dell'astrazione, ma utilizzando tecniche e modalità informali.
Gli esiti di questo situarsi in slittamento tra controllo - inteso come
il sussistere d'un'intenzionalità progettuale - e furore, l'interna
eruzione di matrice espressionistica e informale, non possono che
essere altamente originali.

Forma e controforma, originate con una
sofisticata attenzione percettiva, vagano e si compenetrano alla
materia pittorica del fondo, esso stesso -figura-: assistiamo così al
sostanziarsi dell'informe in forma, tra presenza e assenza.

Entità
geometriche al contempo indeterminate, che si sfanno o che, al
contrario, stanno per approdare allo status di cosa, narrano di un
evento misterioso e ancestrale: l'origine della forma dal colore, i
colori di un mondo che non e' il nostro. Affioramenti, baratri in
movimento assumono sotto l'occhio dell'osservatore carattere di
struttura, rivelandogli il processo che sottende alla non-figurazione.

Campanelli espone per la prima volta a Venezia nel 1979.

“Sous le
rouge” diventa mostra d’arte itinerante, e dopo i successi di Venezia
(Giudecca 795 Art Gallery), e di Salemi (coordinamento dell’
assessorato alla creatività di Oliviero Toscani), approda ad Alcamo
presso il Castello dei Conti di Modica