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Intervista a Giovanni Ozzola
altrecittà
Troppo giovane? troppo commerciale? Giovanni Ozzola, neo-vincitore della dodicesima edizione del Premio Cairo, non ci sta alle polemiche sorte all’indomani della sua proclamazione e dice la sua. Una ghiotta occasione per approfondire la sua arte e per farsi un’idea personale di quanto vale il suo lavoro. A dispetto di alcuni...
di redazione
Come hai vissuto questa esperienza?
Partecipare ad un evento pubblico come una mostra o una presentazione del mio lavoro, spesso mi genera una certa tensione, con la quale però mi sono abituato a fronteggiare. Invece, essere tra i protagonisti di un Premio è un’emozione diversa, alla quale ancora non sono abituato, nonostante la mia passata esperienza al Talent Prize. Sebbene al Premio Cairo avessi presentato un progetto in cui credevo molto, non mi aspettavo di vincere, anche perché stimo molto alcuni degli artisti presenti. Per esempio, mi sono piaciute molto le opere di Emanuele Becheri e di Riccardo Benassi. Apprezzo molto i loro progetti e le loro ricerche artistiche e trovo che siano di forte intensità. Insomma non avevo assolutamente idea di vincere, quindi, quando hanno pronunciato il mio nome al momento della premiazione, è stato un vero piacere.
Come rispondi alle critiche e alle polemiche che sono sorte in questi giorni?
Cosa intendi comunicare con l’opera presentata a Milano? Che significato ha?
Cosa ti aspetti da questa vittoria?
Continuo a realizzare e a lavorare ai miei pensieri come ho sempre fatto, cercando di seguire attivamente il sentiero che mi trovo dinanzi. Non ho strategie se non quella del continuare a fare ciò che sento.
foto in alto: ritratto inedito di Giovanni Ozzola, foto di Francesco Guazzelli
Finalmente un’intervista con domande chiare e risposte precise!
Finalmente!!!
ho letto l’intervista fatta dalla “giornalista” a cui si riferisce Ozzola e mi sono vergognato per lei, come può essere così fazioso e senza professionalità un giornalista O forse pubblicista???
Gli ha fatto delle domande di una stupidità inaudita.
Per fortuna exibart c’è e fa delle interviste serie.
Gentile “Frai” ,
ovviamente, ogni cosa, può essere valutata positivamente o negativamente, ma ciò che conta è il modo di farlo. Inoltre, chi si cela dietro uno pseudonimo come fa Lei, non credo abbia molto altro da dire. A differenza sua, io metto a pubblico ludibrio il mio canale YouTube, con relativa mia faccia, mail, e tutto quello che ho fatto negli ultimi due anni. E la giornalista in questione, mette nome e cognome, cosa che lei ( “Frai” ) si guarda bene dal fare.
Lei, caro “Frai” , chi è?
Probabilmente soon stata fraintesa, non mi riferivo a questa intervista che stiamo commentando su exibart ma alla pessima intervista di cui parla ozzola apparsa su affari italiani.
Frai