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Roberto Dovesi – El Alamein. Quota 33
Mostra fotografica personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
El Alamein - Quota 33
Le immagini esposte sono state realizzate dall'autore il 20 ottobre 2002 in occasione del 60° anniversario della battaglia di El Alamein che vide le forze dell'Asse comandate dal feldmaresciallo Rommel (Germania ed Italia) fronteggiare nel deserto egiziano le forze Alleate del generale Montgomery (GB, Sud Africa, India, Australia, Nuova Zelanda).
Le fotografie di Dovesi ritraggono i momenti più salienti della visita ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi al sacrario di “Quota 33” ove ebbe luogo la cerimonia di commemorazione degli oltre 5200 soldati italiani ivi sepolti per volontà del Col. Paolo Caccia Dominioni.
La battaglia di El Alamein, insieme alla battaglia di Stalingrado, ha rappresentato un punto di svolta cruciale per la seconda guerra mondiale. A causa della sconfitta di El Alamein le sorti della campagna d'Africa per le forze italiane furono segnate.
Infatti l'esercito italiano, costretto a ritirarsi, perse progressivamente tutte le posizioni militari esistenti in Libia e Tunisia.
Gli alleati conquistata la costa africana diedero inizio allo sbarco ed all'invasione della Sicilia da cui derivarono la caduta del fascismo, l'armistizio, l'occupazione militare e la divisione dell'Italia in due (con i tedeschi nel centro nord e gli alleati al sud), la guerra civile fra forze italiane pro tedesche (RSI) e forze italiane pro alleati (resistenza), la sconfitta dell'Italia nel secondo conflitto mondiale come confermata dal trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947.
Una frase di Churchill riassume perfettamente il significato storico di questa battaglia.
Secondo il primo ministro britannico infatti : “prima di El Alamein l'esercito inglese non aveva ottenuto nessuna vittoria schiacciante, dopo El Alamein non subì nessuna schiacciante sconfitta”
El Alamein, come fu Caporetto nel primo conflitto mondiale, rappresenta il simbolo della sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale.
Una sconfitta che, a monito per le generazioni future, dovrebbe essere ricordata il 10 febbraio di ogni anno in occasione della ricorrenza della firma del trattato di pace del 1947 che comportò la perdita per l'Italia della sovranità sulle terre del confine orientale e l'esodo degli italiani dalle terre d'Istria passate alla Jugoslavia.
Roberto Dovesi
Nasce in un paesino della campagna di Bologna dove la famiglia si era rifugiata durante la guerra. Comincia a fotografare negli anni ‘80 con una vecchia Canon regalatagli dal padre.
Successivamente entra a far parte del Circolo Fotografico Pontevecchio e inizia ad utilizzare apparecchi Nikon e pellicole fotografiche a colori.
Dopo pochissimo tempo Dovesi, per esprimere la propria creatività, abbandona definitivamente le pellicole per passare alle diapositive.
Da questo momento Dovesi diventa un narratore di favole.
Attraverso l’utilizzo della propria voce unita all’uso di due proiettori in dissolvenza incrociata e di una musica di sottofondo, l’autore crea un personale e peculiare percorso narrativo.
Dall’inizio degli anni ’90 Dovesi ha scattato oltre 20.000 immagini e ha creato 27 racconti fotografici che presenta, come moderno cantastorie, durante le serate organizzate dai circoli fotografici.
Roberto Dovesi ha al suo attivo le seguenti mostre fotografiche allestite a Bologna e Folgaria :
* Cercatore di tracce - personale (Bologna Naked Cafè 09.12.03 / 22.12.03; Folgaria Cinema Comunale 31.12.03 / 06.01.04)
* No More War - collettiva di 4 artisti (Folgaria Cinema Comunale 30.12.07 / 06.01.08; Bologna Sala Celeste 21.01.08 / 01.02.08)
* Segni, Sabbie e Storie - collettiva di 2 artisti (Bologna Sala Celeste 03.03.08 / 14.03.08)
Le immagini esposte sono state realizzate dall'autore il 20 ottobre 2002 in occasione del 60° anniversario della battaglia di El Alamein che vide le forze dell'Asse comandate dal feldmaresciallo Rommel (Germania ed Italia) fronteggiare nel deserto egiziano le forze Alleate del generale Montgomery (GB, Sud Africa, India, Australia, Nuova Zelanda).
Le fotografie di Dovesi ritraggono i momenti più salienti della visita ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi al sacrario di “Quota 33” ove ebbe luogo la cerimonia di commemorazione degli oltre 5200 soldati italiani ivi sepolti per volontà del Col. Paolo Caccia Dominioni.
La battaglia di El Alamein, insieme alla battaglia di Stalingrado, ha rappresentato un punto di svolta cruciale per la seconda guerra mondiale. A causa della sconfitta di El Alamein le sorti della campagna d'Africa per le forze italiane furono segnate.
Infatti l'esercito italiano, costretto a ritirarsi, perse progressivamente tutte le posizioni militari esistenti in Libia e Tunisia.
Gli alleati conquistata la costa africana diedero inizio allo sbarco ed all'invasione della Sicilia da cui derivarono la caduta del fascismo, l'armistizio, l'occupazione militare e la divisione dell'Italia in due (con i tedeschi nel centro nord e gli alleati al sud), la guerra civile fra forze italiane pro tedesche (RSI) e forze italiane pro alleati (resistenza), la sconfitta dell'Italia nel secondo conflitto mondiale come confermata dal trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947.
Una frase di Churchill riassume perfettamente il significato storico di questa battaglia.
Secondo il primo ministro britannico infatti : “prima di El Alamein l'esercito inglese non aveva ottenuto nessuna vittoria schiacciante, dopo El Alamein non subì nessuna schiacciante sconfitta”
El Alamein, come fu Caporetto nel primo conflitto mondiale, rappresenta il simbolo della sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale.
Una sconfitta che, a monito per le generazioni future, dovrebbe essere ricordata il 10 febbraio di ogni anno in occasione della ricorrenza della firma del trattato di pace del 1947 che comportò la perdita per l'Italia della sovranità sulle terre del confine orientale e l'esodo degli italiani dalle terre d'Istria passate alla Jugoslavia.
Roberto Dovesi
Nasce in un paesino della campagna di Bologna dove la famiglia si era rifugiata durante la guerra. Comincia a fotografare negli anni ‘80 con una vecchia Canon regalatagli dal padre.
Successivamente entra a far parte del Circolo Fotografico Pontevecchio e inizia ad utilizzare apparecchi Nikon e pellicole fotografiche a colori.
Dopo pochissimo tempo Dovesi, per esprimere la propria creatività, abbandona definitivamente le pellicole per passare alle diapositive.
Da questo momento Dovesi diventa un narratore di favole.
Attraverso l’utilizzo della propria voce unita all’uso di due proiettori in dissolvenza incrociata e di una musica di sottofondo, l’autore crea un personale e peculiare percorso narrativo.
Dall’inizio degli anni ’90 Dovesi ha scattato oltre 20.000 immagini e ha creato 27 racconti fotografici che presenta, come moderno cantastorie, durante le serate organizzate dai circoli fotografici.
Roberto Dovesi ha al suo attivo le seguenti mostre fotografiche allestite a Bologna e Folgaria :
* Cercatore di tracce - personale (Bologna Naked Cafè 09.12.03 / 22.12.03; Folgaria Cinema Comunale 31.12.03 / 06.01.04)
* No More War - collettiva di 4 artisti (Folgaria Cinema Comunale 30.12.07 / 06.01.08; Bologna Sala Celeste 21.01.08 / 01.02.08)
* Segni, Sabbie e Storie - collettiva di 2 artisti (Bologna Sala Celeste 03.03.08 / 14.03.08)
02
febbraio 2009
Roberto Dovesi – El Alamein. Quota 33
Dal 02 al 14 febbraio 2009
fotografia
Location
SALA CELESTE
Bologna, Via Castiglione, 41 , (Bologna)
Bologna, Via Castiglione, 41 , (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni 18,00 / 19,00, tranne sabato e festivi. Altri orari su appuntamento
Vernissage
2 Febbraio 2009, ore 18
Sito web
www.teatroartespettacolo.com
Autore
Curatore