Non deve trarre in inganno la definizione “artisti di strada”. In realtà quello che il fotografo vuole condividere è una rappresentazione di veri artisti. Artisti liberi di esibirsi nei luoghi più inconsueti, fuori dagli schemi e dall’ambiente un po’ ingessato di un teatro. Spiriti liberi, un po’ come gli artisti di un circo, dove il loro palcoscenico è il mondo. Nessuno paga un biglietto per i loro spettacoli, ma chi ha voglia di trascorrere qualche mezz’ora in allegria può fermarsi e scoprire che la fantasia, l’iniziativa, il trovare nuovi spunti sono alla base dell’arte. La bravura del fotografo è quella di aver saputo cogliere gli aspetti più inconsueti, gli attimi in cui gli artisti debbono abbandonare un testo prestabilito per inventare il loro rapporto con il pubblico. Sono attimi irripetibili in quanto la strada, con il suo via-vai è un continuo mutare di situazioni. Reportage non facile, che solo un occhio attento ed appassionato può cogliere, nel profondo senso di situazioni spiritose e paradossali. Fotografie che liberano la nostra fantasia e ci portano a ricreare un nostro spettacolo, ad immaginare le battute, la reazione del pubblico, le risate, anche se non siamo stati partecipi in quel preciso momento. Questo è e deve essere la fotografia: la possibilità di vedere e di sognare oltre le immagini.