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Shuzo Azuchi Gulliver
Novello Gulliver, e come lui “medico esploratore”, Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Uno degli artisti nipponici che meglio rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la seconda metà del XX secolo.
Comunicato stampa
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alcune note su Shuzo Azuchi Gulliver: artista, filosofo vive ed abita a Tokyo.
Shuzo Azuchi Gulliver (un nickname datogli dagli amici) vive la sua formazione in stretta relazione con le
avanguardie internazionali scientifiche, filosofiche, artistiche, assume Erwin Schrodinger (1887-1961 fisico,
matematico austriaco, Nobel 1933, e Marcel Duchamp (1887-1968) come modelli culturali; conosce Allan
Ginsberg, Gary Schneider, di cui divenne buon amico e Joseph Beuys. Nel 1969, a soli 22 anni, i membri
giapponesi Fluxus lo invitano ad un evento storico che porterà nella capitale del Giappone: John Cage, La
MonteYoung, Nam June Paik, Charlotte Moorman, fra gli altri.
Novello Gulliver, e come lui "medico esploratore", Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e
microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Uno degli artisti nipponici che meglio
rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la
seconda metà del XX secolo. (nel 1992 è stato incluso nella mostra Avanguardie Giapponesi degli
anni'70 alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna installazione e performance Body
Contract), le sue prime performances risalgono agli anni '70.
Nelle sue opere l'unione, o l'accostamento, del macro al micro origina una sensazione di straniamento, di
spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo. Ad esempio nell'opera De-time (in
archivio) direttamente ispirata all'opera di Duchamp, i segni e numeri, disegnati con gesso bianco su una
tavola nera, cristallizati in una dimensione astratta, sembrano piovuti casualmente all'interno del cerchio
tracciato a sagoma di orologio. Emblematico a questo proposito il progetto in divenire Body Contract che
procede dal 1973 (presentato in Italia a Milano per la prima volta da Diecidue Arte nel 1991) e che prevede
l'affidamento, tramite regolare contratto, ad un esponente del mondo della cultura internazionale di una delle
80 parti in cui è stato suddiviso il suo corpo; o ancora la serie Bank note (in archivio) banconote emesse
dalla S.A.G. Bank di cui Shuzo Azuchi Gulliver è presidente, che possono proliferare all'infinito come cellule,
che possono ripetersi ininterrottamente come la sigla ATCG (le iniziali dei quattro amminoacidi che
costituiscono il DNA) stampata serialmente sullo sfondo della carta moneta che ha valore variabile di 1
occhio, 50 occhi, 2 cuori, due cervelli, un sè stesso e così via (tra le opere presentate nel 2004 alla Fond.
Mudima Milano in collaborazione con 10.2!, testo 'All'origine del segno' e progetto di E. Fiorani per il n.2
della nuova rivista 'tutto da capo'.).
Dal testo di Eleonora Fiorani: "volevo risalire all'origine del segno" questo dice Shuzo Azuchi
Gulliver, intendendo questa origine come la propria origine.
...segno e corpo sono tutto ciò che
abbiamo e noi siamo. Sono il punto di arrivo di ogni meditazione: il punto di inizio di ogni ricominciamento. In
principio era il segno, in principio era il corpo... E.F.
Shuzo Azuchi Gulliver (un nickname datogli dagli amici) vive la sua formazione in stretta relazione con le
avanguardie internazionali scientifiche, filosofiche, artistiche, assume Erwin Schrodinger (1887-1961 fisico,
matematico austriaco, Nobel 1933, e Marcel Duchamp (1887-1968) come modelli culturali; conosce Allan
Ginsberg, Gary Schneider, di cui divenne buon amico e Joseph Beuys. Nel 1969, a soli 22 anni, i membri
giapponesi Fluxus lo invitano ad un evento storico che porterà nella capitale del Giappone: John Cage, La
MonteYoung, Nam June Paik, Charlotte Moorman, fra gli altri.
Novello Gulliver, e come lui "medico esploratore", Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e
microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico. Uno degli artisti nipponici che meglio
rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la
seconda metà del XX secolo. (nel 1992 è stato incluso nella mostra Avanguardie Giapponesi degli
anni'70 alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna installazione e performance Body
Contract), le sue prime performances risalgono agli anni '70.
Nelle sue opere l'unione, o l'accostamento, del macro al micro origina una sensazione di straniamento, di
spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo. Ad esempio nell'opera De-time (in
archivio) direttamente ispirata all'opera di Duchamp, i segni e numeri, disegnati con gesso bianco su una
tavola nera, cristallizati in una dimensione astratta, sembrano piovuti casualmente all'interno del cerchio
tracciato a sagoma di orologio. Emblematico a questo proposito il progetto in divenire Body Contract che
procede dal 1973 (presentato in Italia a Milano per la prima volta da Diecidue Arte nel 1991) e che prevede
l'affidamento, tramite regolare contratto, ad un esponente del mondo della cultura internazionale di una delle
80 parti in cui è stato suddiviso il suo corpo; o ancora la serie Bank note (in archivio) banconote emesse
dalla S.A.G. Bank di cui Shuzo Azuchi Gulliver è presidente, che possono proliferare all'infinito come cellule,
che possono ripetersi ininterrottamente come la sigla ATCG (le iniziali dei quattro amminoacidi che
costituiscono il DNA) stampata serialmente sullo sfondo della carta moneta che ha valore variabile di 1
occhio, 50 occhi, 2 cuori, due cervelli, un sè stesso e così via (tra le opere presentate nel 2004 alla Fond.
Mudima Milano in collaborazione con 10.2!, testo 'All'origine del segno' e progetto di E. Fiorani per il n.2
della nuova rivista 'tutto da capo'.).
Dal testo di Eleonora Fiorani: "volevo risalire all'origine del segno" questo dice Shuzo Azuchi
Gulliver, intendendo questa origine come la propria origine.
...segno e corpo sono tutto ciò che
abbiamo e noi siamo. Sono il punto di arrivo di ogni meditazione: il punto di inizio di ogni ricominciamento. In
principio era il segno, in principio era il corpo... E.F.
11
febbraio 2009
Shuzo Azuchi Gulliver
Dall'undici febbraio al 27 marzo 2009
arte contemporanea
Location
DIECI.DUE!
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Milano, Via Volvinio, 30, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19.00 e su appuntamento.
Autore