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Galileo – Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio
Nell’anno delle celebrazioni dedicate a Galileo, Palazzo Strozzi ospita una grande mostra dedicata alla straordinaria avventura umana e intellettuale che ha portato alla concezione attuale dell’Universo.
Comunicato stampa
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Nell’anno delle celebrazioni dedicate a Galileo, Palazzo Strozzi ospita una grande mostra ideata per illustrare la straordinaria avventura umana e intellettuale che ha portato alla concezione attuale dell’Universo.
La mostra racconta come il Cosmo è stato concepito e raffigurato dall’Antichità fino alla Rivoluzione Scientifica, nel contesto della storia e della cultura della civiltà mediterranea ed europea. Un itinerario appassionante che inizia con le visioni mistiche e poetiche antecedenti ai Greci (Gli esordi della scienza astronomica), prosegue con le geniali sfere celesti di Eudosso e con le complesse architetture di Tolomeo (La geometrizzazione del Cosmo nella civiltà greca e L’astronomia nelle civiltà dell’Ellenismo e dell’antica Roma), passando per il fondamentale contributo dell’astronomia araba (Il Cosmo islamico). Infine, dopo aver toccato la rielaborazione cristiana della concezione dell’Universo (La cristianizzazione del Cosmo), approda alla rivoluzionaria tesi introdotta da Copernico e ripresa da Galileo e Keplero, i quali – sostenendo la teoria eliocentrica contro le critiche dell’astronomo danese Tycho Brahe – contribuirono in modo determinante all’affermazione definitiva della nuova concezione dell’Universo (L’affermazione europea del copernicanesimo).
Questo suggestivo percorso storico sarà spettacolarmente illustrato da reperti archeologici, strumenti scientifici di eccezionale bellezza e ingegnosità, atlanti celesti, disegni, dipinti, sculture e preziosi codici miniati provenienti dai più prestigiosi musei di tutto il mondo, affiancati da straordinari modelli cosmologici funzionanti appositamente realizzati. Applicazioni multimediali e suggestivi filmati consentiranno di approfondire alcuni dei temi della mostra.
L’esposizione lumeggia anche gli intensi e continui scambi tra astronomia e astrologia e, in generale, quelle dimensioni della scienza degli astri che più direttamente interferirono con lo sviluppo della mentalità.
Non minore attenzione sarà dedicata alle relazioni tra cosmologia e potere, cosmologia e musica, cosmologia e medicina, attraverso l’illustrazione , in particolare, della teoria dell’influenza degli astri nella formazione del carattere e delle inclinazioni, mettendo inoltre in evidenza la fascinazione esercitata dalle tematiche cosmologiche su numerosi artisti. Da questo punto di vista appare emblematico il caso di Dürer e, più in generale, il rapporto tra carattere melanconico e pianeta Saturno.
Una sezione speciale (La rivoluzione astronomica di Galileo), dedicata all’invenzione del telescopio, presenta i due unici cannocchiali originali di Galileo giunti fino a noi (conservati nel Museo di Storia della Scienza di Firenze), affiancati da strumenti multimediali che consentono di comprendere il ruolo cruciale di questo strumento, comunicando efficacemente i risultati di recenti studi condotti da un gruppo di ricerca interdisciplinare. Nella sezione su Galileo si potrà seguire il processo di definizione sempre più precisa del volto della Luna, le conseguenze della scoperta dei satelliti di Giove e l’enorme impressione che le novità celesti produssero nel mondo dell’arte del tempo.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo riccamente illustrato e da un DVD che conterrà le simulazioni dei principali sistemi del mondo e illustrerà i più importanti strumenti scientifici e il loro funzionamento. Un web site offrirà la possibilità di accedere, tra l’altro, a contenuti di approfondimento e a programmi speciali per le scuole.
La mostra racconta come il Cosmo è stato concepito e raffigurato dall’Antichità fino alla Rivoluzione Scientifica, nel contesto della storia e della cultura della civiltà mediterranea ed europea. Un itinerario appassionante che inizia con le visioni mistiche e poetiche antecedenti ai Greci (Gli esordi della scienza astronomica), prosegue con le geniali sfere celesti di Eudosso e con le complesse architetture di Tolomeo (La geometrizzazione del Cosmo nella civiltà greca e L’astronomia nelle civiltà dell’Ellenismo e dell’antica Roma), passando per il fondamentale contributo dell’astronomia araba (Il Cosmo islamico). Infine, dopo aver toccato la rielaborazione cristiana della concezione dell’Universo (La cristianizzazione del Cosmo), approda alla rivoluzionaria tesi introdotta da Copernico e ripresa da Galileo e Keplero, i quali – sostenendo la teoria eliocentrica contro le critiche dell’astronomo danese Tycho Brahe – contribuirono in modo determinante all’affermazione definitiva della nuova concezione dell’Universo (L’affermazione europea del copernicanesimo).
Questo suggestivo percorso storico sarà spettacolarmente illustrato da reperti archeologici, strumenti scientifici di eccezionale bellezza e ingegnosità, atlanti celesti, disegni, dipinti, sculture e preziosi codici miniati provenienti dai più prestigiosi musei di tutto il mondo, affiancati da straordinari modelli cosmologici funzionanti appositamente realizzati. Applicazioni multimediali e suggestivi filmati consentiranno di approfondire alcuni dei temi della mostra.
L’esposizione lumeggia anche gli intensi e continui scambi tra astronomia e astrologia e, in generale, quelle dimensioni della scienza degli astri che più direttamente interferirono con lo sviluppo della mentalità.
Non minore attenzione sarà dedicata alle relazioni tra cosmologia e potere, cosmologia e musica, cosmologia e medicina, attraverso l’illustrazione , in particolare, della teoria dell’influenza degli astri nella formazione del carattere e delle inclinazioni, mettendo inoltre in evidenza la fascinazione esercitata dalle tematiche cosmologiche su numerosi artisti. Da questo punto di vista appare emblematico il caso di Dürer e, più in generale, il rapporto tra carattere melanconico e pianeta Saturno.
Una sezione speciale (La rivoluzione astronomica di Galileo), dedicata all’invenzione del telescopio, presenta i due unici cannocchiali originali di Galileo giunti fino a noi (conservati nel Museo di Storia della Scienza di Firenze), affiancati da strumenti multimediali che consentono di comprendere il ruolo cruciale di questo strumento, comunicando efficacemente i risultati di recenti studi condotti da un gruppo di ricerca interdisciplinare. Nella sezione su Galileo si potrà seguire il processo di definizione sempre più precisa del volto della Luna, le conseguenze della scoperta dei satelliti di Giove e l’enorme impressione che le novità celesti produssero nel mondo dell’arte del tempo.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo riccamente illustrato e da un DVD che conterrà le simulazioni dei principali sistemi del mondo e illustrerà i più importanti strumenti scientifici e il loro funzionamento. Un web site offrirà la possibilità di accedere, tra l’altro, a contenuti di approfondimento e a programmi speciali per le scuole.
13
marzo 2009
Galileo – Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio
Dal 13 marzo al 30 agosto 2009
archeologia
arte antica
disegno e grafica
arte antica
disegno e grafica
Location
PALAZZO STROZZI
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Degli Strozzi, 1, (Firenze)
Biglietti
intero € 10,00; ridotto € 8.00; € 8,50; € 7,50; studenti e scuole € 4,00
Orario di apertura
tutti I giorni 9,00 – 20,00 Giovedì ore 9,00 – 23,00 Accesso in mostra consentito fino a un ora prima dell’orario di chiusura
Editore
GIUNTI
Ufficio stampa
CSC SIGMA
Ufficio stampa
CATOLA & PARTNERS
Ufficio stampa
WEBER SHANDWICK
Curatore