La felice joint venture tra Arte e Impresa si celebra con un calendario: The Lavazzers

Una rapida panoramica per ricordare solo alcune delle numerose iniziative, che in questo 2011, hanno affrontato questo tema: le giornate di studio che indagano sul rapporto tra Arte e Azienda (Fondazione Stelline), le mostre-concorso (ArteImpresa 2011), le ricerche (“Il Valore della Cultura” realizzata da Civita),  il Festival delle Città Impresa (Art & Co. 2011 realizzato dalla fondazione march). E ancora le acquisizioni di opere d’arte da parte delle Aziende, Banche (UniCredit, Intesa SanPaolo, MPS, Bnl, Db, Ubs Abn Amro), e delle Fondazioni bancarie (Cariplo, Verona, Torino, Bologna) che, oltre ad alimentare le proprie collezioni, sostengono e finanziano l’arte.
Le sponsorizzazioni per la cultura da parte delle Aziende? Un terreno ancora da coltivare a lungo, ma pur sempre fertile, che vede le strategie comunicative delle Aziende affidate alla creatività contemporanea.
Perchè le Imprese hanno bisogno dell’Arte? Dare maggiore visibilità al marchio, creare nuovo appeal, nuovi contatti, fidelizzare il pubblico in scala glocal, sono alcuni dei motivi in vista agli occhi di molti. Due grandi Aziende italiane, di caffè, coniugano la propria mission aziendale con il mondo della cultura, e in particolar modo con l’arte, parliamo di: Lavazza e Illy.

Ricordiamo solo alcuni dei grandi nomi della fotografia che hanno ritratto questa storia: il capostipite dell’iniziativa è il fotografo tedesco Helmut Newton, che ha lavorato dal secondo dopoguerra per le più importanti riviste internazionali di moda (Vogue, Harper’s Bazaar, Vanity Fair e Marie Claire); a seguire Ellen von Unwerth, Ferdinando Scianna, Albert Watson. L’edizione del 2002 diviene memorabile grazie all’arte di David LaChapelle, statunitense dallo stile surreale ma ironico, anche lui genio fotografico del mondo della moda, della pubblicità e della fotografia d’arte. E il calendario 2012? The Lavazzers, sotto la guida dell’Agenzia Armando Testa, vede come protagonisti, questa volta davanti l’obiettivo, dodici tra i fotografi che nei precedenti venti anni hanno contribuito a rendere il Calendario Lavazza un oggetto da collezionare: David LaChapelle, Annie Leibovitz, Marino Parisotto, Elliott Erwitt, Albert Watson, Ellen von Unwerth, Erwin Olaf, Thierry Le Gouès, Miles Aldridge, Eugenio Recuenco, Finlay MacKay, Mark Seliger. Le rispettive dodici immagini presentano caratteristiche stilistiche e tematiche molto diverse: dalla foto in bianco e nero, del francese Thierry Le Gouès, protagonista in un set fotografico di moda; alla foto dell’americana Annie Leibovitz, che si accomoda fra le acque di un fiume presentandosi davanti l’obiettivo con spirito e ironia; alla foto dai colori accessi e dal tema fantastico di  David LaChapelle, nei panni di un re in una foresta, quasi come in un sogno.

 

Siamo di fronte alla contaminazione fra il mondo dell’arte e quello aziendale …Illy caffè ne è un altro esempio, sin da quando nel 1992 crea la prima collezione di tazzine d’artista, disegnata da Matteo Thun, intitolata “Arti e Mestieri”. Sulle tazzine si sono espressi alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico internazionale: da Michelangelo Pistoletto a Marina Abramovic, da Sandro Chia a Julian Schnabel, da Robert Rauschenberg a Jeff Koons, da Joseph Kosuth a James Rosenquist. Ma Illy è anche: Iilystories (storie raccontate da giovani scrittori europei), Illywords (studenti di scuole d’arte e design parlano attraverso le immagini), Illymind (come partner della Biennale di Venezia crea uno spazio apposito e nuovo), Illy SustainArt (offre occasioni di visibilità agli artisti emergenti provenienti soprattutto dai Paesi produttrici di caffè), e altro ancora. Lavazza e Illy sono solo due esempi, nel panorama italiano aziendale, dell’incontro tra Arte e Impresa, pronto a rinnovarsi continuamente …