Per la presentazione del suo nuovo lavoro fotografico l’artista Adelino Rossi ha scelto gli spazi dell’ Associazione Culturale Majakovskij a Verona. Nella mostra “Maybe not” egli presenta gran parte di quelli che sono gli scatti fotografici realizzati negli ultimi anni di lavoro, dove insetti e piccoli mammiferi sono i soggetti scelti come indagine sulla vita e sui suoi risvolti.

L’occhio che si addentra nel microcosmo non è quello dello scienziato ma quello dell’artista che ricerca forma, composizione, allusione, significato. L’obiettivo della macchina fotografica si avvicina come unico spettatore. Non è, però, il particolare esasperato che interessa il fotografo, ma ancora una visione d’insieme che coinvolge il rapporto del soggetto con lo sfondo e che costringe l’osservatore ad una modificazione delle sue abituali modalità percettive. Nella fotografia di Adelino Rossi è sempre presente uno sfondo piatto e desaturato che accoglie le ombre inconsistenti proiettate dai piccoli corpi. Esso allude ad una dimensione diafana e ultraterrena. All’interno di questo spazio innaturale i soggetti si dispongono in composizioni inaspettate o, come si legge in catalogo, “essi documentano quella situazione inverificabile che sta al limite estremo tra vita e morte, tra decomposizione e rinascita”.


La mostra "Maybe not" di Adelino Rossi è accompagnata dalla presentazione di un catalogo ragionato sul lavoro dell’artista con gli scritti di Luigi Meneghelli, Sebastiano Zanetti, Tommaso Carozzi.


La mostra "Maybe not" di Adelino Rossi è sponsorizzata da:

Zanetti Studiocontemporaneo site specific projects, Valdadige Costruzioni, Neon Comunicazione.