Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Leo Lionni – immaginario esemplare
Con oltre 100 opere, la mostra vuole presentare i risultati del lavoro di Lionni in settori diversi. Un tentativo di restituire per intero la sua personalità artistica e porre l’accento sul ruolo che Leo Lionni ha rivestito anche negli Stati Uniti, dove arrivò nel 1939, profugo da Milano.
La mostra ripercorre a ritroso l’esperienza artistica di Lionni, figura di primo piano nel campo della grafica pubblicitaria, che allargò le sue espressioni artistiche a molti campi, quali la scultura, la pittura, l’illustrazione di libri.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Galleria San Ludovico (Parma), si inaugura sabato 14 febbraio alle ore 17 “Leo Lionni Immaginario Esemplare” una mostra che, nel decennale della scomparsa (Radda in Chianti, Siena, 1999), ripercorre l’esperienza dell’eclettico artista che fu pittore, grafico, designer, art director, scultore, illustratore, fotografo, grande autore di libri per bambini.
Ideata dal Festival Minimondi, in collaborazione con l'editore Babalibri e la famiglia Lionni, la mostra è curata del designer Marco Ferreri.
L’evento è accompagnato da un prezioso piccolo catalogo, edito da Babalibri, con interventi tra gli altri di Rosellina Archinto e Andrea Rauch.
La mostra, organizzata dall’ Assessorato alle Politiche Culturali e alla Creatività Giovanile del Comune di Parma e dal Festival Minimondi in collaborazione con Fondazione Monte di Parma, vuole restituire la personalità di un artista poliedrico, originale e innovativo e ricordare il suo successo negli Stati Uniti dove, giunto esule da Milano nel 1939, fu a lungo art director nel gruppo editoriale Time (Time Magazine, Fortune e Life) e collaborò con alcune delle maggiori personalità dell’epoca: Soul Steinberg, Andy Warhol, Alexander Calder, Willem de Kooning, Fernand Léger.
In oltre 100 opere l’esposizione ripercorre a ritroso l’esperienza artistica di Lionni: dai libri per ragazzi alle sculture in bronzo, dalle fotografie ai dipinti, dai lavori di grafica ai cortometraggi d’animazione realizzati insieme a Giulio Gianini.
Raccontano le creazioni di Lionni per i bambini le illustrazioni originali per i libri e per i cortometraggi, i video dei suoi filmati e alcune pagine di libri incollate come enormi code di aquiloni nello spazio.
Lionni grafico e art director è presentato da alcune delle sue realizzazioni più famose: dagli impaginati per la rivista “Fortune” sino ai suoi indimenticabili segni grafici per Olivetti e Motta.
Nella sezione della “Botanica Parallela”, straordinaria metafora che è anche il titolo di un suo libro di saggi (Adelphi, 1976), si scopre l’artista che esplora un mondo inventato in modo totale e straordinario attraverso disegni, scritti, dipinti e sculture.
Il percorso di Lionni pittore, che attraversa le tecniche e i significati dell’arte per arrivare a definire il proprio linguaggio, è presentato da una serie di ritratti a olio.
Con una sola, significativa, opera, un candelabro progettato per le cerimonie religiose ebraiche dell’hanukkah, accompagnata da una serie di disegni preparatori, si sintetizza il Lionni designer.
Completa l’esposizione, e collega le cinque sezioni della mostra, una proiezione in macroscala del racconto più noto di Lionni, “Piccolo Blu e Piccolo Giallo” (1959): un’astratta storia di amicizia tra due macchie di colore che, forse più di ogni altro, rivoluziona il modo di raccontare attraverso le immagini. Proiettati sulle pareti di Galleria San Ludovico tanti piccoli blu e piccoli giallo riproducono il movimento dei visitatori della mostra e danno vita, incontrandosi, a piccoli verde (l’installazione è a cura del TPO - Teatro di Piazza o d'Occasione di Prato).
Fanno da guida alla visita alcuni video con ricordi di amici, collaboratori, estimatori dell’artista e dell'uomo.
Leo Lionni, artista cosmopolita nato ad Amsterdam nel 1910, trascorre l’infanzia e l'adolescenza in Europa. Studia economia, ma si dedica da autodidatta alla pittura. Si trasferisce in Italia, prima a Genova e poi a Milano, aderisce al Futurismo, si laurea alla Bocconi, intraprende la carriera di grafico pubblicitario presso le aziende Motta e Lanerossi, collabora alle riviste Domus e Casabella, sviluppando una cultura che assegna valore di arte all’architettura e al design industriale. Nel 1939 emigra negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali. Negli anni Cinquanta la sua intensa attività gli vale numerosi successi e ricopre anche l’incarico di art director presso riviste prestigiose, quali Fortune. Nel 1960, tornato in Italia, diviene direttore del mensile Panorama, per stabilirsi poi in Toscana. Lontano ormai dal mondo della pubblicità, riprende le sue esperienze di scultura, pittura e disegno insieme all’ideazione di libri per bambini. Negli ultimi anni continua a lavorare tra Stati Uniti ed Italia, dividendosi tra la casa di New York e quella di Radda in Chianti (Siena), dove muore nell’ottobre 1999.
Ideata dal Festival Minimondi, in collaborazione con l'editore Babalibri e la famiglia Lionni, la mostra è curata del designer Marco Ferreri.
L’evento è accompagnato da un prezioso piccolo catalogo, edito da Babalibri, con interventi tra gli altri di Rosellina Archinto e Andrea Rauch.
La mostra, organizzata dall’ Assessorato alle Politiche Culturali e alla Creatività Giovanile del Comune di Parma e dal Festival Minimondi in collaborazione con Fondazione Monte di Parma, vuole restituire la personalità di un artista poliedrico, originale e innovativo e ricordare il suo successo negli Stati Uniti dove, giunto esule da Milano nel 1939, fu a lungo art director nel gruppo editoriale Time (Time Magazine, Fortune e Life) e collaborò con alcune delle maggiori personalità dell’epoca: Soul Steinberg, Andy Warhol, Alexander Calder, Willem de Kooning, Fernand Léger.
In oltre 100 opere l’esposizione ripercorre a ritroso l’esperienza artistica di Lionni: dai libri per ragazzi alle sculture in bronzo, dalle fotografie ai dipinti, dai lavori di grafica ai cortometraggi d’animazione realizzati insieme a Giulio Gianini.
Raccontano le creazioni di Lionni per i bambini le illustrazioni originali per i libri e per i cortometraggi, i video dei suoi filmati e alcune pagine di libri incollate come enormi code di aquiloni nello spazio.
Lionni grafico e art director è presentato da alcune delle sue realizzazioni più famose: dagli impaginati per la rivista “Fortune” sino ai suoi indimenticabili segni grafici per Olivetti e Motta.
Nella sezione della “Botanica Parallela”, straordinaria metafora che è anche il titolo di un suo libro di saggi (Adelphi, 1976), si scopre l’artista che esplora un mondo inventato in modo totale e straordinario attraverso disegni, scritti, dipinti e sculture.
Il percorso di Lionni pittore, che attraversa le tecniche e i significati dell’arte per arrivare a definire il proprio linguaggio, è presentato da una serie di ritratti a olio.
Con una sola, significativa, opera, un candelabro progettato per le cerimonie religiose ebraiche dell’hanukkah, accompagnata da una serie di disegni preparatori, si sintetizza il Lionni designer.
Completa l’esposizione, e collega le cinque sezioni della mostra, una proiezione in macroscala del racconto più noto di Lionni, “Piccolo Blu e Piccolo Giallo” (1959): un’astratta storia di amicizia tra due macchie di colore che, forse più di ogni altro, rivoluziona il modo di raccontare attraverso le immagini. Proiettati sulle pareti di Galleria San Ludovico tanti piccoli blu e piccoli giallo riproducono il movimento dei visitatori della mostra e danno vita, incontrandosi, a piccoli verde (l’installazione è a cura del TPO - Teatro di Piazza o d'Occasione di Prato).
Fanno da guida alla visita alcuni video con ricordi di amici, collaboratori, estimatori dell’artista e dell'uomo.
Leo Lionni, artista cosmopolita nato ad Amsterdam nel 1910, trascorre l’infanzia e l'adolescenza in Europa. Studia economia, ma si dedica da autodidatta alla pittura. Si trasferisce in Italia, prima a Genova e poi a Milano, aderisce al Futurismo, si laurea alla Bocconi, intraprende la carriera di grafico pubblicitario presso le aziende Motta e Lanerossi, collabora alle riviste Domus e Casabella, sviluppando una cultura che assegna valore di arte all’architettura e al design industriale. Nel 1939 emigra negli Stati Uniti a causa delle leggi razziali. Negli anni Cinquanta la sua intensa attività gli vale numerosi successi e ricopre anche l’incarico di art director presso riviste prestigiose, quali Fortune. Nel 1960, tornato in Italia, diviene direttore del mensile Panorama, per stabilirsi poi in Toscana. Lontano ormai dal mondo della pubblicità, riprende le sue esperienze di scultura, pittura e disegno insieme all’ideazione di libri per bambini. Negli ultimi anni continua a lavorare tra Stati Uniti ed Italia, dividendosi tra la casa di New York e quella di Radda in Chianti (Siena), dove muore nell’ottobre 1999.
14
febbraio 2009
Leo Lionni – immaginario esemplare
Dal 14 febbraio al 15 marzo 2009
design
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
GALLERIA SAN LUDOVICO
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2/b, (Parma)
Parma, Borgo Del Parmigianino, 2/b, (Parma)
Biglietti
Ingresso con tessera Festival Minimondi (5.00 €)
Orario di apertura
da lunedì a domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00 - martedì chiuso
Vernissage
14 Febbraio 2009, ore 17
Sito web
www.minimondi.com
Ufficio stampa
ELLA STUDIO
Autore
Curatore