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12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove
Con 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove il circolo di Via Vacciuoli chiude l’attività per il 2008. Si tratta di una mostra-lampo di un solo giorno per l’anno corrente con 12 manifesti murali originali del ’68, provenienti da una collezione privata.
Comunicato stampa
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TrueLove e Asso di Cuori
presentano
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove
Inaugurazione Martedì 30 Dicembre dalle ore 18.00
Con 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove il circolo di Via Vacciuoli chiude l’attività per il 2008. Si tratta di una mostra-lampo di un solo giorno per l’anno corrente con 12 manifesti murali originali del ’68, provenienti da una collezione privata.
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove è il prologo ad una mostra di più ampio respiro, corredata da un apposito catalogo, che avrà luogo nel 2009.
Per ora godiamoci un assaggio di 12 manifesti - ognuno è un’istantanea carica di significati, attualissimi, 40 anni ben portati vien da dire, purtroppo.
Interverranno a commentare e a discutere con i presenti i contenuti della mostra, Luigi Lirosi e Giorgio Amico.
Nel 2009 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove sarà ancora presente negli spazi di TrueLove fino al 15 Gennaio.
Intanto cogliamo l’occasione per rivolgere un appello a chi avesse materiale a tema di contattare TrueLove.
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove avrà il suo sottofondo musicale curato dall’associazione Duevventi ed un aperitivo offerto ai presenti come augurio di buona fine e miglior principio.
Su” 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove2 , Giorgio Amico scrive:
« Écoute ces mots qui vibrent sur les murs du mois de mai »
Georges Moustaki
Nel Maggio gli studenti parigini, soprattutto quelli della Scuola di Belle Arti, produssero migliaia di manifesti di straordinaria efficacia comunicativa grazie alla grafica essenziale e alla concisione brutale e talvolta ironica degli slogan.
Il movimento studentesco riprendeva, rinnovandoli profondamente, temi grafici propri delle avanguardie artistiche della prima metà del novecento quali il futurismo, il dadaismo, il costruttivismo, il surrealismo . Una rivisitazione libertaria e creativa che molto risentiva dell’azione svolta dal 1958 dell’Internazionale Situazionista e che applicava su scala di massa la teoria del detournement di Guy Debord.
Fatti, come si diceva allora, per stimolare la “presa di coscienza” delle masse, quei manifesti, serigrafati in laboratori improvvisati e tirati durante nottate insonni in poche centinaia di copie, dimostrarono una volta per tutte che McLuhan aveva visto giusto: il mezzo è il messaggio.
Nei mesi e poi negli anni successivi (come in Italia, dove la stagione dei "movimenti" si prolungherà fino almeno al 1977) quegli slogan forti e quelle immagini stilizzate riappariranno su tutti i muri del mondo, dal Giappone al Messico, dalla Palestina al Sudafrica, parlando il linguaggio universale della rivolta e del sogno.
I graffiti furono l’altra grande mezzo di comunicazione e di espressione che il movimento spontaneamente generò nel fuoco della lotta, nel compiersi stesso dell’atto rivoluzionario tanto da diventarne parte integrante. Scritte spontanee, vergate con lo spray sui muri delle facoltà occupate o dei palazzi del potere nelle vie percorse dai cortei, per segnare il territorio, manifestare la pervasività del movimento, la liberazione simbolica degli spazi (materiali o metaforici) in cui fino allora le donne e gli uomini erano intrappolati.
Forma di espressione situazionista, i graffiti dal ’68 rappresentano la forma di comunicazione di chi non accetta di essere costretto al silenzio e alla passività, di chi continua a credere che sotto l’asfalto ci sia la spiaggia.
Giorgio Amico
presentano
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove
Inaugurazione Martedì 30 Dicembre dalle ore 18.00
Con 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove il circolo di Via Vacciuoli chiude l’attività per il 2008. Si tratta di una mostra-lampo di un solo giorno per l’anno corrente con 12 manifesti murali originali del ’68, provenienti da una collezione privata.
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove è il prologo ad una mostra di più ampio respiro, corredata da un apposito catalogo, che avrà luogo nel 2009.
Per ora godiamoci un assaggio di 12 manifesti - ognuno è un’istantanea carica di significati, attualissimi, 40 anni ben portati vien da dire, purtroppo.
Interverranno a commentare e a discutere con i presenti i contenuti della mostra, Luigi Lirosi e Giorgio Amico.
Nel 2009 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove sarà ancora presente negli spazi di TrueLove fino al 15 Gennaio.
Intanto cogliamo l’occasione per rivolgere un appello a chi avesse materiale a tema di contattare TrueLove.
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove avrà il suo sottofondo musicale curato dall’associazione Duevventi ed un aperitivo offerto ai presenti come augurio di buona fine e miglior principio.
Su” 12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove2 , Giorgio Amico scrive:
« Écoute ces mots qui vibrent sur les murs du mois de mai »
Georges Moustaki
Nel Maggio gli studenti parigini, soprattutto quelli della Scuola di Belle Arti, produssero migliaia di manifesti di straordinaria efficacia comunicativa grazie alla grafica essenziale e alla concisione brutale e talvolta ironica degli slogan.
Il movimento studentesco riprendeva, rinnovandoli profondamente, temi grafici propri delle avanguardie artistiche della prima metà del novecento quali il futurismo, il dadaismo, il costruttivismo, il surrealismo . Una rivisitazione libertaria e creativa che molto risentiva dell’azione svolta dal 1958 dell’Internazionale Situazionista e che applicava su scala di massa la teoria del detournement di Guy Debord.
Fatti, come si diceva allora, per stimolare la “presa di coscienza” delle masse, quei manifesti, serigrafati in laboratori improvvisati e tirati durante nottate insonni in poche centinaia di copie, dimostrarono una volta per tutte che McLuhan aveva visto giusto: il mezzo è il messaggio.
Nei mesi e poi negli anni successivi (come in Italia, dove la stagione dei "movimenti" si prolungherà fino almeno al 1977) quegli slogan forti e quelle immagini stilizzate riappariranno su tutti i muri del mondo, dal Giappone al Messico, dalla Palestina al Sudafrica, parlando il linguaggio universale della rivolta e del sogno.
I graffiti furono l’altra grande mezzo di comunicazione e di espressione che il movimento spontaneamente generò nel fuoco della lotta, nel compiersi stesso dell’atto rivoluzionario tanto da diventarne parte integrante. Scritte spontanee, vergate con lo spray sui muri delle facoltà occupate o dei palazzi del potere nelle vie percorse dai cortei, per segnare il territorio, manifestare la pervasività del movimento, la liberazione simbolica degli spazi (materiali o metaforici) in cui fino allora le donne e gli uomini erano intrappolati.
Forma di espressione situazionista, i graffiti dal ’68 rappresentano la forma di comunicazione di chi non accetta di essere costretto al silenzio e alla passività, di chi continua a credere che sotto l’asfalto ci sia la spiaggia.
Giorgio Amico
30
dicembre 2008
12 x 1 giorno: il ’68 visto da TrueLove
Dal 30 dicembre 2008 al 15 gennaio 2009
disegno e grafica
Location
TRUELOVE ART GALLERY
Savona, Via Vacciuoli, 18r, (Savona)
Savona, Via Vacciuoli, 18r, (Savona)
Vernissage
30 Dicembre 2008, dalle ore 18