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Attenzione Talento Fotografico: Antonio Zambardino – Campania’s changing Face
Attenzione Talento Fotografico è il Premio promosso da Fnac che, ogni anno, seleziona e promuove un giovane talento della fotografia. La giuria ha premiato Antonio Zambardino. La menzione speciale Io Donna è stata assegnata a Irene Rubiano, mentre la menzione speciale TPW è stata assegnata a Giovan Battista Lancellotti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Attenzione Talento Fotografico Fnac 2008:
Antonio Zambardino
Galleria Fnac Milano - via Torino ang. Via della Palla
Dal 16 gennaio al 25 febbraio 2009
Lun-sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
T 02 869541 – www.fnac.it
Ingresso libero e gratuito
Venerdì 16 gennaio2009, ore 18.30
Inaugurazione della mostra di Antonio Zambardino e proiezione dei lavori delle menzioni speciali Irena Rubiano e Giovan Battista Lancellotti.
Attenzione Talento Fotografico è il Premio promosso da Fnac che, ogni anno, seleziona e promuove un giovane talento della fotografia.
La giuria della sesta edizione – composta dal fotografo Lorenzo Castore, Renata Ferri photoeditor di Io Donna, Annalisa Fumagalli Ceri dell’agenzia di fotogiornalismo Prospekt, Martino Marangoni direttore della Fondazione Studio Marangoni, Alessandra Mauro direttrice artistica dell’agenzia Contrasto, Carlo Roberti direttore del Toscana Photographic Workshop ha premiato unanimemente:
Antonio Zambardino, per il suo progetto Campania’s Changing Face. Un lavoro poetico che affonda la sua origine nei recenti fatti di attualità ma che il giovane autore ha saputo interpretare con immagini liriche e significative. È un viaggio tra i drammi della regione narrati con fotografie intense e suggestive. Una ricerca paziente e costante che raccoglie la vita di un luogo al centro delle cronache ma qui narrata con dettagli, paesaggi e persone, uniti dall’uso della luce e del colore.
La menzione speciale Io Donna – che si tradurrà nella commissione di un lavoro per la testata nell’arco del 2009 – è stata assegnata a Irene Rubiano con il progetto Africa Paradise, frutto di una coraggiosa esperienza in Senegal. Commenta così Renata Ferri: “Una menzione che rappresenta un forte incoraggiamento, per un giovane fotografo, a continuare la ricerca e a mettersi in gioco. La fotografia consente queste avventure e Io Donna crede e promuove il lavoro dei giovani autori”.
Infine, la menzione speciale TPW è stata assegnata a Giovan Battista Lancellotti con il lavoro Di padre in figlio, un diario struggente e intimo che esprime una forte capacità narrativa che potrà beneficiare ed essere supportata della messa in discussione con colleghi, docenti e autori che hanno vissuto altre esperienze, offerta dai workshop TPW. Commenta così Carlo Roberti, direttore del TPW: “Il progetto premiato sviluppa con un approccio personale un tema delicato e difficile. La partecipazione a uno dei workshop sulla ricerca personale offerti da TPW sarà un momento importante di approfondimento e apprendimento per il fotografo”.
La Sesta edizione del Premio Fnac è stata promossa con la collaborazione di
Io Donna, media partner del progetto.
Campania’s Changing Face
Fotografie di Antonio Zambardino
Nei mesi in cui l'emergenza rifiuti ha avvolto la regione, ho seguito il percorso di tonnellate di spazzatura raccolta per fotografare i luoghi in cui si concludeva il loro viaggio e le conseguenze dei loro spostamenti e interramenti,. L’obiettivo della mia documentazione fotografica era ritrarre il cambiamento del paesaggio in Campania.
Le decine di discariche create in Campania hanno rivoluzionato il paesaggio. Terre come quelle intorno a Giugliano, a Santa Maria la Fossa, a Pianura sono state completamente stravolte. Il sito di raccolta a Taverna del Re sembra un paesaggio alieno; la discarica de “Lo Ettaro” ricorda una sorta di panettone posato in mezzo alla strada; enormi distese di geotelo (HDPE) coprono il terreno, nascondendo quello che c'è sotto e formando enormi montagne nere.
Durante "l'emergenza rifiuti", la Campania ha preso coscienza di aver cambiato volto. La terra napoletana - nell'immaginario collettivo una terra ricca di risorse e bellezze naturali - è oggi diventata una mappa dei nostri scarti, una visione del futuro e il prezzo del nostro sviluppo. La nostra percezione e il trattamento dei rifiuti si colloca in un buco nero della coscienza. I rifiuti spariscono ed entrano in un contenitore che lo nasconde. Ma i rifiuti non scompaiono e restano a testimoniare la densità dei nostri consumi e l'insostenibilità del nostro stile di vita. Gli scarti diventano sacchi, che uniti formano dei cumuli, che assemblandosi diventano montagne. Montagne che cambiano il paesaggio.
In Campania la crisi ha già cambiato insieme al paesaggio anche la politica italiana. Il commissariamento, la super-procura ai rifiuti e la militarizzazione dei siti di raccolta sono state misure temporanee che hanno affrontato la crisi acuta tamponandone i sintomi, allontanando però l'attenzione generale dal vero cuore del problema, una gestione sostenibile dei rifiuti solidi urbani. Queste misure sono diventate per molti un fine, più che un mezzo. La speranza di pilotare la crisi per risvegliare uno stile di consumo più consapevole in Campania si è consumata nell'attesa che ha portato la spazzatura fino alle finestre, fino a quando non è stato più possibile discutere. I rifiuti dovevano sparire, rientrare nel loro buco nero e mai più uscirvi.
A livello fotografico, ho avuto la necessità di utilizzare un linguaggio paesaggistico rigoroso, come il medio formato. Mi sono spostato in lungo e in largo per la Campania nell'arco di 300 km e nel tempo di qualche mese, ingegnandomi per superare le difficoltà di avere accesso ad alcuni luoghi, come l'interno del sito di Taverna del Re, spesso del tutto inaccessibili.
Antonio Zambardino
Nato a Roma nel 1981, Antonio Zambardino si diploma in Fotografia e Grafica all'Istituto Europeo di Design di Roma. Nel 2004 espone la mostra personale "Città manifesta" presso la galleria La Porta Blu Gallery. Il lavoro viene pubblicato da C:CUBE, rivista specializzata in approfondimenti sociologici, redatta da Nello Barile, ordinario di Sociologia. Nel 2005 lavora come volontario presso Neve Habeduim, Centro per la preservazione dell'eredità Beduina in Israele a Carmel City (Haifa); collabora con associazioni culturali a Betlemme, pubblicando foto su peacereporter.it. In seguito lavora come fotografo free lance a Roma. Nel 2006 in Azerbaijan realizza un progetto fotografico sulla condizione dei profughi azeri dispersi nel paese. Le fotografie vengono esposte nel maggio 2008 a Teheran, nella prima edizione della Biennale di Arte Iraniana. Tra l'ottobre 2007 e l'aprile 2008 si specializza in post-produzione fotografica presso Claudio Palmisano e Daniele Coralli lavorando nei laboratori romani 10Bphotography e Bottega dell'immagine. Nel maggio 2007 vince il premio "Archispi" (sez. Colore), istituito dalla Camera di Commercio di Treviso. Nell'inverno del 2007 inizia una lunga documentazione fotografica dell'ex ospedale Regina Elena, abitato da un gruppo molto vasto di militanti dei "movimenti per la casa e il diritto all'abitare". Il lavoro è pubblicato in parte da Panorama. Nella primavera 2008 inizia a seguire la crisi dei rifiuti di Napoli, pubblicando foto su Vanity Fair e L'Espresso. Vive e lavora tra Napoli e Roma.
Antonio Zambardino
Galleria Fnac Milano - via Torino ang. Via della Palla
Dal 16 gennaio al 25 febbraio 2009
Lun-sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
T 02 869541 – www.fnac.it
Ingresso libero e gratuito
Venerdì 16 gennaio2009, ore 18.30
Inaugurazione della mostra di Antonio Zambardino e proiezione dei lavori delle menzioni speciali Irena Rubiano e Giovan Battista Lancellotti.
Attenzione Talento Fotografico è il Premio promosso da Fnac che, ogni anno, seleziona e promuove un giovane talento della fotografia.
La giuria della sesta edizione – composta dal fotografo Lorenzo Castore, Renata Ferri photoeditor di Io Donna, Annalisa Fumagalli Ceri dell’agenzia di fotogiornalismo Prospekt, Martino Marangoni direttore della Fondazione Studio Marangoni, Alessandra Mauro direttrice artistica dell’agenzia Contrasto, Carlo Roberti direttore del Toscana Photographic Workshop ha premiato unanimemente:
Antonio Zambardino, per il suo progetto Campania’s Changing Face. Un lavoro poetico che affonda la sua origine nei recenti fatti di attualità ma che il giovane autore ha saputo interpretare con immagini liriche e significative. È un viaggio tra i drammi della regione narrati con fotografie intense e suggestive. Una ricerca paziente e costante che raccoglie la vita di un luogo al centro delle cronache ma qui narrata con dettagli, paesaggi e persone, uniti dall’uso della luce e del colore.
La menzione speciale Io Donna – che si tradurrà nella commissione di un lavoro per la testata nell’arco del 2009 – è stata assegnata a Irene Rubiano con il progetto Africa Paradise, frutto di una coraggiosa esperienza in Senegal. Commenta così Renata Ferri: “Una menzione che rappresenta un forte incoraggiamento, per un giovane fotografo, a continuare la ricerca e a mettersi in gioco. La fotografia consente queste avventure e Io Donna crede e promuove il lavoro dei giovani autori”.
Infine, la menzione speciale TPW è stata assegnata a Giovan Battista Lancellotti con il lavoro Di padre in figlio, un diario struggente e intimo che esprime una forte capacità narrativa che potrà beneficiare ed essere supportata della messa in discussione con colleghi, docenti e autori che hanno vissuto altre esperienze, offerta dai workshop TPW. Commenta così Carlo Roberti, direttore del TPW: “Il progetto premiato sviluppa con un approccio personale un tema delicato e difficile. La partecipazione a uno dei workshop sulla ricerca personale offerti da TPW sarà un momento importante di approfondimento e apprendimento per il fotografo”.
La Sesta edizione del Premio Fnac è stata promossa con la collaborazione di
Io Donna, media partner del progetto.
Campania’s Changing Face
Fotografie di Antonio Zambardino
Nei mesi in cui l'emergenza rifiuti ha avvolto la regione, ho seguito il percorso di tonnellate di spazzatura raccolta per fotografare i luoghi in cui si concludeva il loro viaggio e le conseguenze dei loro spostamenti e interramenti,. L’obiettivo della mia documentazione fotografica era ritrarre il cambiamento del paesaggio in Campania.
Le decine di discariche create in Campania hanno rivoluzionato il paesaggio. Terre come quelle intorno a Giugliano, a Santa Maria la Fossa, a Pianura sono state completamente stravolte. Il sito di raccolta a Taverna del Re sembra un paesaggio alieno; la discarica de “Lo Ettaro” ricorda una sorta di panettone posato in mezzo alla strada; enormi distese di geotelo (HDPE) coprono il terreno, nascondendo quello che c'è sotto e formando enormi montagne nere.
Durante "l'emergenza rifiuti", la Campania ha preso coscienza di aver cambiato volto. La terra napoletana - nell'immaginario collettivo una terra ricca di risorse e bellezze naturali - è oggi diventata una mappa dei nostri scarti, una visione del futuro e il prezzo del nostro sviluppo. La nostra percezione e il trattamento dei rifiuti si colloca in un buco nero della coscienza. I rifiuti spariscono ed entrano in un contenitore che lo nasconde. Ma i rifiuti non scompaiono e restano a testimoniare la densità dei nostri consumi e l'insostenibilità del nostro stile di vita. Gli scarti diventano sacchi, che uniti formano dei cumuli, che assemblandosi diventano montagne. Montagne che cambiano il paesaggio.
In Campania la crisi ha già cambiato insieme al paesaggio anche la politica italiana. Il commissariamento, la super-procura ai rifiuti e la militarizzazione dei siti di raccolta sono state misure temporanee che hanno affrontato la crisi acuta tamponandone i sintomi, allontanando però l'attenzione generale dal vero cuore del problema, una gestione sostenibile dei rifiuti solidi urbani. Queste misure sono diventate per molti un fine, più che un mezzo. La speranza di pilotare la crisi per risvegliare uno stile di consumo più consapevole in Campania si è consumata nell'attesa che ha portato la spazzatura fino alle finestre, fino a quando non è stato più possibile discutere. I rifiuti dovevano sparire, rientrare nel loro buco nero e mai più uscirvi.
A livello fotografico, ho avuto la necessità di utilizzare un linguaggio paesaggistico rigoroso, come il medio formato. Mi sono spostato in lungo e in largo per la Campania nell'arco di 300 km e nel tempo di qualche mese, ingegnandomi per superare le difficoltà di avere accesso ad alcuni luoghi, come l'interno del sito di Taverna del Re, spesso del tutto inaccessibili.
Antonio Zambardino
Nato a Roma nel 1981, Antonio Zambardino si diploma in Fotografia e Grafica all'Istituto Europeo di Design di Roma. Nel 2004 espone la mostra personale "Città manifesta" presso la galleria La Porta Blu Gallery. Il lavoro viene pubblicato da C:CUBE, rivista specializzata in approfondimenti sociologici, redatta da Nello Barile, ordinario di Sociologia. Nel 2005 lavora come volontario presso Neve Habeduim, Centro per la preservazione dell'eredità Beduina in Israele a Carmel City (Haifa); collabora con associazioni culturali a Betlemme, pubblicando foto su peacereporter.it. In seguito lavora come fotografo free lance a Roma. Nel 2006 in Azerbaijan realizza un progetto fotografico sulla condizione dei profughi azeri dispersi nel paese. Le fotografie vengono esposte nel maggio 2008 a Teheran, nella prima edizione della Biennale di Arte Iraniana. Tra l'ottobre 2007 e l'aprile 2008 si specializza in post-produzione fotografica presso Claudio Palmisano e Daniele Coralli lavorando nei laboratori romani 10Bphotography e Bottega dell'immagine. Nel maggio 2007 vince il premio "Archispi" (sez. Colore), istituito dalla Camera di Commercio di Treviso. Nell'inverno del 2007 inizia una lunga documentazione fotografica dell'ex ospedale Regina Elena, abitato da un gruppo molto vasto di militanti dei "movimenti per la casa e il diritto all'abitare". Il lavoro è pubblicato in parte da Panorama. Nella primavera 2008 inizia a seguire la crisi dei rifiuti di Napoli, pubblicando foto su Vanity Fair e L'Espresso. Vive e lavora tra Napoli e Roma.
16
gennaio 2009
Attenzione Talento Fotografico: Antonio Zambardino – Campania’s changing Face
Dal 16 al 25 gennaio 2009
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
Lun-sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
Vernissage
16 Gennaio 2009, ore 18,30
Autore