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Andrea Vendetti – Le diverse facce del terzo mondo
Mostra fotografica
Comunicato stampa
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"La prima parte di queste foto viene da una minuscola striscia di terra in mezzo ai laghi,il Malawi,che è stata per me l'Alba,della fotografia e non solo.
Laggiù ho avuto il privilegio di poter toccare con mano realmente il terzo mondo,e quanto questa definizione possa non influire minimamente la vita di quella gente:ed ecco allora che magicamente la fame si univa ai sorrisi,la povertà ai canti,l'abbandono alla fede,in ossimori per noi impossibili da capire e tuttavia ovvi per della gente che ha come miglior pregio la semplicità,quella vera,che ti fa capire cosa possa essere effettivamente il significato della vita,e quanto l'uomo moderno,con tutte le sue elugubrazioni,vi sia tremendamente lontano.
Tuttavia ritengo che questa sia semplicemente la parte più tristemente nota del terzo mondo:difatti la società globalizzata nella quale ci troviamo ogni giorno a vivere ha innescato un circolo vizioso inarrestabile,quello per il quale,azzerando le distanze, noi fortunati siamo in grado di vedere ciò che effettivamente significa l'Africa e la sua gente,ma che fa altresì in modo che coloro che sono costretti a vivere in condizioni umane disastrose solo perché nati nel posto sbagliato vanno a confrontarsi con modelli irraggiungibili quanto ipocriti di felice stabilità e con un desiderio di prosperità che arriva rimbalzando da ogni parte,nonostante esso sia quasi sempre vano.
E allora il terzo mondo,quello che sta a dieci metri da casa tua,con cui ti confronti talmente tanto spesso da non farci più caso,o che ti dimentichi che esista nonostante si trovi a pochi chilometri dal tuo paese,irrompe nella tua vita sotto forma di un jazzista che cerca di guadagnarsi da vivere nel centro di Barcellona,o di case adibite alla prostituzione di ragazze dalla pelle color dell'ebano,sbarcate nel continente con chissà quali speranze,o ancora negli occhi di un bambino della provincia rumena,bello e sorridente come solo chi conosce cosa significhi realmente la vita sa essere."
Laggiù ho avuto il privilegio di poter toccare con mano realmente il terzo mondo,e quanto questa definizione possa non influire minimamente la vita di quella gente:ed ecco allora che magicamente la fame si univa ai sorrisi,la povertà ai canti,l'abbandono alla fede,in ossimori per noi impossibili da capire e tuttavia ovvi per della gente che ha come miglior pregio la semplicità,quella vera,che ti fa capire cosa possa essere effettivamente il significato della vita,e quanto l'uomo moderno,con tutte le sue elugubrazioni,vi sia tremendamente lontano.
Tuttavia ritengo che questa sia semplicemente la parte più tristemente nota del terzo mondo:difatti la società globalizzata nella quale ci troviamo ogni giorno a vivere ha innescato un circolo vizioso inarrestabile,quello per il quale,azzerando le distanze, noi fortunati siamo in grado di vedere ciò che effettivamente significa l'Africa e la sua gente,ma che fa altresì in modo che coloro che sono costretti a vivere in condizioni umane disastrose solo perché nati nel posto sbagliato vanno a confrontarsi con modelli irraggiungibili quanto ipocriti di felice stabilità e con un desiderio di prosperità che arriva rimbalzando da ogni parte,nonostante esso sia quasi sempre vano.
E allora il terzo mondo,quello che sta a dieci metri da casa tua,con cui ti confronti talmente tanto spesso da non farci più caso,o che ti dimentichi che esista nonostante si trovi a pochi chilometri dal tuo paese,irrompe nella tua vita sotto forma di un jazzista che cerca di guadagnarsi da vivere nel centro di Barcellona,o di case adibite alla prostituzione di ragazze dalla pelle color dell'ebano,sbarcate nel continente con chissà quali speranze,o ancora negli occhi di un bambino della provincia rumena,bello e sorridente come solo chi conosce cosa significhi realmente la vita sa essere."
20
dicembre 2008
Andrea Vendetti – Le diverse facce del terzo mondo
Dal 20 dicembre 2008 al 10 gennaio 2009
fotografia
Location
CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA
Roma, Largo Dino Frisullo ang. Via Di Monte Testaccio, (Roma)
Roma, Largo Dino Frisullo ang. Via Di Monte Testaccio, (Roma)
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 17,30
Sito web
arteromaeventi.com
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