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Il Paesaggio Italiano – Acque di risaia architetture rurali. Geometrie del paesaggio
Fotografie in bianco e nero a colori accuratamente selezionate dalla collezione dell’A.F.I., con l’intento di proporre un itinerario visivo, fatto di mutevoli vedute, spesso suggestive per via della luce, riscoprendo il senso di una agire che coincide pienamente con lo stretto legame degli autori con il territorio rappresentato.
Comunicato stampa
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Comunicato Stampa
il Paesaggio Italiano
Terre, Paesi, Orizzonti
nelle immagini di 8 fotografi
Sguardi sul Parco Sud
Progetto dei fotografi di Click Art’s – catalogo in mostra
Acque di risaia e architetture rurali
Geometrie del paesaggio
L’Archivio Fotografico Italiano - A.F.I., con il patrocinio dell’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI CASTELLANZA, celebrano l'inizio del nuovo anno con tre esposizioni fotografiche sul paesaggio, nell’intento di stimolare spunti di riflessione e confronto, sia sotto il punto di vista estetico che dei contenuti.
Terre, Paesi, Orizzonti
nelle immagini di 8 fotografi
Una accurata selezione di autori e progetti, per rappresentare il Paesaggio Italiano attraverso stili, tecniche e interpretazioni differenti, che ci pongono davanti a scenari naturalistici, architettonici e storici davvero apprezzabili.
-MARIO VIDOR, affermato fotografo trevigiano, autore di innumerevoli libri di successo e cartelle foto-litografiche, gratificato con il Premio Bancarella, il Premio per la miglior fotografia Veneta, il Premio Carlo Goldoni, il Premio Territorio Odissea, dal 1982 realizza ricerche che spaziano dal paesaggio all’architettura, dal ritratto alla ricerca personale, e di mostre (oltre 190) esibite a livello internazionale, in prestigiose sedi istituzionali e museali, presenta una serie di immagini tratte dal suo ultimo libro, dal titolo: Roma le colonne dell’Impero”. Un viaggio nella storia attraverso un bianco e nero raffinato, che esalta la bellezza dei luoghi dell’antichità.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-DAVIDE GROSSI, giovane e impegnato fotografo parmense, presenta una serie di trittici frutto di un lavoro commissionatogli dal Festival dell’Architettura di Parma, dal titolo: SS9 Persone, Architetture, Territori in 75 Km di Via Emilia. Una campagna fotografica volta ad evidenziare due aspetti caratterizzanti del territorio: la strada della comunicazione, la strada della socializzazione. Scrive testi critici per la rivista Fotoit, ed è autore di mostre e alcune pubblicazioni sull’architettura.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-RENATO LUPARIA, proviene dal Monferrato, proponendo una serie di immagini dedicate alla sua terra nativa. Fotografie a colori riprese nelle diverse stagioni, che esaltano le caratteristiche ambientali e agresti del territorio, che ha mantenuto scenari naturalistici arcaici. Una natura che pare chiusa nella sua solare perfezione, percorsa dai continui mutamenti dei colori, che l’autore coglie con sapienza, plasmando le irripetibili atmosfere. Fotografo iscritto all’ordine dei giornalisti, predilige la fotografia di paesaggio. Ha pubblicato su importanti riviste di natura, realizzando diversi libri e progetti editoriali.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-INNOCENZO PERDETTI, noto fotografo bresciano, si è distinto nel panorama nazionale per le sue ricerche sul paesaggio, realizzate con pellicole b/n infrarosso. Una tecnica dalle grandi potenzialità espressive che l’autore sperimenta con risultati davvero sorprendenti. Ricercando un proprio stile e inesauribili possibilità creative, presenta immagini scattate a Gubbio, in diversi anni (essendo anche docente di un corso di fotografia infrared tenutosi nella città Umbra). La fantastica luce egubina, si trasforma nelle immagini di Pedretti in vedute incantate, con punte di intenso lirismo, che accende bagliori lontani legati all’epica stagione pittorialista. Una scala di chiaro-scuri che accentuano i valori emozionali ed espressivi, immutabili nelle attente composizioni.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-ERMINIO ANNUNZI, Luoghi del ricordo. Il paesaggio italiano è costellato, al lato delle strade, di innumerevoli “segni di presenza”: piccoli simboli, che testimoniano un dolore una scomparsa.
Le nostre strade sono diventate un luogo dove moltissimi lasciano una piccola testimonianza del proprio dolore, un segno tangibile, che consenta loro di mantenere un contatto, anche se mistico, con le persone diventate ormai un ricordo. E contemporaneamente, il paesaggio si trasforma, diventa un luogo, un silenzioso testimone delle umane tragedie. Il lavoro di Erminio Annunzi, grazie alla sua delicatezza e profondità ha ricevuto la menzione d’onore al concorso fotografico, per fotografi professionisti organizzato dalla TAU VISUAL.
Erminio Annunzi è docente presso l'Istituto Italiano di Fotografia e cura workshop per Canon Academy, dopo essere stato per anni il punto di riferimento del Demo e Training Center e della Galleria Fotografica di Agfa.
Ha collaborato, come fotografo free lance con le agenzie Daily Press e Associated Press, e pubblicato su Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Bell'Italia, Geo, Zoom, Progresso Fotografico ecc.
Numerose sono le mostre personali e collettive svolte in Italia e all’estero; attualmente sue immagini fanno parte di collezioni private. Oggi, parallelamente all'attività didattica, accosta quella di giornalista e consulente senza mai trascurare la fotografia di reportage, paesaggio e natura.
Da sempre fa sua una frase di Minor White: non cerco le cose per quello che sono, bensì per quello che possono essere.
-VITTORIO PIGAZZINI, sceglie tra i vari lavori una serie di fotografie scattate nelle Terre di Siena, da cui affiorano tracce che rivelano storie e memorie, i segni la sciati sulla terra dalla natura e dall’uomo. Immagini in b/n che rivelano uno stile ancorato alle forme naturali, alle atmosfere, alle luci, ai dettagli.
Osservando le immagini, viene alla luce il suo legame con l’arte, rintracciando richiami che coniugano narrazione e interpretazione personale.
Nato nel 1929 a Monza, stimato interprete della natura e di paesaggi agresti, ha iniziato l’attività di fotografo professionista nel 1975, come giornalista indipendente, occupandosi prevalentemente di natura, ecologia, parchi nazionali e aree protette. Per anni ha fotografato anche opere d’arte e artisti, collaborando con varie gallerie d’arte di Milano, tenendo una rubrica fissa di critica fotografica sulla rivista “Arte”. Ha fornito articoli e immagini alle più importanti riviste di fotografia e natura. Sue immagini in bianco e nero fanno parte di collezioni private e pubbliche, come la Bibliothèque Nationale de France a Parigi e l’A.F.I.
Ha tradotto libri sulla natura e la fotografia dal francese e dall’inglese e ha pubblicato 6 libri fotografici.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-LUCIANO MONTI, veneto di Este, propone una selezione di fotografie tratte dal suo libro “paesaggio italiano”, che gli è valso l’assegnazione del titolo Hasselblad Master.
Una serie di immagini che fondono interpretazione artistica e forza poetica, indagando i luoghi dal nord al sud Italia, dalle Dolomiti alla Sardegna, evitando i luoghi comuni, le città d’arte e la presenza umana.
L’idea di fondo è quella di rivisitare il nostro paese con l’occhio e lo stile dei fotografi americani del south west come Adams e Weston, applicando la tecnica del sistema zonale.
Immagini di grande fascino in b/n, stampate dall’autore su prestigiose carte fine art.
Professionista raffinato, e autore di diversi libri in b/n di grande fascino e successo, particolarmente apprezzati dalla critica, è entrato a pieno titolo in prestigiose collezioni e musei in Europa e USA, ricevendo importanti premi internazionali.
-LUCIANO MONTEMURRO, estrae da un più ampio lavoro sulla Murgia, e dal relativo libro, una serie di fotografie in b/n, per rappresentare un territorio poco conosciuto. Cieli, spazi, colori, masserie da campo e per pecore (jazzi), bestie, volti di pastori e agricoltori. Una lettura inedita del territorio, sviluppatasi in oltre un decenni, lontana dalla retorica compiaciuta e nostalgica del mondo agreste, priva di effetti romantici.
Luciano Montemurro, ha esposto in diversi spazi di prestigio in Italia a partire dal 1984. Ha realizzato 8 libri fotografici, ed è stato pubblicato sulle maggiori riviste italiane di fotografia con alcuni portfolio.
Sguardi sul Parco Sud
Immagini per un archivio del territorio
mostra fotografica e libro a cura di Click Art’s
Grazie all’impegno di validi fotografi a cui è stato commissionato il compito di raccontare visivamente il territorio, appartenenti all’associazione Click Art’ Fotografia, e studiando itinerari capaci di far emergere le peculiarità del luogo, si è conclusa un’ampia e articolata ricerca dedicata al Parco Agricolo Sud Milano, alla scoperta di un territorio ricco di affascinanti prospettive, di realtà rurali e di attività umane che meritano di essere vissute e divulgate, attraverso la fotografia d’autore.
Circa 100 le fotografie selezionate da una commissione di esperti, che compongono una mostra fotografica itinerante e un libro, che andrà ad arricchire la collana editoriale Sguardi d’Autore dell’AFI. Sguardi che rivelano scelte stilistiche personali, dando forma ad un percorso visivo capace di esprimere il giusto equilibrio tra documento, ricerca e bellezza.
Il Parco Agricolo Sud Milano rappresenta una risorsa culturale e ambientale di notevole importanza, che intreccia, in un’esperienza forse unica a livello europeo, motivi di salvaguardia e tutele del territorio, con la difesa di una funzione economica, come quella agricola, che ha segnato la storia dello sviluppo economico di quest’area. Ci troviamo infatti in un territorio, che già a partire dal Medio Evo, ha visto l’uomo operare modificandone la qualità del paesaggio. “Un paesaggio Costruito”, lo definiva il Cattaneo, a cominciare dalle opere idrauliche e dall’utilizzo della risorsa acqua, di cui è ricca questa provincia.
Vi si trovano edifici di valore architettonico e storico distribuiti in angoli poco conosciuti del territorio. Case e palazzi, testimonianze del modo di lavorare e vivere della civiltà contadina, appaiono nel silenzio della campagna, attorniati da un reticolo di strade rurali, alzaie dei navigli, percorsi ciclabili, rogge, canali, chiuse e fontanili.
Tredici gli autori delle immagini: Fiorenzo Pellegatta, Roberto Bosio, Davide Bendoni, Barbara Nassi, Ezio Rovellini, Sandro Maffei, Alessandra Milani, Renzo Giudici, Andrea Valsecchi, Andrea Franzosi, Tiziano Gilardoni, Andrea Burruto, Claudio Argentiero.
Tutte le immagini fanno parte della collezione A.F.I.
LA MOSTRA È PATROCINATA DAL COMUNE DI CASTELLANZA (VA) - DALLA REGIONE LOMBARDIA – SETTORE AGRICOLTURA E DALL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MILANO
Acque di risaia architetture rurali
Geometrie del paesaggio
fotografie di:
Claudio Argentiero, Umberto Armiraglio, Fiorenzo Pellegatta, Roberto Bosio
L’esistenza di una “civiltà del riso” che ha connotato in modo determinante i territori delle province di Vercelli e Novara, ai quali le immagini si riferiscono, ha stimolato una continua ricerca sul concetto di risaia, condotta in diversi anni dagli autori in mostra. Un progetto di documentazione degli aspetti paesaggistici, alla scoperta di architetture rurali e ambienti caratteristici, di grande fascino. Un territorio modellato dall’uomo e trasformato in una sterminata piana di rettangoli d’acqua, frutto di un lavoro di cinque secoli, e di fatiche, epiche lotte di braccianti e di mondine. Fotografie in bianco e nero a colori accuratamente selezionate dalla collezione dell’A.F.I., con l’intento di proporre un itinerario visivo, fatto di mutevoli vedute, spesso suggestive per via della luce, riscoprendo il senso di una agire che coincide pienamente con lo stretto legame degli autori con il territorio rappresentato.
Venerdi 23 gennaio 2009 – ore 22
Audiovisivi Fotografici
Davide Niglia: “Quando fu il giorno della Calabria”
DAVIDE NIGLIA
Nasce a Varese nel 1980, consegue nel 1999 la maturità presso il Liceo Artistico della stessa città.
Da sempre appassionato di arte - pittura e scultura in primo luogo - si avvicina adolescente alla fotografia,
imparando da subito le basi per lo sviluppo in camera oscura, che utilizza a tutt'oggi.
Partecipa da alcuni anni a concorsi nazionali, alternando tecniche nuove a metodi tradizionali,
preferendo alla fredda rappresentazione la più suggestiva trasmissione delle emozioni.
Predilige foto paesaggistiche e reportage di viaggio; recenti esperienze lo hanno spinto ad intraprendere
il linguaggio degli Audiovisivi Fotografici.
E' attualmente studente in Architettura, presso il Politecnico di Milano - Bovisa.
“Quando fu il giorno della Calabria…” durata 11’30’’
L'audiovisivo trae ispirazione da una poesia di un autore Calabrese: Leonida Repaci.
Vengono affrescati angoli della Calabria, la "creatura prediletta" da Dio al momento della creazione.
Come tasselli di una vasto quadro di insieme, le immagini sono notazioni varie di carattere storico,
artistico, culturale e antropico.
Una regione contro la quale il Diavolo - invidioso della predilizione divina - ha voluto scagliare tutta
la sua rabbia concretizzandola in umiliazione, privazioni e calamità.
Enrico Chiaravalli. “ 46° latitudine nord”
“Nel silenzio di una gelida mattina d’inverno”
ENRICO CHIARAVALLI
Residente a Bodio Lomnago (Va). Fotografo naturalista la cui attenzione è rivolta prevalentemente
all’ambiente nei suoi aspetti estetici e naturalistici.
Autore di mostre fotografiche e audiovisivi, ha presentato i suoi lavori alle più importanti rassegne
nazionali ed internazionali e con associazioni ambientaliste, ottenendo premi ed apprezzamenti in
concorsi e festival della fotografia.
Suoi servizi fotografici sono stati pubblicati su riviste specializzate come “Oasis”, “Ali Natura” e alcune
sue immagini sono state utilizzate per pubblicazioni di divulgazione naturalistica.
Le proiezioni.
Un mondo remoto, silenzioso, freddo, dominato da ghiacci e da scarne vestigia vegetali irrigidite
dal gelo invernale.
La voce rabbiosa del vento polare, un canto struggente e il suono profondo del sax accentuano
l’intensità delle atmosfere, ora cupe, ora animate da lame di luce, esaltando il senso di spazialità
e di solitudine di questo ambiente.
il Paesaggio Italiano
Terre, Paesi, Orizzonti
nelle immagini di 8 fotografi
Sguardi sul Parco Sud
Progetto dei fotografi di Click Art’s – catalogo in mostra
Acque di risaia e architetture rurali
Geometrie del paesaggio
L’Archivio Fotografico Italiano - A.F.I., con il patrocinio dell’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI CASTELLANZA, celebrano l'inizio del nuovo anno con tre esposizioni fotografiche sul paesaggio, nell’intento di stimolare spunti di riflessione e confronto, sia sotto il punto di vista estetico che dei contenuti.
Terre, Paesi, Orizzonti
nelle immagini di 8 fotografi
Una accurata selezione di autori e progetti, per rappresentare il Paesaggio Italiano attraverso stili, tecniche e interpretazioni differenti, che ci pongono davanti a scenari naturalistici, architettonici e storici davvero apprezzabili.
-MARIO VIDOR, affermato fotografo trevigiano, autore di innumerevoli libri di successo e cartelle foto-litografiche, gratificato con il Premio Bancarella, il Premio per la miglior fotografia Veneta, il Premio Carlo Goldoni, il Premio Territorio Odissea, dal 1982 realizza ricerche che spaziano dal paesaggio all’architettura, dal ritratto alla ricerca personale, e di mostre (oltre 190) esibite a livello internazionale, in prestigiose sedi istituzionali e museali, presenta una serie di immagini tratte dal suo ultimo libro, dal titolo: Roma le colonne dell’Impero”. Un viaggio nella storia attraverso un bianco e nero raffinato, che esalta la bellezza dei luoghi dell’antichità.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-DAVIDE GROSSI, giovane e impegnato fotografo parmense, presenta una serie di trittici frutto di un lavoro commissionatogli dal Festival dell’Architettura di Parma, dal titolo: SS9 Persone, Architetture, Territori in 75 Km di Via Emilia. Una campagna fotografica volta ad evidenziare due aspetti caratterizzanti del territorio: la strada della comunicazione, la strada della socializzazione. Scrive testi critici per la rivista Fotoit, ed è autore di mostre e alcune pubblicazioni sull’architettura.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-RENATO LUPARIA, proviene dal Monferrato, proponendo una serie di immagini dedicate alla sua terra nativa. Fotografie a colori riprese nelle diverse stagioni, che esaltano le caratteristiche ambientali e agresti del territorio, che ha mantenuto scenari naturalistici arcaici. Una natura che pare chiusa nella sua solare perfezione, percorsa dai continui mutamenti dei colori, che l’autore coglie con sapienza, plasmando le irripetibili atmosfere. Fotografo iscritto all’ordine dei giornalisti, predilige la fotografia di paesaggio. Ha pubblicato su importanti riviste di natura, realizzando diversi libri e progetti editoriali.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-INNOCENZO PERDETTI, noto fotografo bresciano, si è distinto nel panorama nazionale per le sue ricerche sul paesaggio, realizzate con pellicole b/n infrarosso. Una tecnica dalle grandi potenzialità espressive che l’autore sperimenta con risultati davvero sorprendenti. Ricercando un proprio stile e inesauribili possibilità creative, presenta immagini scattate a Gubbio, in diversi anni (essendo anche docente di un corso di fotografia infrared tenutosi nella città Umbra). La fantastica luce egubina, si trasforma nelle immagini di Pedretti in vedute incantate, con punte di intenso lirismo, che accende bagliori lontani legati all’epica stagione pittorialista. Una scala di chiaro-scuri che accentuano i valori emozionali ed espressivi, immutabili nelle attente composizioni.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-ERMINIO ANNUNZI, Luoghi del ricordo. Il paesaggio italiano è costellato, al lato delle strade, di innumerevoli “segni di presenza”: piccoli simboli, che testimoniano un dolore una scomparsa.
Le nostre strade sono diventate un luogo dove moltissimi lasciano una piccola testimonianza del proprio dolore, un segno tangibile, che consenta loro di mantenere un contatto, anche se mistico, con le persone diventate ormai un ricordo. E contemporaneamente, il paesaggio si trasforma, diventa un luogo, un silenzioso testimone delle umane tragedie. Il lavoro di Erminio Annunzi, grazie alla sua delicatezza e profondità ha ricevuto la menzione d’onore al concorso fotografico, per fotografi professionisti organizzato dalla TAU VISUAL.
Erminio Annunzi è docente presso l'Istituto Italiano di Fotografia e cura workshop per Canon Academy, dopo essere stato per anni il punto di riferimento del Demo e Training Center e della Galleria Fotografica di Agfa.
Ha collaborato, come fotografo free lance con le agenzie Daily Press e Associated Press, e pubblicato su Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Bell'Italia, Geo, Zoom, Progresso Fotografico ecc.
Numerose sono le mostre personali e collettive svolte in Italia e all’estero; attualmente sue immagini fanno parte di collezioni private. Oggi, parallelamente all'attività didattica, accosta quella di giornalista e consulente senza mai trascurare la fotografia di reportage, paesaggio e natura.
Da sempre fa sua una frase di Minor White: non cerco le cose per quello che sono, bensì per quello che possono essere.
-VITTORIO PIGAZZINI, sceglie tra i vari lavori una serie di fotografie scattate nelle Terre di Siena, da cui affiorano tracce che rivelano storie e memorie, i segni la sciati sulla terra dalla natura e dall’uomo. Immagini in b/n che rivelano uno stile ancorato alle forme naturali, alle atmosfere, alle luci, ai dettagli.
Osservando le immagini, viene alla luce il suo legame con l’arte, rintracciando richiami che coniugano narrazione e interpretazione personale.
Nato nel 1929 a Monza, stimato interprete della natura e di paesaggi agresti, ha iniziato l’attività di fotografo professionista nel 1975, come giornalista indipendente, occupandosi prevalentemente di natura, ecologia, parchi nazionali e aree protette. Per anni ha fotografato anche opere d’arte e artisti, collaborando con varie gallerie d’arte di Milano, tenendo una rubrica fissa di critica fotografica sulla rivista “Arte”. Ha fornito articoli e immagini alle più importanti riviste di fotografia e natura. Sue immagini in bianco e nero fanno parte di collezioni private e pubbliche, come la Bibliothèque Nationale de France a Parigi e l’A.F.I.
Ha tradotto libri sulla natura e la fotografia dal francese e dall’inglese e ha pubblicato 6 libri fotografici.
Sue immagini fanno parte della collezione A.F.I.
-LUCIANO MONTI, veneto di Este, propone una selezione di fotografie tratte dal suo libro “paesaggio italiano”, che gli è valso l’assegnazione del titolo Hasselblad Master.
Una serie di immagini che fondono interpretazione artistica e forza poetica, indagando i luoghi dal nord al sud Italia, dalle Dolomiti alla Sardegna, evitando i luoghi comuni, le città d’arte e la presenza umana.
L’idea di fondo è quella di rivisitare il nostro paese con l’occhio e lo stile dei fotografi americani del south west come Adams e Weston, applicando la tecnica del sistema zonale.
Immagini di grande fascino in b/n, stampate dall’autore su prestigiose carte fine art.
Professionista raffinato, e autore di diversi libri in b/n di grande fascino e successo, particolarmente apprezzati dalla critica, è entrato a pieno titolo in prestigiose collezioni e musei in Europa e USA, ricevendo importanti premi internazionali.
-LUCIANO MONTEMURRO, estrae da un più ampio lavoro sulla Murgia, e dal relativo libro, una serie di fotografie in b/n, per rappresentare un territorio poco conosciuto. Cieli, spazi, colori, masserie da campo e per pecore (jazzi), bestie, volti di pastori e agricoltori. Una lettura inedita del territorio, sviluppatasi in oltre un decenni, lontana dalla retorica compiaciuta e nostalgica del mondo agreste, priva di effetti romantici.
Luciano Montemurro, ha esposto in diversi spazi di prestigio in Italia a partire dal 1984. Ha realizzato 8 libri fotografici, ed è stato pubblicato sulle maggiori riviste italiane di fotografia con alcuni portfolio.
Sguardi sul Parco Sud
Immagini per un archivio del territorio
mostra fotografica e libro a cura di Click Art’s
Grazie all’impegno di validi fotografi a cui è stato commissionato il compito di raccontare visivamente il territorio, appartenenti all’associazione Click Art’ Fotografia, e studiando itinerari capaci di far emergere le peculiarità del luogo, si è conclusa un’ampia e articolata ricerca dedicata al Parco Agricolo Sud Milano, alla scoperta di un territorio ricco di affascinanti prospettive, di realtà rurali e di attività umane che meritano di essere vissute e divulgate, attraverso la fotografia d’autore.
Circa 100 le fotografie selezionate da una commissione di esperti, che compongono una mostra fotografica itinerante e un libro, che andrà ad arricchire la collana editoriale Sguardi d’Autore dell’AFI. Sguardi che rivelano scelte stilistiche personali, dando forma ad un percorso visivo capace di esprimere il giusto equilibrio tra documento, ricerca e bellezza.
Il Parco Agricolo Sud Milano rappresenta una risorsa culturale e ambientale di notevole importanza, che intreccia, in un’esperienza forse unica a livello europeo, motivi di salvaguardia e tutele del territorio, con la difesa di una funzione economica, come quella agricola, che ha segnato la storia dello sviluppo economico di quest’area. Ci troviamo infatti in un territorio, che già a partire dal Medio Evo, ha visto l’uomo operare modificandone la qualità del paesaggio. “Un paesaggio Costruito”, lo definiva il Cattaneo, a cominciare dalle opere idrauliche e dall’utilizzo della risorsa acqua, di cui è ricca questa provincia.
Vi si trovano edifici di valore architettonico e storico distribuiti in angoli poco conosciuti del territorio. Case e palazzi, testimonianze del modo di lavorare e vivere della civiltà contadina, appaiono nel silenzio della campagna, attorniati da un reticolo di strade rurali, alzaie dei navigli, percorsi ciclabili, rogge, canali, chiuse e fontanili.
Tredici gli autori delle immagini: Fiorenzo Pellegatta, Roberto Bosio, Davide Bendoni, Barbara Nassi, Ezio Rovellini, Sandro Maffei, Alessandra Milani, Renzo Giudici, Andrea Valsecchi, Andrea Franzosi, Tiziano Gilardoni, Andrea Burruto, Claudio Argentiero.
Tutte le immagini fanno parte della collezione A.F.I.
LA MOSTRA È PATROCINATA DAL COMUNE DI CASTELLANZA (VA) - DALLA REGIONE LOMBARDIA – SETTORE AGRICOLTURA E DALL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MILANO
Acque di risaia architetture rurali
Geometrie del paesaggio
fotografie di:
Claudio Argentiero, Umberto Armiraglio, Fiorenzo Pellegatta, Roberto Bosio
L’esistenza di una “civiltà del riso” che ha connotato in modo determinante i territori delle province di Vercelli e Novara, ai quali le immagini si riferiscono, ha stimolato una continua ricerca sul concetto di risaia, condotta in diversi anni dagli autori in mostra. Un progetto di documentazione degli aspetti paesaggistici, alla scoperta di architetture rurali e ambienti caratteristici, di grande fascino. Un territorio modellato dall’uomo e trasformato in una sterminata piana di rettangoli d’acqua, frutto di un lavoro di cinque secoli, e di fatiche, epiche lotte di braccianti e di mondine. Fotografie in bianco e nero a colori accuratamente selezionate dalla collezione dell’A.F.I., con l’intento di proporre un itinerario visivo, fatto di mutevoli vedute, spesso suggestive per via della luce, riscoprendo il senso di una agire che coincide pienamente con lo stretto legame degli autori con il territorio rappresentato.
Venerdi 23 gennaio 2009 – ore 22
Audiovisivi Fotografici
Davide Niglia: “Quando fu il giorno della Calabria”
DAVIDE NIGLIA
Nasce a Varese nel 1980, consegue nel 1999 la maturità presso il Liceo Artistico della stessa città.
Da sempre appassionato di arte - pittura e scultura in primo luogo - si avvicina adolescente alla fotografia,
imparando da subito le basi per lo sviluppo in camera oscura, che utilizza a tutt'oggi.
Partecipa da alcuni anni a concorsi nazionali, alternando tecniche nuove a metodi tradizionali,
preferendo alla fredda rappresentazione la più suggestiva trasmissione delle emozioni.
Predilige foto paesaggistiche e reportage di viaggio; recenti esperienze lo hanno spinto ad intraprendere
il linguaggio degli Audiovisivi Fotografici.
E' attualmente studente in Architettura, presso il Politecnico di Milano - Bovisa.
“Quando fu il giorno della Calabria…” durata 11’30’’
L'audiovisivo trae ispirazione da una poesia di un autore Calabrese: Leonida Repaci.
Vengono affrescati angoli della Calabria, la "creatura prediletta" da Dio al momento della creazione.
Come tasselli di una vasto quadro di insieme, le immagini sono notazioni varie di carattere storico,
artistico, culturale e antropico.
Una regione contro la quale il Diavolo - invidioso della predilizione divina - ha voluto scagliare tutta
la sua rabbia concretizzandola in umiliazione, privazioni e calamità.
Enrico Chiaravalli. “ 46° latitudine nord”
“Nel silenzio di una gelida mattina d’inverno”
ENRICO CHIARAVALLI
Residente a Bodio Lomnago (Va). Fotografo naturalista la cui attenzione è rivolta prevalentemente
all’ambiente nei suoi aspetti estetici e naturalistici.
Autore di mostre fotografiche e audiovisivi, ha presentato i suoi lavori alle più importanti rassegne
nazionali ed internazionali e con associazioni ambientaliste, ottenendo premi ed apprezzamenti in
concorsi e festival della fotografia.
Suoi servizi fotografici sono stati pubblicati su riviste specializzate come “Oasis”, “Ali Natura” e alcune
sue immagini sono state utilizzate per pubblicazioni di divulgazione naturalistica.
Le proiezioni.
Un mondo remoto, silenzioso, freddo, dominato da ghiacci e da scarne vestigia vegetali irrigidite
dal gelo invernale.
La voce rabbiosa del vento polare, un canto struggente e il suono profondo del sax accentuano
l’intensità delle atmosfere, ora cupe, ora animate da lame di luce, esaltando il senso di spazialità
e di solitudine di questo ambiente.
23
gennaio 2009
Il Paesaggio Italiano – Acque di risaia architetture rurali. Geometrie del paesaggio
Dal 23 gennaio all'otto febbraio 2009
fotografia
Location
VILLA POMINI
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Castellanza, Via Don Luigi Testori, 14, (Varese)
Orario di apertura
venerdi 16-19 / sabato 15-19 / domenica 10-12/15-19
Vernissage
23 Gennaio 2009, ore 21,15 e ore 22 proiezione di audiovisivi fotografici di Enrico Chiaravalli e Davide Niglia
Sito web
www. archiviofotografico.org
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