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Novella Parigini – Un mito preannunciato
Un omaggio alla figura di Novella P., anima dei salotti dell’arte romana degli anni ’50-’60. Memorie di una pittrice unica, che ha saputo miscelare l’esistenzialismo francese con l’edonismo audace, gli ideali del femminismo con gli stilemi del surrealismo, anticipando per molti versi la pop art.
Comunicato stampa
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Il mito di Novella Parigini (1921-1993) illumina Mantova e fa rivivere i sogni della Dolce Vita. Dopo il successo della mostra allestita negli scorsi mesi nella galleria “Il mondo dell’arte” di via Margutta a Roma, la galleria Errepi Arte di Mantova accoglie negli spazi di via Accademia un omaggio alla straordinaria figura di Novella Parigini, anima e protagonista assoluta dei salotti dell’arte romana degli anni Cinquanta – Sessanta. La storica Via Margutta, dove l’artista aveva il suo studio, è stata infatti il palcoscenico dove ha agito la Parigini, sempre al centro della cronaca artistica e mondana.
La mostra è dedicato a un ciclo di una decina di dipinti che riassume l’universo di Novella: le procaci figure femminili con grandi occhi felini e labbra carnose, i gatti-alter ego della donna, i paesaggi sognanti dalla natura lussureggiante ma anche le dolcissime Madonne velate e uno straordinario quanto drammatico Cristo.
Sono questi i protagonisti inconfondibili di una pittrice unica, che ha saputo miscelare l’esistenzialismo francese con l’edonismo audace, gli ideali del femminismo con gli stilemi del surrealismo, anticipando per molti versi la pop art.
Durante la mostra sarà proiettato un rarissimo video-documentario nel quale la Parigini si racconta mentre l’allestimento presenterà un ricchissimo apparato fotografico con le copertine delle riviste internazionali che l’hanno vista protagonista.
Accompagna l’evento una brochure con foto d’epoca e un testo critico di Paola Artoni.
Novella Parigini è nata a Chiusi (Siena) il 29 aprile 1921 e già la sua nascita, avvenuta nel contesto dell’aristocrazia senese, è all’insegna dell’eccezionalità poiché il nome le viene assegnato da Gabriele D’Annunzio. Lo stesso vate invia alla madre di Novella, Emilia, una delle prime stesure de “La pioggia nel pineto” e fa riferimento al regalo di un talismano “infallibile” (la riproduzione di questi documenti sarà consultabile durante la mostra). La formazione di Novella avviene all’insegna della bellezza e trova la sua espressione negli anni francesi, quando frequenta l'Accademia delle Beaux Arts di Parigi. Qui viene a contatto con l’esistenzialismo e il suo stile anticonformista la impone all’attenzione della vita mondana. Non condivide tuttavia l’aspetto ideologico del movimento (incarnato da Jean-Paul Sartre) ma interpreta questa filosofia nel segno della libertà da ogni legame politico e sentimentale. Si avvicina anche al surrealismo e rispetto alle teorie sull’inconscio di André Breton, si sente più vicina all’amico Salvador Dalì e all’interpretazione di un pensiero libero. Quello stesso pensiero che la farà diventare la protagonista indiscussa dell’arte romana, signora della “Dolce Vita” celebrata da Fellini. Via Margutta, la via degli studi degli artisti, è il cuore pulsante della capitale e dallo studio di Novella passano le personalità dell’arte e del cinema di tutto il mondo. Nel 1954 è a New York dove allestisce grandi mostre recensite dai più importanti rotocalchi americani. Novella Parigini ha esposto in tutto il mondo e le sue opere figurano nelle migliori collezioni e musei del mondo mentre le poste francesi le hanno dedicato un francobollo. Importanti i suoi dipinti a carattere sacro. Tra questi si ricorda un “Cristo” dipinto nel 1962, destinato a una chiesa nel Texas e commissionato dal Presidente Kennedy. Novella Parigini è scomparsa a Roma il 30 settembre 1993.
La mostra è dedicato a un ciclo di una decina di dipinti che riassume l’universo di Novella: le procaci figure femminili con grandi occhi felini e labbra carnose, i gatti-alter ego della donna, i paesaggi sognanti dalla natura lussureggiante ma anche le dolcissime Madonne velate e uno straordinario quanto drammatico Cristo.
Sono questi i protagonisti inconfondibili di una pittrice unica, che ha saputo miscelare l’esistenzialismo francese con l’edonismo audace, gli ideali del femminismo con gli stilemi del surrealismo, anticipando per molti versi la pop art.
Durante la mostra sarà proiettato un rarissimo video-documentario nel quale la Parigini si racconta mentre l’allestimento presenterà un ricchissimo apparato fotografico con le copertine delle riviste internazionali che l’hanno vista protagonista.
Accompagna l’evento una brochure con foto d’epoca e un testo critico di Paola Artoni.
Novella Parigini è nata a Chiusi (Siena) il 29 aprile 1921 e già la sua nascita, avvenuta nel contesto dell’aristocrazia senese, è all’insegna dell’eccezionalità poiché il nome le viene assegnato da Gabriele D’Annunzio. Lo stesso vate invia alla madre di Novella, Emilia, una delle prime stesure de “La pioggia nel pineto” e fa riferimento al regalo di un talismano “infallibile” (la riproduzione di questi documenti sarà consultabile durante la mostra). La formazione di Novella avviene all’insegna della bellezza e trova la sua espressione negli anni francesi, quando frequenta l'Accademia delle Beaux Arts di Parigi. Qui viene a contatto con l’esistenzialismo e il suo stile anticonformista la impone all’attenzione della vita mondana. Non condivide tuttavia l’aspetto ideologico del movimento (incarnato da Jean-Paul Sartre) ma interpreta questa filosofia nel segno della libertà da ogni legame politico e sentimentale. Si avvicina anche al surrealismo e rispetto alle teorie sull’inconscio di André Breton, si sente più vicina all’amico Salvador Dalì e all’interpretazione di un pensiero libero. Quello stesso pensiero che la farà diventare la protagonista indiscussa dell’arte romana, signora della “Dolce Vita” celebrata da Fellini. Via Margutta, la via degli studi degli artisti, è il cuore pulsante della capitale e dallo studio di Novella passano le personalità dell’arte e del cinema di tutto il mondo. Nel 1954 è a New York dove allestisce grandi mostre recensite dai più importanti rotocalchi americani. Novella Parigini ha esposto in tutto il mondo e le sue opere figurano nelle migliori collezioni e musei del mondo mentre le poste francesi le hanno dedicato un francobollo. Importanti i suoi dipinti a carattere sacro. Tra questi si ricorda un “Cristo” dipinto nel 1962, destinato a una chiesa nel Texas e commissionato dal Presidente Kennedy. Novella Parigini è scomparsa a Roma il 30 settembre 1993.
10
gennaio 2009
Novella Parigini – Un mito preannunciato
Dal 10 gennaio all'otto febbraio 2009
arte contemporanea
Location
ERREPI ARTE
Mantova, Via Dell'accademia, 17, (Mantova)
Mantova, Via Dell'accademia, 17, (Mantova)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30
sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00
e su appuntamento: cel. 347-2638068
Vernissage
10 Gennaio 2009, Ore 17.00
Autore
Curatore