Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alex Dorici – Esposizione
Una peculiarità di Dorici sta nelle grandi installazioni modulari, realizzate di norma con scatole di cartone, montate l’una vicino all’altra, per esempio per coprire pareti e soffitto degli spazi espositivi. Ogni modulo è già un’opera a se stante; naturalmente il dialogo nello spazio tra vari di essi permette di determinare nuove forme e traiettorie del segno e del colore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alex Dorici – 29enne residente nel luganese, di origine italiana e
portoghese – è un artista particolarmente attivo anche nell'immaginare
e creare spazi fruibili ad altri giovani artisti per la loro attività
espositiva.
Fin dal '99, infatti, gestisce Artelier, spazio aperto a
collaborazioni ed operante nell'underground ticinese, dall'anno scorso
in nuova sede, casualmente proprio sotterranea.
In accademia e fuori Dorici ha ricevuto una formazione prevalente in
pittura e incisione, dove ha sperimentato l'uso del rame nella stampa
a colori.
Anche nella pittura su tela egli impiega tecniche particolari, in
particolare l'uso delle bombolette spray.
Pur non essendo mai stato un graffitista, proprio tale scelta rende i
suoi quadri apparentemente vicini alla street art. In realtà essi
traggono origine da un lato dall'espressionismo, ma soprattutto
dall'astrattismo geometrico e dall'optical, reso in forme semplificate
e sintetiche.
Naturalmente questo medium lo costringe ad usare colori puri, con
contrasti anche volutamente stridenti. Ma di norma la tavolozza
cromatica è calda, mediterranea.
Interessanti sono anche i suoi lavori su tonalità di grigio, come
anche le incisioni in bianco e nero, ben inserite nei binari classici
di questa tecnica artistica.
Ma una peculiarità di Dorici sta nelle grandi installazioni modulari,
realizzate di norma con scatole di cartone, montate l'una vicino
all'altra, per esempio per coprire pareti e soffitto degli spazi
espositivi. Ogni modulo è già un'opera a se stante; naturalmente il
dialogo nello spazio tra vari di essi permette di determinare nuove
forme e traiettorie del segno e del colore.
Dunque un lavoro di tipo installatorio che però – a differenza del
consueto – è suddividibile in modo fruibile anche dal piccolo
collezionista, ed anche un curioso crossing point tra pittura,
graffitismo – questi infatti possono apparire "muri di cartone" – e
architettura.
Il più grande di questi lavori Dorici l'ha realizzato lo scorso anno
con 1140 moduli, ma ha presentato un lavoro simile – ma open air –
anche a Malakoff, nell'area parigina dove ha sovente operato in
atelier ed esposizioni.
portoghese – è un artista particolarmente attivo anche nell'immaginare
e creare spazi fruibili ad altri giovani artisti per la loro attività
espositiva.
Fin dal '99, infatti, gestisce Artelier, spazio aperto a
collaborazioni ed operante nell'underground ticinese, dall'anno scorso
in nuova sede, casualmente proprio sotterranea.
In accademia e fuori Dorici ha ricevuto una formazione prevalente in
pittura e incisione, dove ha sperimentato l'uso del rame nella stampa
a colori.
Anche nella pittura su tela egli impiega tecniche particolari, in
particolare l'uso delle bombolette spray.
Pur non essendo mai stato un graffitista, proprio tale scelta rende i
suoi quadri apparentemente vicini alla street art. In realtà essi
traggono origine da un lato dall'espressionismo, ma soprattutto
dall'astrattismo geometrico e dall'optical, reso in forme semplificate
e sintetiche.
Naturalmente questo medium lo costringe ad usare colori puri, con
contrasti anche volutamente stridenti. Ma di norma la tavolozza
cromatica è calda, mediterranea.
Interessanti sono anche i suoi lavori su tonalità di grigio, come
anche le incisioni in bianco e nero, ben inserite nei binari classici
di questa tecnica artistica.
Ma una peculiarità di Dorici sta nelle grandi installazioni modulari,
realizzate di norma con scatole di cartone, montate l'una vicino
all'altra, per esempio per coprire pareti e soffitto degli spazi
espositivi. Ogni modulo è già un'opera a se stante; naturalmente il
dialogo nello spazio tra vari di essi permette di determinare nuove
forme e traiettorie del segno e del colore.
Dunque un lavoro di tipo installatorio che però – a differenza del
consueto – è suddividibile in modo fruibile anche dal piccolo
collezionista, ed anche un curioso crossing point tra pittura,
graffitismo – questi infatti possono apparire "muri di cartone" – e
architettura.
Il più grande di questi lavori Dorici l'ha realizzato lo scorso anno
con 1140 moduli, ma ha presentato un lavoro simile – ma open air –
anche a Malakoff, nell'area parigina dove ha sovente operato in
atelier ed esposizioni.
18
dicembre 2008
Alex Dorici – Esposizione
Dal 18 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
ARTELIER
Lugano, Via Bossi, 12, (Lugano)
Lugano, Via Bossi, 12, (Lugano)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato ore 17-19,30
Vernissage
18 Dicembre 2008, ore 18-21
Autore