113 statuine di Anton Maria Maragliano e della sua scuola, realizzate fra il 1724 e il 1741 per la nobile famiglia imperiese dei Berio, che l'aveva destinate alla sua cappella gentilizia intitolata a San Francesco Da Paola. Le sculture sono conservate entro una speciale teca in cristallo con illuminazione studiata apposta e video in sequenza che riproducono lo scorrere del tempo dal giorno alla notte e le fasi del lungo restauro.
Le statuine, 81 personaggi e 32 animali di altezza fra i 22 e i 52 centimetri, sono tutte in legno, snodabili, con abiti in stoffa arricchiti da tulle, perline, paillettes, ricami in argento e fili colorati, calzature in cuoio e accessori in vari materiali.

Il restauro é stato curato l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma e le statuine ora sono di proprietà del Comune di Imperia, che intende farne un primo polo di attrazione per un rilancio turistico, come dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Imperia Claudio Baudena, che aggiunge: “le sculture del Maragliano restaurate e raccolte tutte insieme dopo molto tempo nel nuovo Museo del Presepe sono un’importante attrattiva per la città di Imperia. Per questo abbiamo scelto un allestimento speciale, contemporaneo, che prevede giochi di luci, schermi video, suoni e una speciale teca a forme di stella”.

Gli si affianca la dirigente del Settore Cultura del Comune di Imperia Maria Teresa Anfossi, che dice: “ritengo che il progetto sia rilevante e significativo, anche perché conclude un percorso lungo e meditato in tutte le sue fasi: dal restauro, con la collaborazione dell’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro di Roma, alla musealizzazione e alla fruizione pubblica, aprendo un nuovo capitolo che è quello del godimento e della destinazione del bene alla collettività”.

Il vice presidente della Fondazione Carige Ivo De Michelis dichiara: “siamo orgogliosi di aver contribuito al restauro e alla ricollocazione dello straordinario Presepe per qualità e numero di sculture, scolpito dal Maragliano e oggi finalmente di nuovo visibile al pubblico in un contesto nuovo e speciale”.