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L’istante sospeso
All’interno del genere figurativo, oscillando tra realismo onirico e iperrealismo, le opere in esposizioni restituisco visioni fissate con nitidezza e lucidità: immagini sottratte ad ogni corruzione temporale, fermate nell’attimo della loro rivelazione fantastica e, poi, consegnate al continuo rinnovarsi di una percezione interiore soggettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 20 dicembre 2008, alle ore 18.00, presso il Centro per l'arte contemporanea RiElaborando (via Oberdan 30, Arezzo) si inaugura la mostra di pittura “L'istante sospeso” degli artisti Aurelio Bruni, Marica Fasoli, Renzo Regoli e Francesco Verdi, organizzata in collaborazione con la Galleria Gagliardi di San Gimignano (Si) e curata da Daniela Meli.
L'esposizione, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 17 gennaio 2009, secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.45; il sabato dalle 16.30 alle 19.45; la prima domenica del mese dalle 15.30 alle 19.45.
All'interno del genere figurativo, oscillando tra realismo onirico e iperrealismo, le opere in esposizioni restituisco visioni fissate con nitidezza e lucidità: immagini sottratte ad ogni corruzione temporale, fermate nell'attimo della loro rivelazione fantastica e, poi, consegnate al continuo rinnovarsi di una percezione interiore soggettiva.
Tra i vari pezzi, Francesco Verdi presenta quattro pannelli con figure allegoriche, le personificazioni degli elementi naturali (aria, terra, acqua e fuoco), dalle seducenti sembianze femminili. Il potere misterioso delle forze della natura è qui alimentato dalla suggestiva atmosfera notturna creata e dal 'carnato lunare' dei tipi muliebri raffigurati.
Aurelio Bruni propone una serie di personaggi dai costumi e dagli atteggiamenti eccentrici e stravaganti che ci conducono nel labirinto del mito e della storia, fin sulla ribalta della scena teatrale, per sospingerci nei meandri della psiche e della personalità umana.
Mantenendo sempre fede ad un concetto classico di bellezza e di aderenza al vero, le nature morte di Marica Fasoli sembrano trasmetterci pensieri esistenziali. Camicie da uomo e classici panneggi di tessuto appesi ad un filo, ampolle di vetro rotte nel bordo superiore, quel tanto, però, da consentire loro di mantenere la propria originaria funzione di vasi da fiore: tutti soggetti questi che paiono voler suggerire il senso della precarietà e fragilità delle umane cose terrene.
Mentre, nelle tele a tema paesaggistico di Renzo Regoli viene cancellato ogni confine tra sogno e realtà, materializzandovi la pura emozione provata, purificata e cristallizzata in immagine. Sublimazione ed evasione, quindi, ricercata scavando nel profondo, alla scoperta di un nuovo ordine armonico al di fuori delle coordinate temporali ordinarie.
Nelle aspirazioni dei quattro artisti si rintracciano, dunque, varie affinità: l'attuazione di una rigorosa concezione formale e l'intento di svelare il reale fin nel suo lato più recondito e nascosto, sondato in un istante di straordinaria intensità, rimasto nel tempo sospeso, e percepito nello spazio dei suoi, fuggevoli e sottesi, significati connessi.
L'esposizione, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 17 gennaio 2009, secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.45; il sabato dalle 16.30 alle 19.45; la prima domenica del mese dalle 15.30 alle 19.45.
All'interno del genere figurativo, oscillando tra realismo onirico e iperrealismo, le opere in esposizioni restituisco visioni fissate con nitidezza e lucidità: immagini sottratte ad ogni corruzione temporale, fermate nell'attimo della loro rivelazione fantastica e, poi, consegnate al continuo rinnovarsi di una percezione interiore soggettiva.
Tra i vari pezzi, Francesco Verdi presenta quattro pannelli con figure allegoriche, le personificazioni degli elementi naturali (aria, terra, acqua e fuoco), dalle seducenti sembianze femminili. Il potere misterioso delle forze della natura è qui alimentato dalla suggestiva atmosfera notturna creata e dal 'carnato lunare' dei tipi muliebri raffigurati.
Aurelio Bruni propone una serie di personaggi dai costumi e dagli atteggiamenti eccentrici e stravaganti che ci conducono nel labirinto del mito e della storia, fin sulla ribalta della scena teatrale, per sospingerci nei meandri della psiche e della personalità umana.
Mantenendo sempre fede ad un concetto classico di bellezza e di aderenza al vero, le nature morte di Marica Fasoli sembrano trasmetterci pensieri esistenziali. Camicie da uomo e classici panneggi di tessuto appesi ad un filo, ampolle di vetro rotte nel bordo superiore, quel tanto, però, da consentire loro di mantenere la propria originaria funzione di vasi da fiore: tutti soggetti questi che paiono voler suggerire il senso della precarietà e fragilità delle umane cose terrene.
Mentre, nelle tele a tema paesaggistico di Renzo Regoli viene cancellato ogni confine tra sogno e realtà, materializzandovi la pura emozione provata, purificata e cristallizzata in immagine. Sublimazione ed evasione, quindi, ricercata scavando nel profondo, alla scoperta di un nuovo ordine armonico al di fuori delle coordinate temporali ordinarie.
Nelle aspirazioni dei quattro artisti si rintracciano, dunque, varie affinità: l'attuazione di una rigorosa concezione formale e l'intento di svelare il reale fin nel suo lato più recondito e nascosto, sondato in un istante di straordinaria intensità, rimasto nel tempo sospeso, e percepito nello spazio dei suoi, fuggevoli e sottesi, significati connessi.
20
dicembre 2008
L’istante sospeso
Dal 20 dicembre 2008 al 17 gennaio 2009
Location
GALLERIA RIELABORANDO
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Arezzo, Via Guglielmo Oberdan, 30, (Arezzo)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.45; il sabato dalle 16.30 alle 19.45; la prima domenica del mese dalle 15.30 alle 19.45
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 18
Autore
Curatore