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Dipinti di Antichi Maestri, mobili, oggetti d’arte, sculture, argenti, pizzi, gioielli
Ad attirare collezionisti ed addetti ai lavori del mercato dell’antiquariato internazionale a Palazzo Giovanelli, sede di San Marco Casa d’Aste S.p.A., saranno molteplici capolavori di arte antica, tra cui splendidi dipinti ed importanti mobili di eccellente fattura, preziosi oggetti d’arte, capolavori in vetro e sculture. 44 sono invece le magnifiche tele che saranno battute durante l’asta Dipinti di Antichi Maestri.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
COMUNICATO STAMPA
SAN MARCO CASA D’ASTE E LE ASTE DI DICEMBRE
PALAZZO GIOVANELLI, CANAL GRANDE (VENEZIA)
L’ASSEDIO DI VENEZIA DI GIACOMELLI, LA MADONNA COL BAMBINO DI CIMA DA
CONEGLIANO, LE VEDUTE DEL SETTECENTO VENEZIANO,
L’ECCEZIONALE RACCOLTA DI FOTOGRAFIE DI MARYLIN MONROE
E LE IMMAGINI INEDITE DI ANITA EKBERG AL RUGANTINO
E TANTI LOTTI TRA QUESTI ANCHE LA DEMI PARURE MAUBOUSSIN
Seduta d’Asta: Giovedì 18 dicembre 2008, ore 15.30
Vincenzo Giacomelli “Sei dipinti sull’assedio di Venezia del 1848-1849”
Dipinti di Antichi Maestri, mobili, oggetti d’arte, sculture, argenti, pizzi, gioielli, ore 16.00
Seduta d’Asta: Venerdì 19 dicembre 2008, ore 16.00
Fotografie
Esposizione: Da sabato 13 dicembre a giovedì 18 dicembre 2008
Orario: 10.00 – 19.00
Ingresso: Entrata libera
Sede: Palazzo Giovanelli, Santa Croce 1681/a , 30131 Venezia (fermata vaporetto ACTV linea 1 Riva de
Biasio)
Informazioni:
tel +39 041 2777981, fax +39 041 2770664
www.sanmarcoaste.com, info@ sanmarcoaste.com
Accrediti stampa: cell. +39 347 8469719, ufficio.stampa@sanmarcoaste.com
Catalogo on line http://www.sanmarcoaste.com/cat_online.asp
Il comparto dell’arte antica rappresenta ancora oggi un riferimento sicuro per chi ha interesse ad investire in
opere d’antiquariato. Gli estimatori del passato sono consapevoli che un oggetto prezioso acquistato oggi
può diventare un pezzo unico domani.
San Marco Casa d’Aste S.p.A. presenta giovedì 18 dicembre 2008, alle ore 15.30, l’asta di “Sei dipinti
sull’assedio di Venezia del 1848-1849” alla quale fa seguito l’appuntamento con i “Dipinti di Antichi Maestri,
mobili, oggetti d’arte, sculture, argenti, pizzi e gioielli”. Venerdì 19 dicembre 2008, alle ore 16.00, è in
programma invece un’interessante asta dedicata alle fotografie.
GIOVEDI’ 18 DICEMBRE 2008
VINCENZO GIACOMELLI “SEI DIPINTI SULL’ASSEDIO DI VENEZIA DEL 1848-1849”
L’importante ciclo “Sei dipinti sull’assedio di Venezia del 1848-1849”, stima a richiesta, è un fondamentale
documento storico in quanto incentrato su alcuni degli episodi più significativi dell’assedio e dell’eroica
difesa di Venezia fra il 1848 e il 1849. Opera del pittore Vincenzo Giacomelli, la serie di sei dipinti, ancora
racchiusi nella loro cornice originale, in una serrata sequenza tra scene militari e atti di resistenza civile,
rappresenta un notevole contributo alla conoscenza della ancora scarsa iconografia relativa agli eventi
insurrezionali che infiammarono nel 1848 Venezia.
DIPINTI DI ANTICHI MAESTRI, MOBILI, OGGETTI D’ARTE,
SCULTURE, ARGENTI, PIZZI, GIOIELLI
Cima da Conegliano stima a richiesta
Ad attirare collezionisti ed addetti ai lavori del mercato dell’antiquariato internazionale a Palazzo
Giovanelli, sede di San Marco Casa d’Aste S.p.A., saranno molteplici capolavori di arte antica, tra cui
splendidi dipinti ed importanti mobili di eccellente fattura, preziosi oggetti d’arte, capolavori in vetro e
sculture. 44 sono invece le magnifiche tele che saranno battute durante l’asta Dipinti di Antichi Maestri.
Fra le tante opere si segnala quella di Cima da Conegliano (Conegliano 1459/60 – Conegliano o Venezia
1517/18) lotto 44, “Madonna col Bambino”, olio su tavola, cm 75,4x53,2, stima a richiesta. Firma sul
parapetto marmoreo: JOANNES BAPTISTA / CONEGLIANENSIS. L’importante tavola ben nota in
letteratura e pubblicata per la prima volta da Berenson quando, nel 1897, si trovava ancora nella collezione
di Sir Herbert Cook alla Doughty House di Richmond. Già dal Brockwell (1932) la critica, compreso il
Berenson che di lì a poco l’ha riprodotta (1947) - si trovò concorde nel riferire il dipinto con certezza a Cima
da Conegliano.
Molto bello è anche il lotto 38 di Antiveduto Grammatica (Roma 1569 –1626), “La Giustizia
e la Pace che si baciano”, olio su tela, cm 112x150, stima 150.000-180.000 Euro. Ricondotta in un primo
momento ad Antiveduto Gramatica da Mina Gregori, la tela fu pubblicata come opera certa di Antiveduto
da Papi nella sua fondante monografia sul pittore romano (1995). Bibliografia: G. Papi, Antiveduto Gramatica,
Soncino 1995, p. 120, n. 69, G. Papi, Aggiornamenti per Antiveduto Grammatica, in “Arte Cristiana”, 815, 2003, pp.
117-124, G. Papi, Pittori caravaggeschi e nature morte, in “Paragone”, 65-66, (671-673), 2006, pp. 59-71.
Tra i vedutisti si segnalano: la veduta di William James (Londra, seconda metà del XVIII
secolo), lotto 21, “Veduta del Canal Grande da campo San Vio verso il bacino di San Marco”, olio su tela, cm
74x130, stima 130.000-150.000 Euro;
e la “Veduta del Canal Grande con la chiesa di San Stae” di Michele Marieschi (Venezia
1710 – 1743), lotto 22, olio su tela, cm 54x71,5, stima 350.000-450.000 Euro.
Belle sono le due opere di Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova del
Friuli 1762 – Milano 1844). Lotto 13, “Il Molo dal Bacino di San Marco”, olio su tela, cm 24x32,5, stima 35.000-
40.000 Euro e “Veduta del molo con la Prigioni e il Palazzo Ducale ripresi dal bacino di San Marco”, olio su
tela, cm 37x55,5, stima 35.000-45.000 Euro.
Di particolare interesse è il lotto 44. Si tratta di una splendida scultura di Gasparo Cairano
da Milano e collaboratore (attivo a Brescia dal 1489 al 1513, morto entro il 1517) scolpita in marmo bianco,
cm. 42,5x31 e intitolata “Allegoria della Fede”, stima 100.000-150.000 Euro. La scultura proviene dalla storica
collezione Liechenstein, dove fu conservata da tempo imprecisabile con una generica attribuzione ad un
maestro rinascimentale lombardo, fino all’inizio del 2008, momento in cui il professor Giancarlo Gentilini
riferì l’opera a Gasparo Cairano, attribuzione confermata dagli studi di Vito Zani. Bibliografia di riferimento: V.
Zani, Gasparo Cairano e la scultura monumentale del Rinascimento a Brescia (1489-1517 ca.).
Interessante è anche il cassettone, lotto 119, Roma, XVIII secolo, cm. 92x110x65, stima
190.000-250.000 Euro, interamente lastronato in ebano viola con applicazioni in bronzo dorato e piano in
breccia venata , dal profilo sagomato e cornicetta a racemi fogliacei; corpo lievemente bombato,
caratterizzato dalle venature del legno disposte a contrasto, creando specchiature concentriche sul fronte,
dotato di due cassetti, e riserve a losanga sui fianchi; lesene con attacco a motivo fitomorfo, riproposto sulla
scarpetta bronzea arricciata.
Sempre di particolare fattura è il lotto 117, un raro cassettone, in noce intarsiato in bois de
rose e legni di pregiate essenze, cm. 92x120x57, stima 45.000- 60.000 Euro di Giovanni Ermans attivo a Roma
nella seconda metà del XVIII secolo, ebanista documentato tra il 1764 e il 1766. L’artista, noto per
l’esecuzione di raffinati mobili impiallacciati formulati in adesione alle mode francesi di stile Luigi XV,
lavorò, secondo le ricostruzioni storiche dello studioso González-Palacios, per la villa romana del cardinale
Flavio II Chigi. Bibliografia di riferimento: A. González-Palacios, Arredi e ornamenti alla corte di Roma, 1560-1795, Milano, 2004, pp.
A. González-Palacios, Il tempio del gusto, Milano, 1984, p. 41, G. Lizzani, Il mobile romano, Milano 1970.
In noce intagliato e dorato sono la coppia di eccezionali poltrone da parate, lotto 116,
Parigi, seconda metà del XVIII secolo, cm. 118x74,5x64, stima 80.000-120.000 Euro. Dossale a medaglione
ingentilito da profilo ad ovuli perlinati e, al vertice superiore, nodo d’amore apicale da cui discendono
festoni di foglie d’alloro; cartella imbottita e rivestita, come l’ampio sedile trapezoidale e parte dei braccioli,
in tessuto damascato; montanti di linea sinuosa percorsi da nervature e foglie lanceolate; braccioli lineari
desinenti a riccio; grembiale lievemente bombato con decoro a imitare un nastro intrecciato e festoni d’alloro;
gambe troncoconiche parzialmente scanalate con attacco a cespo fogliaceo; piedini a trottola.
Di maestranze attive in ambito ligure o piemontese alla fine del XVI secolo è invece il raro cassone nuziale,
lotto 16, cm. 67x153x63, stima 160.000-220.000 Euro. Cassa lignea decorata a pastiglia dorata, punzonata e
policromata in rosso e nero con coperchio rivestito in velluto purpureo.
Tra le curiosità in asta c’è anche il capolavoro di Cosimo Cenni, lotto 34, “Prototipo per il
cannone di San Paolo”, bronzo, l. cm. 59., stima 110.000-160.000 Euro. Il cannone fu commissionato, come si
può leggere dall’iscrizione, dal Granduca Ferdinando II de’ Medici per la Fortezza di Pisa.
Significativa è anche “Venere dormiente e satiro”, di Antonio Susini, lotto 32, scultura in bronzo, base in
marmo con riserve in lapislazzulo e alter pietre dure, cm. 27x32,5x13 compl.
LOTTO 118,DEMI PARURE MAUBOUSSIN PARIGI ANNI '60,STIMA 45.000-65.000 EURO
Il consueto appuntamento natalizio con i gioielli vede in asta oggetti che possono suscitare sia l’interesse
dell’attento collezionista che di chi è alla ricerca di un prezioso ad un prezzo accessibile. Dalla collezione
privata di una gentildonna toscana provengono oggetti firmati. Raffinata ed elegante è la demi parure della
storica maison Mauboussin realizzata in oro giallo, diaspro, corallo e diamanti degli anni ’60 stimata 45.000-
65.000 Euro. Di gusto “animalier” è l’imponente bracciale rigido di Frascarolo, che rappresenta la testa di un
Bulldog in oro, smalto rosso e diamanti, stima 12.000-20.000 Euro. Belle sono anche la demi parure di David
Webb in forma di rane piccole e grandi con collier, orecchini e spilla a grandezza naturale, in oro giallo,
smalto verde e rubini stima 14.000-22.000 Euro e il bracciale e anello, sempre di David Webb, a Pantera in
oro giallo e smalti, stima 14.000-18.000 Euro.
Diversi sono i bracciali in oro giallo anni ’40, ‘50, e ’60 che saranno battuti all’asta. E’ il caso del bracciale
snodato a scaglie di Van Cleef & Arpels stima 8.000-12.000 Euro e del Van Cleef & Arpel, bracciale/polsino
a maglia tessuta stima 14.000-18.000 Euro.
Molto bello è l’anello in platino anni ‘30 Cartier Paris con diamanti taglio antico e baguettes stima 25.000-
35.000 Euro e i curiosi orologini/bracciale di Cartier stima 5.000-8.000 Euro e di Piaget, stima 5.000-7.000
Euro.
Interessanti sono anche i gioielli contemporanei caratterizzati da pietre preziose e semipreziose dal design
elaborato ed intrigante. Ne sono un esempio: la spilla da spalla o da polsino Gamby a forma di rana in
movimento con diamanti neri, tzavoriti e diamanti fancy stima 8.000-9.000 Euro e Bubo, scultura, anello e
pendente insieme a rappresentare un gufo che trattiene un grande zaffiro nero stima 5.500-6.500 Euro.
Di notevole dimensione è il gioiello Palla Verde, pendente double face che all’interno di una sfera fiorita
traforata da brillanti trattiene un berillo verde di 123 carati. stima 24.000-28.000 Euro. Altrettanto
appariscente è il pendente con Kunzite gigante di 82 carati al quale si è ispirato osservando i trafori della
Basilica di San Marco di Venezia, stima 14.000-16.000 Euro.
Da non perdere il Moretto veneziano firmato Gioielleria Missiaglia Venezia stima 6.000-8.000 Euro assieme
ad altri splendidi ed eleganti gioielli che portano la firma del gioielliere più rinomato di Piazza San Marco.
Non solo da comprare ma anche da ammirare è infine a scultura /gioiello Minus in oro giallo, crisoprasio ,
crisoberillo cat’s eye del fantastico e surrealista artista austriaco Robert Zeppel Sperl realizzata nel 1997, che
ha una stima di 7.500-9.000 Euro.
VENERDI’ 19 DICEMBRE 2008
FOTOGRAFIE
Eccezionali sono le foto che caratterizzano l’asta di fotografie di venerdì 19 dicembre 2008. 189 lotti: tutti di
particolare interesse. Sensazionale ma si può definire anche eccezionale è il gruppo di foto provenienti da
una collezione privata e dedicate alla diva di Hollywood: Marylin Monroe. L’attrice è stata ripresa non solo
da artisti del calibro di Bert Stern ma anche da alcune agenzie.
116
Lotto 116 MARYLIN MONROE WITH CAMERA dalla serie “THE LAST SITTING”, LOS ANGELES, 1962,
di Bert Stern, stima 1.500-2.000 Euro. Sempre di Stern belle sono anche MARILYN IN VOUGUE, dalla serie
“THE LAST SITTING”, LOS ANGELES, 1962, lotto 117, stima 2.000-2.500 Euro e MARILYN MONROE, dalla
serie “THE LAST SITTING”, LOS ANGELES, 1962, lotto 118, stima a richiesta.
117 118
Interessante è il lotto 186, FOTOGRAFIA ALLEGORICA: I CONTADINI DIFENDONO IL
LORO PANE, MESSICO, 1927 c.a, di TINA MODOTTI, stima 35.000-40.000 Euro. Solo negli ultimi anni
l’affascinante personalità, le capacità artistiche e l’impegno sociale della fotografa italiana sono stati
riscoperti e valorizzati. Questa immagine insieme a “Cartucciera, grano e chitarra” fanno parte di una serie
di composizioni di oggetti che per l’artista sono il simbolo della cultura e della rivoluzione Di questa
immagine, molto rara, si conoscono solo altre cinque esemplari.
Rara è anche la foto della BASILICA DI SAN MARCO E OROLOGIO, VENEZIA CON
EFFETTO CHIARO DI LUNA di Carlo Naya, lotto 33, stampa all’albumina con viraggio verde-grigio, cm.
34x53. Titolo e numero di campionario “9” in basso a destra sull’immagine. Stima 6.000-8.000 Euro
L’immagine costituisce una rarità in questa dimensione “formato imperiale” ed è ottenuta, come tutte le alte
con “effetti chiaro di luna”, impressionando due negativi e ritagliandoli: il primo per la parte architettonica,
il secondo per il cielo.
Lotto 38, JULIA MARGARET CAMERON (1815-1879), THE DIRTY MONK, ALFRED
TENNYSON, 3 LUGLIO 1869, stampa all’albumina, cm. 26x20,3 su cartone cm. 39x31,5. Firma, data e
copyright dell’artista a matita in basso sul cartone. Stima 25.000-30.000 Euro. Julia Margaret Cameron tra il
1864 e il 1875 ritrae amici, familiari e celebrità, tra cui Darwin, la madre di Virginia Woolf, il celebre poeta
laureato Alfred Tennyson, vicino di casa dell’artista a Freshwater nell’isola di Wight. Fu proprio Tennyson a
soprannominare questo ritratto “The Dirty Monk” e dichiarò questa l’immagine favorita di se stesso, ad
eccezione di un ritratto del fotografo John Jabez Edwin Mayall. La Cameron commentò le parole del poeta
scrivendo che era come se si confrontasse un “busto eroico” dello scultore inglese Thomas Woolner con una
delle teste di cera di Madame Tussaud.
Da una collezione privata provengono invece gli scatti, dal lotto 68 al lotto 82 di Luigi Ghirri le cui stime
partono dai 1.500 Euro. A Ghiri, che è considerato uno dei più influenti fotografi europei, si devono
contributi ed iniziative che hanno vivacizzato l'asfittica atmosfera della fotografia italiana dalla metà degli
anni '70 in poi.
A rappresentare la fotografia del Dopoguerra ci sono: Franco Fontana (lotto 83 “Modena”, stima 1.200-1.500
Euro, lotto 84 “Marocco”, stima 1.800-2.000 Euro, lotto 85 “Terreno arato”, stima 1.800-2000 Euro), Mario
Giacomelli (lotto 64, “La strada”, stima 1.800-2.200 Euro e lotto 65, “Gennaio”, stima 4.500-5.500 Euro.)
Per la nuova generazione italiana sono presenti in asta Marco Zanta ( lotto 93, “Castello Venezia 2005”,
stima 2.500-3.000, e il lotto 94 “Cannaregio Venezia 2005”, stima 2.500-3.000 Euro), Paolo Ventura (“Winter
Stories #36, 2007”, stima 3.000-4.000 Euro ) e Luca Campigotto (lotto 97, “Cittadella e moschea di
Mohammed Alì, 1995-1996”, stima 5.000-6.000 Euro).
Belle sono anche le immagini di importanti maestri internazionali. E’ il caso di André Kertésx (lotto 105,
“Satiric Dancer Magda Foerster”, stima 3.000-3.500 Euro), Brassai (lotto 111, “Madame Bijou”, 1932, stima
6.000-7.000 Euro), Diane Arbus (lotto 147, “Coppia che si bacia sul set, New York, 1963”, stima 10.000-12.000
Euro), Robert Mapplerthorpe (lotto 154, “Flowers”, stima 10.000-12.000 Euro), Shoji Ueda (lotto 146, “Nudo”,
stima 8.000-12.000 Euro), Peter Beard (lotto 151, “Queen of the Blu Nile, Janice Dickinson”, 1985-1986, stima
6.500-7.500 Euro), William Klein (lotto 158,” Simona e Nina, per Vouge, Piazza di Spagna, Roma 1960”, stima
8.000-10.000 Euro. L’immagine è stata scelta come copertina del catalogo), Manuel Alvarez Bravo (dal lotto
171 al lotto 174 con stime da 1.800 a 2.000 Euro cad.), Irving Penn (lotto 159, “Guerriero Tambul, Nuova
Guinea, 1970”, stima 6.000-8.000 Euro).
Per la nuova generazione internazionale interessanti sono le foto di Yasumasa Morimura (lotto 169,
”Ritratto (Desume 2), 1988”, stima 7.000-8.000 Euro), Sandy Skoglund (lotto 170, “Fox Games, 1989”, stima
15.000-18.000 Euro), Louis Gonzàles Palma (lotto 182, “La Columna”, stima 5.000-7.000 Euro), .
Particolare è invece la raccolta di immagini inedite da una collezione privata della serata del 5 novembre
1958 al Rugantino, a Trastevere, Roma, con Anita Ekberg. Durante la serata fece scalpore e scandalo lo
spogliarello di Aichè Nanà (lotto 189, stima 25.000-30.000 Euro).
Roma, 5 novembre 1958, data della memorabile notte dello spogliarello della giovane attrice turca Aichè Nanà al
Rugantino, era l’inizio dei mitici anni della Dolce Vita. A cinquant’anni da quello che fu l’episodio che sconvolse
l’opinione pubblica, in un’Italia benpensante, emergono alcune foto inedite da un archivio privato
di un collezionista italiano.
Il settimanale “L’Espresso” nel numero del 16 novembre 1958 pubblicò le fotografie dello spogliarello. Le immagini
della famigerata notte passate alla storia erano quelle scattate, dal paparazzo per eccellenza, Tazio Secchiaroli, anche se,
come raccontano le cronache, non era l’unico fotografo presente alla serata, infatti insieme a lui c’erano: Frontoni,
Sarsini, Pallottelli e Guidotti. I racconti dei testimoni oculari riportano che tutti i rullini degli altri fotografi erano stati
sequestrati dai due agenti in borghese presenti alla festa (chiamati dal proprietario del locale per sorvegliare i gioielli
delle signore) e dalla polizia che fece irruzione nel ristorante. Solo Secchiaroli riuscì a portare in salvo i suoi negativi
consegnandoli al press agent Enrico Lucherini, che nessuno pensò di perquisire. Lo scandalo costò due mesi di
reclusione a Kiash Nanah, questo il vero nome della ballerina turca, che dichiarerà di essere stata drogata a sua
insaputa, e il sequestro de “L’Espresso” per la pubblicazione del reportage in quel numero di novembre. Insieme alle
fotografie pubblicate, un articolo raccontava dettagliatamente quell’incredibile notte divenuta ben presto l’emblema
della “vivace” vita notturna romana.Le foto inedite qui presentate destano assoluta meraviglia, sia per il valore storico
che vengono ad assumere, quali testimonianze di un periodo irripetibile della storia italiana, sia perché fanno rivivere
momento per momento quel 5 novembre 1958.
Ecco i fatti raccontati in quell’articolo de “L’Espresso”. Quella sera al ristorante Rugantino di Trastevere si festeggiava
il venticinquesimo compleanno della bionda contessina Olghina di Robilant (m2), discendente da una nobile famiglia
veneziana, approdata a Roma con l’aspirazione di diventare attrice. Il ricevimento privato, organizzato con l’aiuto del
miliardario amico americano Peter Howard Vanderbilt, contava più di centocinquanta invitati fra i rappresentanti della
giovane nobiltà romana, industriali, artisti, far cui Eriprando Visconti, Luca Ronconi, Laura Betti, Peter Howard,
Nicky Pignatelli, insomma i protagonisti delle notti mondane di Via Veneto.
Le cronache raccontano che inizialmente la serata era alquanto noiosa e che persino l’arrivo di Anita Ekberg (a, m1) e
Linda Christian, con “la sua parrucca bionda contrastava con gli orecchini di perle nere” . (m3, m4), non destò
particolare entusiasmo. «L’attrice svedese, in un abito di velluto nero, portava i lunghi capelli sciolti sulle spalle ed
accettò immediatamente l’invito di ballare rivoltole da Jacques Sernas (b, c, m2, m3). […] Anita fu probabilmente
l’unica che, rendendosi conto della noia ristagnante nell’aria fumosa volle prender un’iniziativa per animare la serata.
Domandò al fotografo Gerard Hearter d’essere il suo cavaliere in un charleston (f, g, h, k, j, i, l, m6) e s’impegnò
talmente nella danza da cadere a terra per ben due volte durante le vorticose piroette.[…] Fu allora che una ragazza
bruna, rimasta fino a quel momento in un angolo, e che pochi avevano notato, s’alzò dalla sua sedia (m3) e si diresse
verso l’orchestra […] iniziò a ballare da sola (m5)». Si tratta di Aichè Nanà che si era infiltrata alla festa con il
produttore Sergio Pastore, così come la pittrice Novella Parigini (i, j, k, l, m4), altra protagonista della serata. Sembra
che proprio quest’ultima, assieme alla Ekberg, incoraggiarono la ragazza turca a esibirsi in una danza del ventre. La
giovane bruna rispose di non indossare un vestito adatto e fu a quel punto che la Ekberg le disse che se si fosse tolta
l’abito lei l’avrebbe fatto a sua volta (m5). Nanà si sentì lusingata delle attenzioni dell’attrice e così la voce di uno
spogliarello si diffuse velocemente nel locale. Tutti accorsero nella sala principale del ristorante, dove suonava la Roman
New Orleans Jazz, gli uomini si tolsero le giacche per preparare un tappeto dove Nanà potesse danzare. Nelle foto si può
vedere Secchiaroli mentre la immortala con la sua 24x36 (p, q) “Il tamburo rulla, mentre il batterista cercava di trarre
dal suo strumento il suono di un tam-tam. La giovane dopo un paio di whisky appoggiò la mano su un fianco, toccò la
chiusura lampo del vestito. Un attimo dopo l’abito scivolava a terra, e la ragazza restava con le sole mutandine di pizzo
[…](r, s, t, u, v, m6)”.
Alcune delle immagini presentate (lotto 187-188, a, b, c, d, e, f) riportano sul retro il timbro copyright del fotografo
Angelo Frontoni e sono anche presenti nelle stampe a contatto dei negativi (a, b). Alcune delle fotografie prive di
timbro sul retro sono presenti negli stessi provini (h, n, o, p, q, r, s, t, u, v). Quindi la serie di immagini sono state
scattate sicuramente con la stessa macchina una “6x6” dell’epoca. Lo stesso Frontoni però, a quanto riportano alcune
iscrizioni di mano sconosciuta sul retro, appare nelle foto (lotto 187, d, j, l.). L’ipotesi più accreditata è che le fotografie
possano essere state scattate da Frontoni e da un assistente o un socio dell’agenzia di Frontoni. Non c’è da stupirsene,
infatti in quegli anni i fotografi d’assalto lavoravano in gruppo per fare il “colpo” e cogliere di sorpresa i protagonisti
della dolce vita romana lanciando un nuovo stile giornalistico e un nuovo personaggio che Fellini chiamerà il
“paparazzo”.
San Marco Casa d’Aste S.p.A. si è conquistata negli anni la specializzazione nel dipartimento dell'arte
antica, includendo le sezioni: dipinti, scultura, mobili, gioielli. “Si può ricorrere con tranquillità al mercato
dell’arte antica – fa sapere Marco Semenzato, Amministratore Delegato di San Marco Casa d’Aste – nelle
sue varie espressioni, da quella tradizionale rappresentata dagli antiquari nelle loro botteghe e nelle varie
mostre antiquariali che si susseguono ovunque in Italia, a quella delle case d’aste che sono organizzazioni
serie e trasparenti”. Semenzato segnala la solidità dell’arte antica “che anche in tempi di crisi come questo
non delude mai”. In questi mesi San Marco Casa d’Aste si è proposta il conseguimento di nuovi ambiziosi
obiettivi tra cui quello di incrementare il mercato del moderno e del contemporaneo come anche della
fotografia. La casa d’aste veneziana è anche attiva nel campo della solidarietà. Sabato 13 dicembre 2008,
alle ore 15.30, nella sede di Palazzo Giovanelli, si terrà un’asta benefica d’antiquariato, organizzata dal
sodalizio Inner Wheel Club di Venezia. Durante quest’asta gli oggetti, messi gentilmente a disposizione da
antiquari e collezionisti, saranno battuti ad offerta libera. L’intero ricavato sarà devoluto al Comitato
Veneto dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
SAN MARCO CASA D’ASTE E LE ASTE DI DICEMBRE
PALAZZO GIOVANELLI, CANAL GRANDE (VENEZIA)
L’ASSEDIO DI VENEZIA DI GIACOMELLI, LA MADONNA COL BAMBINO DI CIMA DA
CONEGLIANO, LE VEDUTE DEL SETTECENTO VENEZIANO,
L’ECCEZIONALE RACCOLTA DI FOTOGRAFIE DI MARYLIN MONROE
E LE IMMAGINI INEDITE DI ANITA EKBERG AL RUGANTINO
E TANTI LOTTI TRA QUESTI ANCHE LA DEMI PARURE MAUBOUSSIN
Seduta d’Asta: Giovedì 18 dicembre 2008, ore 15.30
Vincenzo Giacomelli “Sei dipinti sull’assedio di Venezia del 1848-1849”
Dipinti di Antichi Maestri, mobili, oggetti d’arte, sculture, argenti, pizzi, gioielli, ore 16.00
Seduta d’Asta: Venerdì 19 dicembre 2008, ore 16.00
Fotografie
Esposizione: Da sabato 13 dicembre a giovedì 18 dicembre 2008
Orario: 10.00 – 19.00
Ingresso: Entrata libera
Sede: Palazzo Giovanelli, Santa Croce 1681/a , 30131 Venezia (fermata vaporetto ACTV linea 1 Riva de
Biasio)
Informazioni:
tel +39 041 2777981, fax +39 041 2770664
www.sanmarcoaste.com, info@ sanmarcoaste.com
Accrediti stampa: cell. +39 347 8469719, ufficio.stampa@sanmarcoaste.com
Catalogo on line http://www.sanmarcoaste.com/cat_online.asp
Il comparto dell’arte antica rappresenta ancora oggi un riferimento sicuro per chi ha interesse ad investire in
opere d’antiquariato. Gli estimatori del passato sono consapevoli che un oggetto prezioso acquistato oggi
può diventare un pezzo unico domani.
San Marco Casa d’Aste S.p.A. presenta giovedì 18 dicembre 2008, alle ore 15.30, l’asta di “Sei dipinti
sull’assedio di Venezia del 1848-1849” alla quale fa seguito l’appuntamento con i “Dipinti di Antichi Maestri,
mobili, oggetti d’arte, sculture, argenti, pizzi e gioielli”. Venerdì 19 dicembre 2008, alle ore 16.00, è in
programma invece un’interessante asta dedicata alle fotografie.
GIOVEDI’ 18 DICEMBRE 2008
VINCENZO GIACOMELLI “SEI DIPINTI SULL’ASSEDIO DI VENEZIA DEL 1848-1849”
L’importante ciclo “Sei dipinti sull’assedio di Venezia del 1848-1849”, stima a richiesta, è un fondamentale
documento storico in quanto incentrato su alcuni degli episodi più significativi dell’assedio e dell’eroica
difesa di Venezia fra il 1848 e il 1849. Opera del pittore Vincenzo Giacomelli, la serie di sei dipinti, ancora
racchiusi nella loro cornice originale, in una serrata sequenza tra scene militari e atti di resistenza civile,
rappresenta un notevole contributo alla conoscenza della ancora scarsa iconografia relativa agli eventi
insurrezionali che infiammarono nel 1848 Venezia.
DIPINTI DI ANTICHI MAESTRI, MOBILI, OGGETTI D’ARTE,
SCULTURE, ARGENTI, PIZZI, GIOIELLI
Cima da Conegliano stima a richiesta
Ad attirare collezionisti ed addetti ai lavori del mercato dell’antiquariato internazionale a Palazzo
Giovanelli, sede di San Marco Casa d’Aste S.p.A., saranno molteplici capolavori di arte antica, tra cui
splendidi dipinti ed importanti mobili di eccellente fattura, preziosi oggetti d’arte, capolavori in vetro e
sculture. 44 sono invece le magnifiche tele che saranno battute durante l’asta Dipinti di Antichi Maestri.
Fra le tante opere si segnala quella di Cima da Conegliano (Conegliano 1459/60 – Conegliano o Venezia
1517/18) lotto 44, “Madonna col Bambino”, olio su tavola, cm 75,4x53,2, stima a richiesta. Firma sul
parapetto marmoreo: JOANNES BAPTISTA / CONEGLIANENSIS. L’importante tavola ben nota in
letteratura e pubblicata per la prima volta da Berenson quando, nel 1897, si trovava ancora nella collezione
di Sir Herbert Cook alla Doughty House di Richmond. Già dal Brockwell (1932) la critica, compreso il
Berenson che di lì a poco l’ha riprodotta (1947) - si trovò concorde nel riferire il dipinto con certezza a Cima
da Conegliano.
Molto bello è anche il lotto 38 di Antiveduto Grammatica (Roma 1569 –1626), “La Giustizia
e la Pace che si baciano”, olio su tela, cm 112x150, stima 150.000-180.000 Euro. Ricondotta in un primo
momento ad Antiveduto Gramatica da Mina Gregori, la tela fu pubblicata come opera certa di Antiveduto
da Papi nella sua fondante monografia sul pittore romano (1995). Bibliografia: G. Papi, Antiveduto Gramatica,
Soncino 1995, p. 120, n. 69, G. Papi, Aggiornamenti per Antiveduto Grammatica, in “Arte Cristiana”, 815, 2003, pp.
117-124, G. Papi, Pittori caravaggeschi e nature morte, in “Paragone”, 65-66, (671-673), 2006, pp. 59-71.
Tra i vedutisti si segnalano: la veduta di William James (Londra, seconda metà del XVIII
secolo), lotto 21, “Veduta del Canal Grande da campo San Vio verso il bacino di San Marco”, olio su tela, cm
74x130, stima 130.000-150.000 Euro;
e la “Veduta del Canal Grande con la chiesa di San Stae” di Michele Marieschi (Venezia
1710 – 1743), lotto 22, olio su tela, cm 54x71,5, stima 350.000-450.000 Euro.
Belle sono le due opere di Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova del
Friuli 1762 – Milano 1844). Lotto 13, “Il Molo dal Bacino di San Marco”, olio su tela, cm 24x32,5, stima 35.000-
40.000 Euro e “Veduta del molo con la Prigioni e il Palazzo Ducale ripresi dal bacino di San Marco”, olio su
tela, cm 37x55,5, stima 35.000-45.000 Euro.
Di particolare interesse è il lotto 44. Si tratta di una splendida scultura di Gasparo Cairano
da Milano e collaboratore (attivo a Brescia dal 1489 al 1513, morto entro il 1517) scolpita in marmo bianco,
cm. 42,5x31 e intitolata “Allegoria della Fede”, stima 100.000-150.000 Euro. La scultura proviene dalla storica
collezione Liechenstein, dove fu conservata da tempo imprecisabile con una generica attribuzione ad un
maestro rinascimentale lombardo, fino all’inizio del 2008, momento in cui il professor Giancarlo Gentilini
riferì l’opera a Gasparo Cairano, attribuzione confermata dagli studi di Vito Zani. Bibliografia di riferimento: V.
Zani, Gasparo Cairano e la scultura monumentale del Rinascimento a Brescia (1489-1517 ca.).
Interessante è anche il cassettone, lotto 119, Roma, XVIII secolo, cm. 92x110x65, stima
190.000-250.000 Euro, interamente lastronato in ebano viola con applicazioni in bronzo dorato e piano in
breccia venata , dal profilo sagomato e cornicetta a racemi fogliacei; corpo lievemente bombato,
caratterizzato dalle venature del legno disposte a contrasto, creando specchiature concentriche sul fronte,
dotato di due cassetti, e riserve a losanga sui fianchi; lesene con attacco a motivo fitomorfo, riproposto sulla
scarpetta bronzea arricciata.
Sempre di particolare fattura è il lotto 117, un raro cassettone, in noce intarsiato in bois de
rose e legni di pregiate essenze, cm. 92x120x57, stima 45.000- 60.000 Euro di Giovanni Ermans attivo a Roma
nella seconda metà del XVIII secolo, ebanista documentato tra il 1764 e il 1766. L’artista, noto per
l’esecuzione di raffinati mobili impiallacciati formulati in adesione alle mode francesi di stile Luigi XV,
lavorò, secondo le ricostruzioni storiche dello studioso González-Palacios, per la villa romana del cardinale
Flavio II Chigi. Bibliografia di riferimento: A. González-Palacios, Arredi e ornamenti alla corte di Roma, 1560-1795, Milano, 2004, pp.
A. González-Palacios, Il tempio del gusto, Milano, 1984, p. 41, G. Lizzani, Il mobile romano, Milano 1970.
In noce intagliato e dorato sono la coppia di eccezionali poltrone da parate, lotto 116,
Parigi, seconda metà del XVIII secolo, cm. 118x74,5x64, stima 80.000-120.000 Euro. Dossale a medaglione
ingentilito da profilo ad ovuli perlinati e, al vertice superiore, nodo d’amore apicale da cui discendono
festoni di foglie d’alloro; cartella imbottita e rivestita, come l’ampio sedile trapezoidale e parte dei braccioli,
in tessuto damascato; montanti di linea sinuosa percorsi da nervature e foglie lanceolate; braccioli lineari
desinenti a riccio; grembiale lievemente bombato con decoro a imitare un nastro intrecciato e festoni d’alloro;
gambe troncoconiche parzialmente scanalate con attacco a cespo fogliaceo; piedini a trottola.
Di maestranze attive in ambito ligure o piemontese alla fine del XVI secolo è invece il raro cassone nuziale,
lotto 16, cm. 67x153x63, stima 160.000-220.000 Euro. Cassa lignea decorata a pastiglia dorata, punzonata e
policromata in rosso e nero con coperchio rivestito in velluto purpureo.
Tra le curiosità in asta c’è anche il capolavoro di Cosimo Cenni, lotto 34, “Prototipo per il
cannone di San Paolo”, bronzo, l. cm. 59., stima 110.000-160.000 Euro. Il cannone fu commissionato, come si
può leggere dall’iscrizione, dal Granduca Ferdinando II de’ Medici per la Fortezza di Pisa.
Significativa è anche “Venere dormiente e satiro”, di Antonio Susini, lotto 32, scultura in bronzo, base in
marmo con riserve in lapislazzulo e alter pietre dure, cm. 27x32,5x13 compl.
LOTTO 118,DEMI PARURE MAUBOUSSIN PARIGI ANNI '60,STIMA 45.000-65.000 EURO
Il consueto appuntamento natalizio con i gioielli vede in asta oggetti che possono suscitare sia l’interesse
dell’attento collezionista che di chi è alla ricerca di un prezioso ad un prezzo accessibile. Dalla collezione
privata di una gentildonna toscana provengono oggetti firmati. Raffinata ed elegante è la demi parure della
storica maison Mauboussin realizzata in oro giallo, diaspro, corallo e diamanti degli anni ’60 stimata 45.000-
65.000 Euro. Di gusto “animalier” è l’imponente bracciale rigido di Frascarolo, che rappresenta la testa di un
Bulldog in oro, smalto rosso e diamanti, stima 12.000-20.000 Euro. Belle sono anche la demi parure di David
Webb in forma di rane piccole e grandi con collier, orecchini e spilla a grandezza naturale, in oro giallo,
smalto verde e rubini stima 14.000-22.000 Euro e il bracciale e anello, sempre di David Webb, a Pantera in
oro giallo e smalti, stima 14.000-18.000 Euro.
Diversi sono i bracciali in oro giallo anni ’40, ‘50, e ’60 che saranno battuti all’asta. E’ il caso del bracciale
snodato a scaglie di Van Cleef & Arpels stima 8.000-12.000 Euro e del Van Cleef & Arpel, bracciale/polsino
a maglia tessuta stima 14.000-18.000 Euro.
Molto bello è l’anello in platino anni ‘30 Cartier Paris con diamanti taglio antico e baguettes stima 25.000-
35.000 Euro e i curiosi orologini/bracciale di Cartier stima 5.000-8.000 Euro e di Piaget, stima 5.000-7.000
Euro.
Interessanti sono anche i gioielli contemporanei caratterizzati da pietre preziose e semipreziose dal design
elaborato ed intrigante. Ne sono un esempio: la spilla da spalla o da polsino Gamby a forma di rana in
movimento con diamanti neri, tzavoriti e diamanti fancy stima 8.000-9.000 Euro e Bubo, scultura, anello e
pendente insieme a rappresentare un gufo che trattiene un grande zaffiro nero stima 5.500-6.500 Euro.
Di notevole dimensione è il gioiello Palla Verde, pendente double face che all’interno di una sfera fiorita
traforata da brillanti trattiene un berillo verde di 123 carati. stima 24.000-28.000 Euro. Altrettanto
appariscente è il pendente con Kunzite gigante di 82 carati al quale si è ispirato osservando i trafori della
Basilica di San Marco di Venezia, stima 14.000-16.000 Euro.
Da non perdere il Moretto veneziano firmato Gioielleria Missiaglia Venezia stima 6.000-8.000 Euro assieme
ad altri splendidi ed eleganti gioielli che portano la firma del gioielliere più rinomato di Piazza San Marco.
Non solo da comprare ma anche da ammirare è infine a scultura /gioiello Minus in oro giallo, crisoprasio ,
crisoberillo cat’s eye del fantastico e surrealista artista austriaco Robert Zeppel Sperl realizzata nel 1997, che
ha una stima di 7.500-9.000 Euro.
VENERDI’ 19 DICEMBRE 2008
FOTOGRAFIE
Eccezionali sono le foto che caratterizzano l’asta di fotografie di venerdì 19 dicembre 2008. 189 lotti: tutti di
particolare interesse. Sensazionale ma si può definire anche eccezionale è il gruppo di foto provenienti da
una collezione privata e dedicate alla diva di Hollywood: Marylin Monroe. L’attrice è stata ripresa non solo
da artisti del calibro di Bert Stern ma anche da alcune agenzie.
116
Lotto 116 MARYLIN MONROE WITH CAMERA dalla serie “THE LAST SITTING”, LOS ANGELES, 1962,
di Bert Stern, stima 1.500-2.000 Euro. Sempre di Stern belle sono anche MARILYN IN VOUGUE, dalla serie
“THE LAST SITTING”, LOS ANGELES, 1962, lotto 117, stima 2.000-2.500 Euro e MARILYN MONROE, dalla
serie “THE LAST SITTING”, LOS ANGELES, 1962, lotto 118, stima a richiesta.
117 118
Interessante è il lotto 186, FOTOGRAFIA ALLEGORICA: I CONTADINI DIFENDONO IL
LORO PANE, MESSICO, 1927 c.a, di TINA MODOTTI, stima 35.000-40.000 Euro. Solo negli ultimi anni
l’affascinante personalità, le capacità artistiche e l’impegno sociale della fotografa italiana sono stati
riscoperti e valorizzati. Questa immagine insieme a “Cartucciera, grano e chitarra” fanno parte di una serie
di composizioni di oggetti che per l’artista sono il simbolo della cultura e della rivoluzione Di questa
immagine, molto rara, si conoscono solo altre cinque esemplari.
Rara è anche la foto della BASILICA DI SAN MARCO E OROLOGIO, VENEZIA CON
EFFETTO CHIARO DI LUNA di Carlo Naya, lotto 33, stampa all’albumina con viraggio verde-grigio, cm.
34x53. Titolo e numero di campionario “9” in basso a destra sull’immagine. Stima 6.000-8.000 Euro
L’immagine costituisce una rarità in questa dimensione “formato imperiale” ed è ottenuta, come tutte le alte
con “effetti chiaro di luna”, impressionando due negativi e ritagliandoli: il primo per la parte architettonica,
il secondo per il cielo.
Lotto 38, JULIA MARGARET CAMERON (1815-1879), THE DIRTY MONK, ALFRED
TENNYSON, 3 LUGLIO 1869, stampa all’albumina, cm. 26x20,3 su cartone cm. 39x31,5. Firma, data e
copyright dell’artista a matita in basso sul cartone. Stima 25.000-30.000 Euro. Julia Margaret Cameron tra il
1864 e il 1875 ritrae amici, familiari e celebrità, tra cui Darwin, la madre di Virginia Woolf, il celebre poeta
laureato Alfred Tennyson, vicino di casa dell’artista a Freshwater nell’isola di Wight. Fu proprio Tennyson a
soprannominare questo ritratto “The Dirty Monk” e dichiarò questa l’immagine favorita di se stesso, ad
eccezione di un ritratto del fotografo John Jabez Edwin Mayall. La Cameron commentò le parole del poeta
scrivendo che era come se si confrontasse un “busto eroico” dello scultore inglese Thomas Woolner con una
delle teste di cera di Madame Tussaud.
Da una collezione privata provengono invece gli scatti, dal lotto 68 al lotto 82 di Luigi Ghirri le cui stime
partono dai 1.500 Euro. A Ghiri, che è considerato uno dei più influenti fotografi europei, si devono
contributi ed iniziative che hanno vivacizzato l'asfittica atmosfera della fotografia italiana dalla metà degli
anni '70 in poi.
A rappresentare la fotografia del Dopoguerra ci sono: Franco Fontana (lotto 83 “Modena”, stima 1.200-1.500
Euro, lotto 84 “Marocco”, stima 1.800-2.000 Euro, lotto 85 “Terreno arato”, stima 1.800-2000 Euro), Mario
Giacomelli (lotto 64, “La strada”, stima 1.800-2.200 Euro e lotto 65, “Gennaio”, stima 4.500-5.500 Euro.)
Per la nuova generazione italiana sono presenti in asta Marco Zanta ( lotto 93, “Castello Venezia 2005”,
stima 2.500-3.000, e il lotto 94 “Cannaregio Venezia 2005”, stima 2.500-3.000 Euro), Paolo Ventura (“Winter
Stories #36, 2007”, stima 3.000-4.000 Euro ) e Luca Campigotto (lotto 97, “Cittadella e moschea di
Mohammed Alì, 1995-1996”, stima 5.000-6.000 Euro).
Belle sono anche le immagini di importanti maestri internazionali. E’ il caso di André Kertésx (lotto 105,
“Satiric Dancer Magda Foerster”, stima 3.000-3.500 Euro), Brassai (lotto 111, “Madame Bijou”, 1932, stima
6.000-7.000 Euro), Diane Arbus (lotto 147, “Coppia che si bacia sul set, New York, 1963”, stima 10.000-12.000
Euro), Robert Mapplerthorpe (lotto 154, “Flowers”, stima 10.000-12.000 Euro), Shoji Ueda (lotto 146, “Nudo”,
stima 8.000-12.000 Euro), Peter Beard (lotto 151, “Queen of the Blu Nile, Janice Dickinson”, 1985-1986, stima
6.500-7.500 Euro), William Klein (lotto 158,” Simona e Nina, per Vouge, Piazza di Spagna, Roma 1960”, stima
8.000-10.000 Euro. L’immagine è stata scelta come copertina del catalogo), Manuel Alvarez Bravo (dal lotto
171 al lotto 174 con stime da 1.800 a 2.000 Euro cad.), Irving Penn (lotto 159, “Guerriero Tambul, Nuova
Guinea, 1970”, stima 6.000-8.000 Euro).
Per la nuova generazione internazionale interessanti sono le foto di Yasumasa Morimura (lotto 169,
”Ritratto (Desume 2), 1988”, stima 7.000-8.000 Euro), Sandy Skoglund (lotto 170, “Fox Games, 1989”, stima
15.000-18.000 Euro), Louis Gonzàles Palma (lotto 182, “La Columna”, stima 5.000-7.000 Euro), .
Particolare è invece la raccolta di immagini inedite da una collezione privata della serata del 5 novembre
1958 al Rugantino, a Trastevere, Roma, con Anita Ekberg. Durante la serata fece scalpore e scandalo lo
spogliarello di Aichè Nanà (lotto 189, stima 25.000-30.000 Euro).
Roma, 5 novembre 1958, data della memorabile notte dello spogliarello della giovane attrice turca Aichè Nanà al
Rugantino, era l’inizio dei mitici anni della Dolce Vita. A cinquant’anni da quello che fu l’episodio che sconvolse
l’opinione pubblica, in un’Italia benpensante, emergono alcune foto inedite da un archivio privato
di un collezionista italiano.
Il settimanale “L’Espresso” nel numero del 16 novembre 1958 pubblicò le fotografie dello spogliarello. Le immagini
della famigerata notte passate alla storia erano quelle scattate, dal paparazzo per eccellenza, Tazio Secchiaroli, anche se,
come raccontano le cronache, non era l’unico fotografo presente alla serata, infatti insieme a lui c’erano: Frontoni,
Sarsini, Pallottelli e Guidotti. I racconti dei testimoni oculari riportano che tutti i rullini degli altri fotografi erano stati
sequestrati dai due agenti in borghese presenti alla festa (chiamati dal proprietario del locale per sorvegliare i gioielli
delle signore) e dalla polizia che fece irruzione nel ristorante. Solo Secchiaroli riuscì a portare in salvo i suoi negativi
consegnandoli al press agent Enrico Lucherini, che nessuno pensò di perquisire. Lo scandalo costò due mesi di
reclusione a Kiash Nanah, questo il vero nome della ballerina turca, che dichiarerà di essere stata drogata a sua
insaputa, e il sequestro de “L’Espresso” per la pubblicazione del reportage in quel numero di novembre. Insieme alle
fotografie pubblicate, un articolo raccontava dettagliatamente quell’incredibile notte divenuta ben presto l’emblema
della “vivace” vita notturna romana.Le foto inedite qui presentate destano assoluta meraviglia, sia per il valore storico
che vengono ad assumere, quali testimonianze di un periodo irripetibile della storia italiana, sia perché fanno rivivere
momento per momento quel 5 novembre 1958.
Ecco i fatti raccontati in quell’articolo de “L’Espresso”. Quella sera al ristorante Rugantino di Trastevere si festeggiava
il venticinquesimo compleanno della bionda contessina Olghina di Robilant (m2), discendente da una nobile famiglia
veneziana, approdata a Roma con l’aspirazione di diventare attrice. Il ricevimento privato, organizzato con l’aiuto del
miliardario amico americano Peter Howard Vanderbilt, contava più di centocinquanta invitati fra i rappresentanti della
giovane nobiltà romana, industriali, artisti, far cui Eriprando Visconti, Luca Ronconi, Laura Betti, Peter Howard,
Nicky Pignatelli, insomma i protagonisti delle notti mondane di Via Veneto.
Le cronache raccontano che inizialmente la serata era alquanto noiosa e che persino l’arrivo di Anita Ekberg (a, m1) e
Linda Christian, con “la sua parrucca bionda contrastava con gli orecchini di perle nere” . (m3, m4), non destò
particolare entusiasmo. «L’attrice svedese, in un abito di velluto nero, portava i lunghi capelli sciolti sulle spalle ed
accettò immediatamente l’invito di ballare rivoltole da Jacques Sernas (b, c, m2, m3). […] Anita fu probabilmente
l’unica che, rendendosi conto della noia ristagnante nell’aria fumosa volle prender un’iniziativa per animare la serata.
Domandò al fotografo Gerard Hearter d’essere il suo cavaliere in un charleston (f, g, h, k, j, i, l, m6) e s’impegnò
talmente nella danza da cadere a terra per ben due volte durante le vorticose piroette.[…] Fu allora che una ragazza
bruna, rimasta fino a quel momento in un angolo, e che pochi avevano notato, s’alzò dalla sua sedia (m3) e si diresse
verso l’orchestra […] iniziò a ballare da sola (m5)». Si tratta di Aichè Nanà che si era infiltrata alla festa con il
produttore Sergio Pastore, così come la pittrice Novella Parigini (i, j, k, l, m4), altra protagonista della serata. Sembra
che proprio quest’ultima, assieme alla Ekberg, incoraggiarono la ragazza turca a esibirsi in una danza del ventre. La
giovane bruna rispose di non indossare un vestito adatto e fu a quel punto che la Ekberg le disse che se si fosse tolta
l’abito lei l’avrebbe fatto a sua volta (m5). Nanà si sentì lusingata delle attenzioni dell’attrice e così la voce di uno
spogliarello si diffuse velocemente nel locale. Tutti accorsero nella sala principale del ristorante, dove suonava la Roman
New Orleans Jazz, gli uomini si tolsero le giacche per preparare un tappeto dove Nanà potesse danzare. Nelle foto si può
vedere Secchiaroli mentre la immortala con la sua 24x36 (p, q) “Il tamburo rulla, mentre il batterista cercava di trarre
dal suo strumento il suono di un tam-tam. La giovane dopo un paio di whisky appoggiò la mano su un fianco, toccò la
chiusura lampo del vestito. Un attimo dopo l’abito scivolava a terra, e la ragazza restava con le sole mutandine di pizzo
[…](r, s, t, u, v, m6)”.
Alcune delle immagini presentate (lotto 187-188, a, b, c, d, e, f) riportano sul retro il timbro copyright del fotografo
Angelo Frontoni e sono anche presenti nelle stampe a contatto dei negativi (a, b). Alcune delle fotografie prive di
timbro sul retro sono presenti negli stessi provini (h, n, o, p, q, r, s, t, u, v). Quindi la serie di immagini sono state
scattate sicuramente con la stessa macchina una “6x6” dell’epoca. Lo stesso Frontoni però, a quanto riportano alcune
iscrizioni di mano sconosciuta sul retro, appare nelle foto (lotto 187, d, j, l.). L’ipotesi più accreditata è che le fotografie
possano essere state scattate da Frontoni e da un assistente o un socio dell’agenzia di Frontoni. Non c’è da stupirsene,
infatti in quegli anni i fotografi d’assalto lavoravano in gruppo per fare il “colpo” e cogliere di sorpresa i protagonisti
della dolce vita romana lanciando un nuovo stile giornalistico e un nuovo personaggio che Fellini chiamerà il
“paparazzo”.
San Marco Casa d’Aste S.p.A. si è conquistata negli anni la specializzazione nel dipartimento dell'arte
antica, includendo le sezioni: dipinti, scultura, mobili, gioielli. “Si può ricorrere con tranquillità al mercato
dell’arte antica – fa sapere Marco Semenzato, Amministratore Delegato di San Marco Casa d’Aste – nelle
sue varie espressioni, da quella tradizionale rappresentata dagli antiquari nelle loro botteghe e nelle varie
mostre antiquariali che si susseguono ovunque in Italia, a quella delle case d’aste che sono organizzazioni
serie e trasparenti”. Semenzato segnala la solidità dell’arte antica “che anche in tempi di crisi come questo
non delude mai”. In questi mesi San Marco Casa d’Aste si è proposta il conseguimento di nuovi ambiziosi
obiettivi tra cui quello di incrementare il mercato del moderno e del contemporaneo come anche della
fotografia. La casa d’aste veneziana è anche attiva nel campo della solidarietà. Sabato 13 dicembre 2008,
alle ore 15.30, nella sede di Palazzo Giovanelli, si terrà un’asta benefica d’antiquariato, organizzata dal
sodalizio Inner Wheel Club di Venezia. Durante quest’asta gli oggetti, messi gentilmente a disposizione da
antiquari e collezionisti, saranno battuti ad offerta libera. L’intero ricavato sarà devoluto al Comitato
Veneto dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
18
dicembre 2008
Dipinti di Antichi Maestri, mobili, oggetti d’arte, sculture, argenti, pizzi, gioielli
18 dicembre 2008
asta
Location
SAN MARCO CASA D’ASTE – MARCO SEMENZATO AUCTIONEER
Venezia, Campo San Zan Degola', (Venezia)
Venezia, Campo San Zan Degola', (Venezia)
Vernissage
18 Dicembre 2008, ore 16
Autore