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Vittore Antonio Cargnel (1872-1931) – Poetiche sensazioni
Gli spazi rinascimentali di Palazzo Foscolo si prestano alla ricostruzione della carriera di V.A. Cargnel, dalla formazione legata ai maestri veneziani, alla ritrattistica e infine il paesaggio suddiviso per temi: la veduta, le feste di paese, i suggestivi scorci della pedemontana, chiudendosi con un omaggio ad Emma Ciardi.
Comunicato stampa
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Gli spazi rinascimentali di Palazzo Foscolo si prestano alla ricostruzione della carriera di V.A. Cargnel, dalla formazione legata ai maestri veneziani, alla ritrattistica e infine il paesaggio suddiviso per temi: la veduta, le feste di paese, i suggestivi scorci della pedemontana, chiudendosi con un omaggio ad Emma Ciardi.
I soggetti di Cargnel seguono infatti la sua vicenda biografica: dalla mostra trevigiana del 1907, dove presenta Nel cortile di casa di Cadola e La casa della Beta ai sette Comuni , è possibile tracciare una mappa dei luoghi frequentati dall’artista: Monfumo, Selvana, Treviso, San Tiziano, cedono gradualmente il passo a Casasola, Pordenone, Poffabro, Sacile, Vigonovo... Le suggestive vedute della pedemontana, i caratteristici tabiat, le solitarie vie di paese, la semplicità della vita di campagna rimangono i temi prediletti dall’artista anche dopo il 1918, anno del suo trasferimento a Milano.
Nel corso di un trentennio è possibile segnare una parabola che dai primi scorci, di matrice fortemente ciardiana, passa per una maniera “propria”, fatta di pennellate dense e palpitanti, con cui fermare l’attimo di uno scorcio, animato talvolta da alcune figure in cammino. La profonda volontà di cogliere l’immediatezza della vita e le suggestioni atmosferiche di una veduta, porta l’artista ad esprimersi anche su una serie di tavolette in cartone di piccole dimensioni che egli può comodamente portare con sé durante le sue lunghe passeggiate in bicicletta e dipingere con una gesto franco e immediato, di cui resta testimonianza in numerosi piccoli polittici.
Compulsando i titoli di Cargnel - Mattino triste, Ultima luce, Fine d’autunno, Fine del giorno... – appare evidente come il paesaggio vada inteso quale riflesso dell’anima, esito che l’artista può raggiungere solo attraverso una calibrata trattazione luministica che dagli sfumati laurentiani degli esordi, vira verso la pastosità della pennellata allo scadere degli anni Dieci, per poi recuperare una campitura ampia e cariche di luce negli anni Venti. Cala invece una gelida bruma che dissolve le forme nell’ultimo Cargnel, quello di Le acque sorgive del Calpena o Mattino invernale in cui la presenza umana è ormai del tutto elusa.
Info e prenotazione visite guidate: tel. 0422/718013, www.oderzocultura.it, eventi@oderzocultura.it
La sede espositiva. Palazzo Foscolo
Palazzo Foscolo è un pregiato edificio tardocinquecentesco dalle tipiche caratteristiche della villa veneta: facciata tripartita, finestroni ad arco al piano nobile, elemento centrale con loggia balaustrata sia sul prospetto anteriore che su quello posteriore, grande atrio passante al piano terra che diviene salone ai due piani superiori ai quali si accede da una scala ricca di stucchi di stile sansoviniano attribuiti, insieme alla teoria dei portali del primo piano, ad Alessandro Vittoria (Trento 1524-Vicenza 1608).
Di proprietà del Comune di Oderzo dal 1978, dall’estate 1994 l’ultimo piano di Palazzo Foscolo ospita la Pinacoteca dedicata ad Alberto Martini (1876-1954). Il piano terra ha esposto a rotazione le opere più significative delle Biennali Nazionali di Incisione Alberto Martini tenutesi a partire dal 1988 ed è sede dal 1997 della Galleria della Pittura Moderna e Contemporanea opitergina.
L’edificio, oggi, accoglie il Premio Oderzo Azienda e Design, il Premio di Architettura della Città di Oderzo, e significative esposizioni d’arte, rassegne di architettura e design, convegni, incontri culturali e concerti.
I soggetti di Cargnel seguono infatti la sua vicenda biografica: dalla mostra trevigiana del 1907, dove presenta Nel cortile di casa di Cadola e La casa della Beta ai sette Comuni , è possibile tracciare una mappa dei luoghi frequentati dall’artista: Monfumo, Selvana, Treviso, San Tiziano, cedono gradualmente il passo a Casasola, Pordenone, Poffabro, Sacile, Vigonovo... Le suggestive vedute della pedemontana, i caratteristici tabiat, le solitarie vie di paese, la semplicità della vita di campagna rimangono i temi prediletti dall’artista anche dopo il 1918, anno del suo trasferimento a Milano.
Nel corso di un trentennio è possibile segnare una parabola che dai primi scorci, di matrice fortemente ciardiana, passa per una maniera “propria”, fatta di pennellate dense e palpitanti, con cui fermare l’attimo di uno scorcio, animato talvolta da alcune figure in cammino. La profonda volontà di cogliere l’immediatezza della vita e le suggestioni atmosferiche di una veduta, porta l’artista ad esprimersi anche su una serie di tavolette in cartone di piccole dimensioni che egli può comodamente portare con sé durante le sue lunghe passeggiate in bicicletta e dipingere con una gesto franco e immediato, di cui resta testimonianza in numerosi piccoli polittici.
Compulsando i titoli di Cargnel - Mattino triste, Ultima luce, Fine d’autunno, Fine del giorno... – appare evidente come il paesaggio vada inteso quale riflesso dell’anima, esito che l’artista può raggiungere solo attraverso una calibrata trattazione luministica che dagli sfumati laurentiani degli esordi, vira verso la pastosità della pennellata allo scadere degli anni Dieci, per poi recuperare una campitura ampia e cariche di luce negli anni Venti. Cala invece una gelida bruma che dissolve le forme nell’ultimo Cargnel, quello di Le acque sorgive del Calpena o Mattino invernale in cui la presenza umana è ormai del tutto elusa.
Info e prenotazione visite guidate: tel. 0422/718013, www.oderzocultura.it, eventi@oderzocultura.it
La sede espositiva. Palazzo Foscolo
Palazzo Foscolo è un pregiato edificio tardocinquecentesco dalle tipiche caratteristiche della villa veneta: facciata tripartita, finestroni ad arco al piano nobile, elemento centrale con loggia balaustrata sia sul prospetto anteriore che su quello posteriore, grande atrio passante al piano terra che diviene salone ai due piani superiori ai quali si accede da una scala ricca di stucchi di stile sansoviniano attribuiti, insieme alla teoria dei portali del primo piano, ad Alessandro Vittoria (Trento 1524-Vicenza 1608).
Di proprietà del Comune di Oderzo dal 1978, dall’estate 1994 l’ultimo piano di Palazzo Foscolo ospita la Pinacoteca dedicata ad Alberto Martini (1876-1954). Il piano terra ha esposto a rotazione le opere più significative delle Biennali Nazionali di Incisione Alberto Martini tenutesi a partire dal 1988 ed è sede dal 1997 della Galleria della Pittura Moderna e Contemporanea opitergina.
L’edificio, oggi, accoglie il Premio Oderzo Azienda e Design, il Premio di Architettura della Città di Oderzo, e significative esposizioni d’arte, rassegne di architettura e design, convegni, incontri culturali e concerti.
15
gennaio 2009
Vittore Antonio Cargnel (1872-1931) – Poetiche sensazioni
Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2009
arte moderna
Location
PALAZZO FOSCOLO
Oderzo, Via Giuseppe Garibaldi, 65, (Treviso)
Oderzo, Via Giuseppe Garibaldi, 65, (Treviso)
Orario di apertura
mer-sab 9-12/15-18, dom 15-18
Vernissage
15 Gennaio 2009, ore 20,45
Autore
Curatore