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Monica Marioni – Opere in transito
Con una serie di recenti lavori, la mostra preannuncia la futura personale della Marioni a Capri, presso il Teatro Quisisana (dal 20 giugno al 30 luglio 2009) e quella romana del prossimo autunno, al Palazzo Doria Pamphilij.
Comunicato stampa
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La Capricorno Gallery è lieta di presentare le ultime opere dell’artista Monica Marioni presso il Ristorante Boccondivino, nel centro storico di Roma.
La serata inizierà alle ore 18.30 e sarà accompagnata da un delizioso cocktail. Niente di meglio che un luogo conviviale nel cuore della Città Eterna per scambiarsi gli auguri di Buone Feste, rendendo omaggio ad una giovane artista di grande talento che, con le sue opere sempre più entusiasmanti, ci proietta verso un futuro fatto di amore per l’arte.
LA MOSTRA
Con una serie di recenti lavori, la mostra preannuncia la futura personale della Marioni a Capri, presso il Teatro Quisisana (dal 20 giugno al 30 luglio 2009) e quella romana del prossimo autunno, al Palazzo Doria Pamphilij.
Monica Marioni è artista bravissima e donna coraggiosa. Sì, perché dalla esaltazione di una creatività tutta al femminile ella mostra, senza falso pudore, i segni della ferma volontà di rompere le regole del proprio destino e di vedere oltre, con il coraggio di cambiare, di combattere la propria finitezza. Di affrontare le paure e di vedere negli occhi quello che ama.
Di lei, di questa incredibile forza evocativa ha scritto Antonina Zaru, curatrice della mostra:
“All'inizio, la sua, era una maniera che combinava in modo molto creativo e fresco gli esiti di alcune delle principali ricerche visive contemporanee, quali la fondamentale lezione sulle materie di Alberto Burri, di Jean Fautrier, di Antoni Tàpies. Maestri assoluti che Marioni avvicina con leggerezza e pudore, ma sempre con, dalla sua, una forza espressiva e una vividezza dell'impianto estetico generale che non tardano a dare dei frutti magnifici. Come alcune tecniche miste prodotte tra il 2005 e il 2006, con le quali incomincia a girare le gallerie di mezzo mondo. E, dopo alcune esposizioni italiane, è già in diverse mostre a Seoul dove la critica ed il mercato riservano i primi importanti riconoscimenti al suo lavoro, sempre più carico di una sensualità e, insieme, di valenze spirituali che non sfuggono certo ad un pubblico come quello orientale da sempre particolarmente attento alle meraviglie nascoste nell'astrazione.
Eppure, non appena la sua giovanissima ricerca artistica sta raggiungendo una qualità visiva ed una profondità emotiva degne di un altro suo nume tutelare, e forse l'influenza più evidente, Conrad Marca-Relli, Marioni è già altrove. E ha il coraggio di cambiare tutto…
…Ed è da qui che parte la nuova, entusiasmante fase della ricerca di Marioni, con la quale l'artista vicentina ha dato il via ad una serie di fortunate esposizioni statunitensi, a New York, Boston, Miami.
Anche in queste opere recenti resta la determinante lezione del Nouveau Réalisme, soprattutto nell'uso ironico di semplici elementi del quotidiano (come, per esempio, gli accessori della moda che Monica impiega in curiosi assemblage che mettono insieme fibbie e cinture – suoi veri marchi di fabbrica, ormai – con alte e colte citazioni pittoriche). Ma, adesso, la tavolozza, e tutto l'irresistibile e ricco armamentario di cui è tessuto il suo universo poetico, si tinge di una suggestione più smaccatamente Pop in cui il dato principale diventa la figurazione, ora nella citazione evidente dei collage, ora nella reinvenzione figurale attraverso il segno originale e l'arabesco del mosaico. E' Warhol nel Paese delle meraviglie, quello che Marioni ci para dinnanzi, l'arte ai tempi centrifughi di Internet…
… quello che Marioni, forte della lezione di Marshall McLuhan, ci dice è che, nella società dello spettacolo, la vera mitopoiesi, prima che delle donne e degli uomini, coi loro sogni e con le loro debolezze e coi loro amori, è determinata dal mezzo stesso che assurge sempre a principale messaggio ed assoluto protagonista (e ancora l'autoreferenzialità della società massmediale è al centro di un gran numero di sue opere che impiegano drammatici brandelli di cover di riviste cool quali Rolling Stone e il periodico italiano di arte e di stile Kult, per esempio).
Ma, a ben vedere, il cuore profondo del talento di Monica Marioni batte intorno al discorso sull'Amore. Come continua e spasmodica ricerca del bello intorno a sé e come centro nevralgico dell'essere nel mondo. Come nel doppio ritratto Lui e Lei, dove una certa androginia dei volti svela il mito dell'unità primigenia dei generi e, ancor più, la radicale coincidenza identitaria di chi, l'un l'altro, profondamente si ama.
E la ricerca dell'Amore (che resta pur sempre la forma più sublime del bello) in Monica Marioni è sempre un'operazione a cuore aperto dove l'artista si rivela senza fingimenti allo spettatore, ancorando il suo sguardo, invero modernissimo, all'intelligenza e alla felicità d'eloquio del Rinascimento (soprattutto nella capacità sinottica, dal particolare all'universale, che aveva il meraviglioso secolo italiano), regalandoci però un mondo di gioie e di ombre definitivamente Barocco, fatto di stratificazioni e di compresenze, che conosce l'inno della gioia come l'uggia del pianto. Perché, come Corinzia, il segno di Marioni è sempre il ritratto di chi ama. E tutta la sua arte è un atto d'amore. Ed è in questo habitus la verità del suo talento.
Monica Marioni si veste e ci investe di arte, apparendoci così nuda e illuminante. E questa, signore e signori, è pura arte. Questo è coraggio”.
NOTA BIOGRAFICA
Monica Marioni è nata a Conegliano Veneto (Treviso) nel 1972, ma si è trasferita ben presto con la famiglia nel vicentino. Qui ha dedicato gli anni della formazione sia a studi di indirizzo artistico sia a quelli di scienze statistiche e alla matematica (“scrigno di infiniti mondi creativi”).
Laureatasi nel 1999, entra nella holding di famiglia, ma persevera nella sua ricerca visiva ed espressiva aggiornandosi sulle tecniche di costruzione dell’immagine con quegli esiti felici che le consentono di distinguersi in collettive importanti. Del 2004 il fortunato incontro con la nota gallerista Antonina Zaru (Capricorno Gallery, con sedi a Capri e Washington, DC). Ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero. Le sue opere sono già in prestigiose collezioni private e pubbliche in Europa, negli Stati Uniti, Malesia e Corea. Nell’ultimo anno ha già esposto più di una volta negli Stati Uniti a Miami, Washington, New York. Vive e lavora a Vicenza.
La serata inizierà alle ore 18.30 e sarà accompagnata da un delizioso cocktail. Niente di meglio che un luogo conviviale nel cuore della Città Eterna per scambiarsi gli auguri di Buone Feste, rendendo omaggio ad una giovane artista di grande talento che, con le sue opere sempre più entusiasmanti, ci proietta verso un futuro fatto di amore per l’arte.
LA MOSTRA
Con una serie di recenti lavori, la mostra preannuncia la futura personale della Marioni a Capri, presso il Teatro Quisisana (dal 20 giugno al 30 luglio 2009) e quella romana del prossimo autunno, al Palazzo Doria Pamphilij.
Monica Marioni è artista bravissima e donna coraggiosa. Sì, perché dalla esaltazione di una creatività tutta al femminile ella mostra, senza falso pudore, i segni della ferma volontà di rompere le regole del proprio destino e di vedere oltre, con il coraggio di cambiare, di combattere la propria finitezza. Di affrontare le paure e di vedere negli occhi quello che ama.
Di lei, di questa incredibile forza evocativa ha scritto Antonina Zaru, curatrice della mostra:
“All'inizio, la sua, era una maniera che combinava in modo molto creativo e fresco gli esiti di alcune delle principali ricerche visive contemporanee, quali la fondamentale lezione sulle materie di Alberto Burri, di Jean Fautrier, di Antoni Tàpies. Maestri assoluti che Marioni avvicina con leggerezza e pudore, ma sempre con, dalla sua, una forza espressiva e una vividezza dell'impianto estetico generale che non tardano a dare dei frutti magnifici. Come alcune tecniche miste prodotte tra il 2005 e il 2006, con le quali incomincia a girare le gallerie di mezzo mondo. E, dopo alcune esposizioni italiane, è già in diverse mostre a Seoul dove la critica ed il mercato riservano i primi importanti riconoscimenti al suo lavoro, sempre più carico di una sensualità e, insieme, di valenze spirituali che non sfuggono certo ad un pubblico come quello orientale da sempre particolarmente attento alle meraviglie nascoste nell'astrazione.
Eppure, non appena la sua giovanissima ricerca artistica sta raggiungendo una qualità visiva ed una profondità emotiva degne di un altro suo nume tutelare, e forse l'influenza più evidente, Conrad Marca-Relli, Marioni è già altrove. E ha il coraggio di cambiare tutto…
…Ed è da qui che parte la nuova, entusiasmante fase della ricerca di Marioni, con la quale l'artista vicentina ha dato il via ad una serie di fortunate esposizioni statunitensi, a New York, Boston, Miami.
Anche in queste opere recenti resta la determinante lezione del Nouveau Réalisme, soprattutto nell'uso ironico di semplici elementi del quotidiano (come, per esempio, gli accessori della moda che Monica impiega in curiosi assemblage che mettono insieme fibbie e cinture – suoi veri marchi di fabbrica, ormai – con alte e colte citazioni pittoriche). Ma, adesso, la tavolozza, e tutto l'irresistibile e ricco armamentario di cui è tessuto il suo universo poetico, si tinge di una suggestione più smaccatamente Pop in cui il dato principale diventa la figurazione, ora nella citazione evidente dei collage, ora nella reinvenzione figurale attraverso il segno originale e l'arabesco del mosaico. E' Warhol nel Paese delle meraviglie, quello che Marioni ci para dinnanzi, l'arte ai tempi centrifughi di Internet…
… quello che Marioni, forte della lezione di Marshall McLuhan, ci dice è che, nella società dello spettacolo, la vera mitopoiesi, prima che delle donne e degli uomini, coi loro sogni e con le loro debolezze e coi loro amori, è determinata dal mezzo stesso che assurge sempre a principale messaggio ed assoluto protagonista (e ancora l'autoreferenzialità della società massmediale è al centro di un gran numero di sue opere che impiegano drammatici brandelli di cover di riviste cool quali Rolling Stone e il periodico italiano di arte e di stile Kult, per esempio).
Ma, a ben vedere, il cuore profondo del talento di Monica Marioni batte intorno al discorso sull'Amore. Come continua e spasmodica ricerca del bello intorno a sé e come centro nevralgico dell'essere nel mondo. Come nel doppio ritratto Lui e Lei, dove una certa androginia dei volti svela il mito dell'unità primigenia dei generi e, ancor più, la radicale coincidenza identitaria di chi, l'un l'altro, profondamente si ama.
E la ricerca dell'Amore (che resta pur sempre la forma più sublime del bello) in Monica Marioni è sempre un'operazione a cuore aperto dove l'artista si rivela senza fingimenti allo spettatore, ancorando il suo sguardo, invero modernissimo, all'intelligenza e alla felicità d'eloquio del Rinascimento (soprattutto nella capacità sinottica, dal particolare all'universale, che aveva il meraviglioso secolo italiano), regalandoci però un mondo di gioie e di ombre definitivamente Barocco, fatto di stratificazioni e di compresenze, che conosce l'inno della gioia come l'uggia del pianto. Perché, come Corinzia, il segno di Marioni è sempre il ritratto di chi ama. E tutta la sua arte è un atto d'amore. Ed è in questo habitus la verità del suo talento.
Monica Marioni si veste e ci investe di arte, apparendoci così nuda e illuminante. E questa, signore e signori, è pura arte. Questo è coraggio”.
NOTA BIOGRAFICA
Monica Marioni è nata a Conegliano Veneto (Treviso) nel 1972, ma si è trasferita ben presto con la famiglia nel vicentino. Qui ha dedicato gli anni della formazione sia a studi di indirizzo artistico sia a quelli di scienze statistiche e alla matematica (“scrigno di infiniti mondi creativi”).
Laureatasi nel 1999, entra nella holding di famiglia, ma persevera nella sua ricerca visiva ed espressiva aggiornandosi sulle tecniche di costruzione dell’immagine con quegli esiti felici che le consentono di distinguersi in collettive importanti. Del 2004 il fortunato incontro con la nota gallerista Antonina Zaru (Capricorno Gallery, con sedi a Capri e Washington, DC). Ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero. Le sue opere sono già in prestigiose collezioni private e pubbliche in Europa, negli Stati Uniti, Malesia e Corea. Nell’ultimo anno ha già esposto più di una volta negli Stati Uniti a Miami, Washington, New York. Vive e lavora a Vicenza.
11
dicembre 2008
Monica Marioni – Opere in transito
Dall'undici dicembre 2008 all'undici gennaio 2009
arte contemporanea
Location
BOCCONDIVINO
Roma, Piazza In Campo Marzio, 6, (Roma)
Roma, Piazza In Campo Marzio, 6, (Roma)
Vernissage
11 Dicembre 2008, ore 18,30
Sito web
www.capricornogallery.com
Autore
Curatore