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Marzio Tamer – Opere recenti 2007-2008
Ogni cosa, animata e non, appare, infatti, a sé stante, sospesa in un universo tutto suo dovenon esiste più alcun legame con il tempo
Comunicato stampa
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Realtà o atemporalità nell’opera di Marzio Tamer? Non è facile dirlo perché nella sua pittura, così vicina al vero da dare l’impressione di poter essere afferrata non solo con gli occhi, i due concetti si fondonol’uno nell’altro, giocano uno stesso ruolo, si identificano, diventano ogni volta intercambiabili. Ogni cosa, animata e non, appare, infatti, a sé stante, sospesa in un universo tutto suo dove non esiste più alcun legame con il tempo. Piuttosto, osservando questi ultimi dipinti, tangibili e concreti per via di colpi di pennello senza ripensamenti né sbavature, sembra di entrare in una dimensione “altra”, in uno spazio metafisico che va al là della pura realtà visiva. E questo, sia quando Tamer dipinge un lupo che dorme, un passero, un ghiro, una zucca, sia un ramodi mele verdi. O, anche quando ci si trova al cospetto di un uovo di struzzo dalla forma perfetta come la sua ombra che irradia attorno a sé un chiarore livido, abbagliante, in contrasto con la sagoma di un cavalluccio marino essiccato. Anche di fronte a “ Verso Kamarina”, un’altra delle sue tavole intriganti, si avverte quel medesimo senso di estraneità rispetto al tempo presente. Qui, un masso gigantesco rotolato sulla terra chissà dadove e chissà quando, incombe, in un piano ravvicinato, con una presenza inquietante e drammatica. Ma non minacciosa. E nel profilo della cresta morenica appena innevata di“Serra”, l’importante dipinto affrontato con il consueto tagliofotografico caro all’artista, si coglie, forse ancora più che in altre opere, la dimensione di un tempo che non ha né inizio né fine mache appartiene semplicemente all’eternità. Quando Tamer dipinge, è come se volesse passare al setacciodi una propria lente interiore ogni elemento e ogni dettaglio di cui si appresta a raccontare la storia e lo fa con una dedizione assoluta e con una precisione minuziosa da amanuense contemporaneo che lascia stupefatti ed emozionati. Anche perché si ha la sensazione che anche noi siamo parte di quel tempo infinito che, nonostante tutto, scorre inevitabilmente come la sabbia nelle clessidre. Eppure, nella sua opera, la presenza umana è quasi sempre assente. Se ne avverte, di fatto, solo la traccia o il passaggio avvenuto in un tempo lontano mai precisato. Un carretto è stato abbandonato accanto allo scheletro di un albero; alcuni pali, conficcati nella terra, segnano un confine che non esiste più; le pietre, disposte metodicamente l’una sull’altra, formano un muro al di là del quale lo spazio è solo per la sacralità di un ulivo. Una barca, poi, ormeggiata in mezzo alle sterpaglie, attende di attraversare le acque ferme di una palude. Non è certo l’uomo, dunque, al centro dell’opera di questo pittore, non è il protagonista delle sue visioni, né tantomeno, con le sue azioni, ha reso idilliaco il paesaggio. Anzi. Ne ha accentuato solitudinee silenzio e lo ha reso persino carico di inquietudine come sanno esserlo solo certi cieli tempestosi in attesa del lampo. Ieri come oggi, quello che interessa all’artista è solo la natura, di fronte alla quale si pone come se dovesse affrontare a ogni istante una sfida corpo a corpo. E anche se in questa lotta non ci sono mai né vinti né vincitori, Tamer è in grado, ogni volta, di farci comprendere il mistero, la forza, la poesia e la verità della natura. Che può anche essere un semplice filo d’erba.
n. p.
n. p.
02
dicembre 2008
Marzio Tamer – Opere recenti 2007-2008
Dal 02 dicembre 2008 al 02 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
SALAMON FINE ART – PALAZZO CICOGNA
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Vernissage
2 Dicembre 2008, ore 18.30
Autore