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Francis Violette – Colori di pacate follie
L’artista nelle sue grandi tele scava nelle pieghe dell’animo per raggiungere l’emozione profonda, arcaica, comune a tutta l’umanità
Comunicato stampa
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Dal 3 dicembre Ikebò ospita la personale di Francis Violette, artista che nelle sue grandi tele scava nelle pieghe dell’animo per raggiungere l’emozione profonda, arcaica, comune a tutta l’umanità. Attraverso la pittura Violette, partendo dal proprio vissuto, si apre alla sorgente primordiale sopita dentro ognuno di noi dal momento in cui l’umanità ha inventato la storia e moltiplicato le differenze.
L’artista attinge dunque a questo linguaggio originale, che solo una lettura superficiale può definire ingenuo dato che di fronte ad una tela di Violette “ si resta dapprima stupiti… Dalla profondità sello spazio dipinto sembrano venirci incontro, scontrandosi o evitandosi, linee vaganti, macchie di colore, segni grafici illeggibili, disegni vaporosi, silhouettes scarabocchiate, tutto un popolo di fragili esistenze uscite da una mano che si direbbe quella di un bambino. Sarebbe vano cercare la logica razionale che regola la scelta degli elementi plastici e pittorici del quadro. Chiedere all’intelletto e alle categorie culturali che lo governano un’interpretazione delle opere di Francio Violette sarebbe un errore.” (Fernand Fourrier).
E per non incorrere in quest’errore conviene dunque abbandonarsi al piacere puro che ci comunicano le opere di Violette e all’emozione profonda che producono in noi lasciando aperta la porta dell’inconscio. Lilliana Boursier, fedele alla propria filosofia, continua ad ospitare nel suo nuovo spazio artisti che colpiscano l’occhio, la mente e il cuore. Che questi provengano dalla vecchia Europa, così come dall’Oriente o dall’Africa di MA Qun, Babà Limousin e la Collezione Ranari che saranno da Ikebò a partire dal 3 dicembre, la caratteristica che li accomuna è l’emozione che provocano in chi posa il proprio sguardo su di loro
L’artista attinge dunque a questo linguaggio originale, che solo una lettura superficiale può definire ingenuo dato che di fronte ad una tela di Violette “ si resta dapprima stupiti… Dalla profondità sello spazio dipinto sembrano venirci incontro, scontrandosi o evitandosi, linee vaganti, macchie di colore, segni grafici illeggibili, disegni vaporosi, silhouettes scarabocchiate, tutto un popolo di fragili esistenze uscite da una mano che si direbbe quella di un bambino. Sarebbe vano cercare la logica razionale che regola la scelta degli elementi plastici e pittorici del quadro. Chiedere all’intelletto e alle categorie culturali che lo governano un’interpretazione delle opere di Francio Violette sarebbe un errore.” (Fernand Fourrier).
E per non incorrere in quest’errore conviene dunque abbandonarsi al piacere puro che ci comunicano le opere di Violette e all’emozione profonda che producono in noi lasciando aperta la porta dell’inconscio. Lilliana Boursier, fedele alla propria filosofia, continua ad ospitare nel suo nuovo spazio artisti che colpiscano l’occhio, la mente e il cuore. Che questi provengano dalla vecchia Europa, così come dall’Oriente o dall’Africa di MA Qun, Babà Limousin e la Collezione Ranari che saranno da Ikebò a partire dal 3 dicembre, la caratteristica che li accomuna è l’emozione che provocano in chi posa il proprio sguardo su di loro
03
dicembre 2008
Francis Violette – Colori di pacate follie
Dal 03 dicembre 2008 al primo febbraio 2009
arte contemporanea
Location
IKEBO’
Torino, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Torino)
Torino, Piazza Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Torino)
Orario di apertura
Mart-dom 10-19.30. Lunedì chiuso
Vernissage
3 Dicembre 2008, dalle 18
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore