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Antonio De Martino – Le luci del marciapiede
Alberi e marciapiedi convivono come se fossero parte di una foresta metropolitana, entrambi avvolti da una crosta cementizia ma nello stesso tempo carichi di frutti abbaglianti, di scompaginanti manifestazioni dell’essere
Comunicato stampa
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Che l’arte sia una risposta alla propria contemporaneità ce lo conferma costantemente l’ingombrante e quotidiana presenza delle sequenze di un secolo appena trascorso che sembrano ancora formarne i motivi.
L’artista vi aggiunge l’eccitato sfolgorio dei sensi, i pulviscoli della memoria e le affabulanti invenzioni della metafora.
Non sempre ma almeno spesso sono questi gli ingredienti adatti ancora a fornirci stupore ed emozione.
In Antonio De Martino queste qualità convivono con la bruciante materialità dell’esistenza che è stata carica di eventi cruciali e tribolati ma anche motivo di continua trasformazione.
Ora è un vagante sognatore di città come un tempo era stato uno stanziale grillo parlante di campagna.
E’ per ciò che nel suo lavoro alberi e marciapiedi convivono come se fossero parte di una foresta metropolitana. Entrambi avvolti da una crosta cementizia ma nello stesso tempo carichi di frutti abbaglianti, di scompaginanti manifestazioni dell’essere.
Luci allora, materializzate con sfolgoranti miraggi, luci della città, scavata dal caso e dal sogno, accompagnano questi eventi dove memoria ed accidente si mescolano senza alcuna prevenzione.
Piero Cavellini nov. 2008
L’artista vi aggiunge l’eccitato sfolgorio dei sensi, i pulviscoli della memoria e le affabulanti invenzioni della metafora.
Non sempre ma almeno spesso sono questi gli ingredienti adatti ancora a fornirci stupore ed emozione.
In Antonio De Martino queste qualità convivono con la bruciante materialità dell’esistenza che è stata carica di eventi cruciali e tribolati ma anche motivo di continua trasformazione.
Ora è un vagante sognatore di città come un tempo era stato uno stanziale grillo parlante di campagna.
E’ per ciò che nel suo lavoro alberi e marciapiedi convivono come se fossero parte di una foresta metropolitana. Entrambi avvolti da una crosta cementizia ma nello stesso tempo carichi di frutti abbaglianti, di scompaginanti manifestazioni dell’essere.
Luci allora, materializzate con sfolgoranti miraggi, luci della città, scavata dal caso e dal sogno, accompagnano questi eventi dove memoria ed accidente si mescolano senza alcuna prevenzione.
Piero Cavellini nov. 2008
27
novembre 2008
Antonio De Martino – Le luci del marciapiede
Dal 27 novembre 2008 al 30 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
ATELIER DEGLI ARTISTI
Brescia, Contrada del Carmine, 3/a, (Brescia)
Brescia, Contrada del Carmine, 3/a, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle 15 alle 20
Autore