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Collettiva
Quattro artiste che danno voce all’altra metà del cielo, quella meno nota, ma spesso piu’ stimolante e decisamente innovativa
Comunicato stampa
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Oggi numerosissime donne figurano ai piu' alti livelli del mondo dell'arte, ed e' interessante sottolinearlo se si pensa che fino alla metà del '900 nella quasi totalità dei casi figuravano non artiste ma solo soggetti dell'arte. Nei miti sull'invenzione della pittura uno dei nomi, che spesso si citano, e' quello di Kora: figlia del vasaio di Dibutade. Si racconta che Kora traccio' su un muro il profilo dell'ombra del suo innamorato in procinto di partire per la guerra, cosi' da ricordarlo con maggiore intensità durante la sua assenza. Un altro dipinto al femminile e' del 1402, rappresenta Marcia nell'atto di dipingere il suo autoritratto servendosi di uno specchio. Sembra che ombra e specchio risultino gli elementi piu' efficaci a rappresentare l'arte femminile, in effetti l'arte puo' essere stata inventata dalle donne per definire l'ombra di se stesse piuttosto che dei loro innamorati. Di fatto la creazione artistica si propone sovente come uno specchio del mondo, in questa logica l'arte femminile riflette una visione "altra" e le soluzioni formali ideate dall'universo maschile si arricchiscono di una faccia troppo spesso oscurata. La storia dell'arte rivela l'esclusione della metà del genere umano, quello femminile.
Oggi non e' piu' cosi', lo stereotipo dell'artista donne, cosi' come inteso fino a non molto tempo fa, ha smesso di esistere.
Ecco dunque quattro artiste, che, esponendo le loro opere, danno voce all'altra metà del cielo, quella meno nota, ma spesso piu' stimolante e decisamente innovativa. Ognuna di loro e' partita da esperienze pittoriche diverse,provengono da paesi del territorio mantovano e non,ma sono accomunate da questo grande Amore per l'Arte, a cui dedicano tutte le loro forze.
Queste pittrici sembrano annullare il tempo:
Grazia Badari ha una naturale sensibilità verso forme colori e linee, che si intersecano in modo dinamico.
Lucia Gaudio si esprime con colori delicati e armoniosi, prevalentemente caldi.
Ivonne Melli ha una pennellata capace di infondere vivacità , le sue tele sembrano volare.
Annamaria Pellicari amante della spatola, dai toni raffinati, vibra in ogni linea.
Grazia Badari
Nell'uso monocromo del colore c'e' una certa riservatezza che diventa delicatezza; i suoi quadri difficilmente aggrediscono chi li guarda, sono piuttosto un invito ad entrare in dialogo con Lei con calma e pacatezza. Ma c'e' anche un altro aspetto che deve essere sottolineato: il quadro per Grazia e' sempre un progetto e un progetto e' un atto di riflessione, un momento in cui il pensiero - il logos - deve scandagliare diverse ipotesi e sapere tenere in debito conto anche che la pittura e' un linguaggio con una sua lunga storia. Osservando infatti alcuni quadri che hanno origine da forme geometriche e che potrebbero fare pensare a un riferimento alla tradizione futurista o cubista si comprende come tutto sia stato calcolato e progettato rigorosamente, ma si capisce anche come i vecchi tentativi di -imitare- Cezanne o altri pittori Le abbiano fatto capire che dipingere e' un modo complesso e particolare di comunicare con gli altri attraverso un linguaggio che possiede un codice linguistico stratificato nel tempo e nella storia della cultura, un codice che non puo' essere facilmente messo da parte e licenziato in nome di una gratuita libertà di espressione esclusivamente gestuale.
Prof. Arturo Calzona
Lucia Gaudio
La pittura di Lucia Gaudio non si rifà al mondo concreto, ma invita ad una visione vasta dell'animo umano e ne tratteggia le emozioni, mostrando un mondo interiore perennemente in bilico tra trasparente emozione e intensità drammatica, dove la tavolozza dei colori, per lo piu' avvolgente in caldi cromatismi puo' rapidamente evolversi verso colori scuri e ombre di inaudita profondità. Mutevoli come l'animo umano i colori seguono il loro percorso mescolandosi in velature impalpabili o in strutture piu' decise che tuttavia fanno trasparire quanto sia necessario per l'autrice lasciare i limiti di cio' che e' concreto per lasciarsi guidare in costruzioni la cui densità cromatica lascia una forte emozione formale.
Gigliola Ulderica Pantani
ivonne melli
Tutte le opere di Ivonne Melli sono fortemente caratterizzate da forme fluenti che emergono dalla profondità e traboccano in immagini simultanee che si contorcono o si tendono realizzando cosi un immagine piena di passione violenta. Questa lotta tra forma e contenuto immagini e sentimenti viene attuata dalla Melli attraverso l' uso magistrale del colore. Le sue realizzazioni pittoriche contengono una ribellione inespressa che si amalgama con il sogno, opere che appaiono come metafora dell'esistenza realizzate con una perfetta strutturazione ottenendo un'altissima essenza lirica.
Gigliola Ulderica Pantani
Anna Maria Pellicari
Nelle opere di Anna Maria Pellicari c'e' una componente di leggerezza e di trasparenza cadenzata da toni lirici e luminosi. La sua pittura, gestuale, spesso impetuosa e dai forti contrasti cromatici trasforma la materia in qualcosa di sperimentale, ricercato ed emotivo insieme. Opera sulla tela direttamente, quasi d'impeto, intuitivamente, ma questa intuizione non e' di natura espressionistica, non vuole cambiare la realtà ne' aggredirla, perche' per lei la realtà, o perlomeno quella che comunemente cosi' viene percepita dai piu', semplicemente non esiste, ben diversa e' la sua meta. Il suo impeto, la sua intuizione sta tutta nel voler spiccare il volo, nel voler andare oltre.
Gigliola Ulderica Pantani
Oggi non e' piu' cosi', lo stereotipo dell'artista donne, cosi' come inteso fino a non molto tempo fa, ha smesso di esistere.
Ecco dunque quattro artiste, che, esponendo le loro opere, danno voce all'altra metà del cielo, quella meno nota, ma spesso piu' stimolante e decisamente innovativa. Ognuna di loro e' partita da esperienze pittoriche diverse,provengono da paesi del territorio mantovano e non,ma sono accomunate da questo grande Amore per l'Arte, a cui dedicano tutte le loro forze.
Queste pittrici sembrano annullare il tempo:
Grazia Badari ha una naturale sensibilità verso forme colori e linee, che si intersecano in modo dinamico.
Lucia Gaudio si esprime con colori delicati e armoniosi, prevalentemente caldi.
Ivonne Melli ha una pennellata capace di infondere vivacità , le sue tele sembrano volare.
Annamaria Pellicari amante della spatola, dai toni raffinati, vibra in ogni linea.
Grazia Badari
Nell'uso monocromo del colore c'e' una certa riservatezza che diventa delicatezza; i suoi quadri difficilmente aggrediscono chi li guarda, sono piuttosto un invito ad entrare in dialogo con Lei con calma e pacatezza. Ma c'e' anche un altro aspetto che deve essere sottolineato: il quadro per Grazia e' sempre un progetto e un progetto e' un atto di riflessione, un momento in cui il pensiero - il logos - deve scandagliare diverse ipotesi e sapere tenere in debito conto anche che la pittura e' un linguaggio con una sua lunga storia. Osservando infatti alcuni quadri che hanno origine da forme geometriche e che potrebbero fare pensare a un riferimento alla tradizione futurista o cubista si comprende come tutto sia stato calcolato e progettato rigorosamente, ma si capisce anche come i vecchi tentativi di -imitare- Cezanne o altri pittori Le abbiano fatto capire che dipingere e' un modo complesso e particolare di comunicare con gli altri attraverso un linguaggio che possiede un codice linguistico stratificato nel tempo e nella storia della cultura, un codice che non puo' essere facilmente messo da parte e licenziato in nome di una gratuita libertà di espressione esclusivamente gestuale.
Prof. Arturo Calzona
Lucia Gaudio
La pittura di Lucia Gaudio non si rifà al mondo concreto, ma invita ad una visione vasta dell'animo umano e ne tratteggia le emozioni, mostrando un mondo interiore perennemente in bilico tra trasparente emozione e intensità drammatica, dove la tavolozza dei colori, per lo piu' avvolgente in caldi cromatismi puo' rapidamente evolversi verso colori scuri e ombre di inaudita profondità. Mutevoli come l'animo umano i colori seguono il loro percorso mescolandosi in velature impalpabili o in strutture piu' decise che tuttavia fanno trasparire quanto sia necessario per l'autrice lasciare i limiti di cio' che e' concreto per lasciarsi guidare in costruzioni la cui densità cromatica lascia una forte emozione formale.
Gigliola Ulderica Pantani
ivonne melli
Tutte le opere di Ivonne Melli sono fortemente caratterizzate da forme fluenti che emergono dalla profondità e traboccano in immagini simultanee che si contorcono o si tendono realizzando cosi un immagine piena di passione violenta. Questa lotta tra forma e contenuto immagini e sentimenti viene attuata dalla Melli attraverso l' uso magistrale del colore. Le sue realizzazioni pittoriche contengono una ribellione inespressa che si amalgama con il sogno, opere che appaiono come metafora dell'esistenza realizzate con una perfetta strutturazione ottenendo un'altissima essenza lirica.
Gigliola Ulderica Pantani
Anna Maria Pellicari
Nelle opere di Anna Maria Pellicari c'e' una componente di leggerezza e di trasparenza cadenzata da toni lirici e luminosi. La sua pittura, gestuale, spesso impetuosa e dai forti contrasti cromatici trasforma la materia in qualcosa di sperimentale, ricercato ed emotivo insieme. Opera sulla tela direttamente, quasi d'impeto, intuitivamente, ma questa intuizione non e' di natura espressionistica, non vuole cambiare la realtà ne' aggredirla, perche' per lei la realtà, o perlomeno quella che comunemente cosi' viene percepita dai piu', semplicemente non esiste, ben diversa e' la sua meta. Il suo impeto, la sua intuizione sta tutta nel voler spiccare il volo, nel voler andare oltre.
Gigliola Ulderica Pantani
31
ottobre 2008
Collettiva
Dal 31 ottobre al 13 novembre 2008
arte contemporanea
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
10-12.30 e 15.30-19.30, chiuso festivi
Vernissage
31 Ottobre 2008, ore 17
Autore
Curatore