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Calusca – Ppi jocu e pp’amuri
L´intero ciclo di opere (inchiostri su carta) nasce dalla volontà di accostare alla musica ed ai testi del nuovo album del gruppo Siciliano (I Beddi) le immagini che questo ha prodotto attraverso un´altra sensibilità espressiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Calusca - Ppi jocu e pp’amuri
inaugurazione mostra sabato 07 novembre 2008 - h 18.30
h 20.30 concerto dei “i Beddi”, tour “Ppi Jocu e pp’amuri”
Ppi jocu e pp’amuri è una mostra-concerto. Nasce, così, come le cose più genuine, per gioco e per amore. Il gioco, piacere bambino e scommessa adulta, di disegnare canzoni e di cantare immagini. L’amore, quieto esistere e passione smisurata, di combinare unioni e spargere semi. Come avevano intuito alla scuola di Bayeruth o come insegnavano i Cavalieri Azzurri, se da questi semi cresceranno poi frutti, allora, li si potrà raccogliere all’albero dell’Arte che genera insieme musica, pittura, gesto.
Il frutto dell’incontro di Calusca con i Beddi ha il gusto della terra sicula, ne ha il succo e la polpa, ne ha il profumo e persino il rumore abbondante per la generosità con cui piove dal ramo. Questi inchiostri musicati e queste canzoni d’inchiostro sono un’esortazione a vivere di sinestesie, a gioire del coinvolgimento d’insieme dei sensi per cui la percezione di alcuni stimoli è accompagnata, contemporaneamente, da rappresentazioni proprie di altre modalità sensoriali. L’invito a sentire. L’invito a udire la pittura e a guardare la musica. L’invito a ammirare, nell’aria, una canzone in bianco e nero, dedicata a chi gioca, e a ascoltare, sui fogli, l’inchiostro caldo dentro cui chi ama si riconosce.
Mercedes Auteri
Dal 7 novembre 2008 gli spazi del Centro Servizi Culturali ospiteranno la mostra personale del giovane pittore siciliano Calusca dal titolo “Ppi jocu e pp’amuri”. La mostra comprenderà una raccolta di 21 opere inedite realizzate nel 2008 ad inchiostro su carta e nate dalla collaborazione con Davide Urso ed il suo gruppo di musica tradizionale “i Beddi”. L´intero ciclo di opere (inchiostri su carta) nasce dalla volontà di accostare alla musica ed ai testi del nuovo album del gruppo Siciliano le immagini che questo, con suggestioni sonore ed intellettuali, ha prodotto attraverso un´altra sensibilità espressiva.
L’evento è corredato da una pubblicazione monografica (pagine 56, formato cm 13x20), edito dalla Galatea Editrice, con testo di Mercedes Auteri e con all’interno cd audio; tiratura limitata di n. 300 copie.
Testo in catalogo di Mercedes Auteri:
CALUSCA VITTI AFFACCIARI LU SULI DI NOTTI
Una volta mi sono chiesta se Hokusai, quel vecchio pazzo per la pittura, ascoltasse musica quando raccolse in schizzi e inchiostri il suo Giappone fluttuante di lottatori, animali, personaggi grotteschi, fanciulle eteree, donne imponenti e spiriti senza nome. Non è possibile dirlo con certezza, seppure è evidente che le figure danzassero. In compenso, so che musica sentiva Calusca, quel giovane pazzo per la pittura, quando ha deciso di mettere insieme frammenti della sua isola: c´erano tamburelli e marranzani a suonare parole antiche. L´inchiostro, allora, ha composto ogni nota possibile del nero sulla carta bianca, pregna di tutta la luce emessa per contrasto. E, su questo mare nero, è emersa la Sicilia degli opposti, senza giallo e senza blu, una Sicilia di dettagli.
Ci vuole una buona dose di coraggio a togliere il colore a questa terra, in cui il colore esplode a coprire la gamma più varia di sfumature, e a condensarla dentro al bianco e dentro al nero di visioni oniriche imprigionate nello spazio di un foglio da disegno. Calusca interviene sui contrasti, satura i contorni, scopre, all'interno dell’ombra, quegli squarci luminosi che rendono visibile l´invisibile dell´isola: il gioco, l´amore, l´ironia e il sogno. Quattro compari che scommettono a carte, avemaria dimenticati davanti alla bellezza di un seno di donna, morti che resuscitano, lumache che volano e tarantole che spostano pietre. I colori sono tutti là, dentro a quel cerchio cromatico, tra i poli del bianco e del nero, si integrano in una tensione verso l´infinito che li annulla. E, ancora, dentro all´inchiostro, è la rapidità del gesto. Lo schizzo in grado di fissare i moti, la macchia che aggrega il pensiero primo, il vuoto che si riempie, il movimento intuito dentro al nero che non permette di vedere ma che ogni cosa lascia immaginare.
Questa Sicilia di Calusca è quella dei cacciatori di millenni indietro nel tempo ma è anche quella dei mercanti che ogni mattina si sgolano al mercato, quella degli innamorati sotto la finestra della bella che guardano non visti, quella dei fantasmi ballerini che nelle notti d´estate non si perdono le feste di paese, quella delle passioni che rubano il senno agli amanti, quella fertile di frutti da raccogliere e pere accese come lampadine sopra agli alberi.
I suoi inchiostri si possono ascoltare: hanno il ritmo incalzante, e a volte struggente, delle canzoni popolari ma in chiave moderna; hanno l’eco di un grido, parole urlate dentro a bocche mute che lasciano la musica a gravare l´aria.
La Sicilia di Calusca è, per scelta, senza colore, è quella dei principi opposti del nero e del bianco: un nero secco, come un colpo di tamburello, e un bianco acceso, tagliente come una marranzanata. Una notte su cui si affaccia il sole.
inaugurazione mostra sabato 07 novembre 2008 - h 18.30
h 20.30 concerto dei “i Beddi”, tour “Ppi Jocu e pp’amuri”
Ppi jocu e pp’amuri è una mostra-concerto. Nasce, così, come le cose più genuine, per gioco e per amore. Il gioco, piacere bambino e scommessa adulta, di disegnare canzoni e di cantare immagini. L’amore, quieto esistere e passione smisurata, di combinare unioni e spargere semi. Come avevano intuito alla scuola di Bayeruth o come insegnavano i Cavalieri Azzurri, se da questi semi cresceranno poi frutti, allora, li si potrà raccogliere all’albero dell’Arte che genera insieme musica, pittura, gesto.
Il frutto dell’incontro di Calusca con i Beddi ha il gusto della terra sicula, ne ha il succo e la polpa, ne ha il profumo e persino il rumore abbondante per la generosità con cui piove dal ramo. Questi inchiostri musicati e queste canzoni d’inchiostro sono un’esortazione a vivere di sinestesie, a gioire del coinvolgimento d’insieme dei sensi per cui la percezione di alcuni stimoli è accompagnata, contemporaneamente, da rappresentazioni proprie di altre modalità sensoriali. L’invito a sentire. L’invito a udire la pittura e a guardare la musica. L’invito a ammirare, nell’aria, una canzone in bianco e nero, dedicata a chi gioca, e a ascoltare, sui fogli, l’inchiostro caldo dentro cui chi ama si riconosce.
Mercedes Auteri
Dal 7 novembre 2008 gli spazi del Centro Servizi Culturali ospiteranno la mostra personale del giovane pittore siciliano Calusca dal titolo “Ppi jocu e pp’amuri”. La mostra comprenderà una raccolta di 21 opere inedite realizzate nel 2008 ad inchiostro su carta e nate dalla collaborazione con Davide Urso ed il suo gruppo di musica tradizionale “i Beddi”. L´intero ciclo di opere (inchiostri su carta) nasce dalla volontà di accostare alla musica ed ai testi del nuovo album del gruppo Siciliano le immagini che questo, con suggestioni sonore ed intellettuali, ha prodotto attraverso un´altra sensibilità espressiva.
L’evento è corredato da una pubblicazione monografica (pagine 56, formato cm 13x20), edito dalla Galatea Editrice, con testo di Mercedes Auteri e con all’interno cd audio; tiratura limitata di n. 300 copie.
Testo in catalogo di Mercedes Auteri:
CALUSCA VITTI AFFACCIARI LU SULI DI NOTTI
Una volta mi sono chiesta se Hokusai, quel vecchio pazzo per la pittura, ascoltasse musica quando raccolse in schizzi e inchiostri il suo Giappone fluttuante di lottatori, animali, personaggi grotteschi, fanciulle eteree, donne imponenti e spiriti senza nome. Non è possibile dirlo con certezza, seppure è evidente che le figure danzassero. In compenso, so che musica sentiva Calusca, quel giovane pazzo per la pittura, quando ha deciso di mettere insieme frammenti della sua isola: c´erano tamburelli e marranzani a suonare parole antiche. L´inchiostro, allora, ha composto ogni nota possibile del nero sulla carta bianca, pregna di tutta la luce emessa per contrasto. E, su questo mare nero, è emersa la Sicilia degli opposti, senza giallo e senza blu, una Sicilia di dettagli.
Ci vuole una buona dose di coraggio a togliere il colore a questa terra, in cui il colore esplode a coprire la gamma più varia di sfumature, e a condensarla dentro al bianco e dentro al nero di visioni oniriche imprigionate nello spazio di un foglio da disegno. Calusca interviene sui contrasti, satura i contorni, scopre, all'interno dell’ombra, quegli squarci luminosi che rendono visibile l´invisibile dell´isola: il gioco, l´amore, l´ironia e il sogno. Quattro compari che scommettono a carte, avemaria dimenticati davanti alla bellezza di un seno di donna, morti che resuscitano, lumache che volano e tarantole che spostano pietre. I colori sono tutti là, dentro a quel cerchio cromatico, tra i poli del bianco e del nero, si integrano in una tensione verso l´infinito che li annulla. E, ancora, dentro all´inchiostro, è la rapidità del gesto. Lo schizzo in grado di fissare i moti, la macchia che aggrega il pensiero primo, il vuoto che si riempie, il movimento intuito dentro al nero che non permette di vedere ma che ogni cosa lascia immaginare.
Questa Sicilia di Calusca è quella dei cacciatori di millenni indietro nel tempo ma è anche quella dei mercanti che ogni mattina si sgolano al mercato, quella degli innamorati sotto la finestra della bella che guardano non visti, quella dei fantasmi ballerini che nelle notti d´estate non si perdono le feste di paese, quella delle passioni che rubano il senno agli amanti, quella fertile di frutti da raccogliere e pere accese come lampadine sopra agli alberi.
I suoi inchiostri si possono ascoltare: hanno il ritmo incalzante, e a volte struggente, delle canzoni popolari ma in chiave moderna; hanno l’eco di un grido, parole urlate dentro a bocche mute che lasciano la musica a gravare l´aria.
La Sicilia di Calusca è, per scelta, senza colore, è quella dei principi opposti del nero e del bianco: un nero secco, come un colpo di tamburello, e un bianco acceso, tagliente come una marranzanata. Una notte su cui si affaccia il sole.
07
novembre 2008
Calusca – Ppi jocu e pp’amuri
Dal 07 al 14 novembre 2008
arte contemporanea
Location
CENTRO SERVIZI CULTURALI
Ragusa, Via Armando Diaz, 56, (Ragusa)
Ragusa, Via Armando Diaz, 56, (Ragusa)
Orario di apertura
lunedì-domenica: 10–13, mercoledì 12 novembre 10–13 e 16-20
Vernissage
7 Novembre 2008, ore 18.30
Sito web
www.calusca.it
Autore
Curatore