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Mauro Maraschi – Apatie. Amanti [di-segni indelebili]
Il suo lessico minimale – carboncino e flebili pennellate – mira infatti a esorcizzare temi ricorrenti “forti” quali incomunicabilità, afasia e conseguente dispersione semantica.
Comunicato stampa
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Nel maggio del 2008 s’inaugurava SINENOMINE, una rassegna d’arte contemporanea nata col precipuo intento di sostenere e promuovere la creatività siciliana. La prima edizione fu dedicata ai fratelli Salvo e Dodo Veneziano: con oltre 70 opere, esposte nelle sale del Complesso Monumentale Parco Villa Pantelleria, si rilanciava l’aspetto ludico di una ricerca più che ventennale.
Oggi, a cinque mesi di distanza, SINENOMINE torna sulla scena presentando le opere di Mauro Maraschi, autore eclettico, la cui produzione è pregna di una coerenza concettuale che assurge a tratto distintivo. Il suo lessico minimale - carboncino e flebili pennellate – mira infatti a esorcizzare temi ricorrenti “forti” quali incomunicabilità, afasia e conseguente dispersione semantica.
Due le serie pittoriche in mostra: APATIE (2005-2008) e AMANTI [di-segni indelebili] (2008).
Nelle APATIE l’approccio è radicalmente opposto a quello della tipizzazione. I soggetti ritratti, a primo acchito intenti in un’azione, vengono piuttosto colti in momenti di assoluto nulla. Una visione d’insieme delle opere permette infatti allo spettatore di comprendere meglio il vuoto topico che sottendono. Ci si allontana così dal culto imperante delle immagini e dall’idolatria delle apparenze per identificare nel vuoto l’unico barlume di verità condivisa in un oceano di parole e gesti fini a se stessi.
Nelle tele degli AMANTI l’accento è posto invece sulle discrasie di coppia. Come contenitori in fibrillazione i corpi ritratti tradiscono una forte tensione e dalla loro effimera complicità emerge l’eterno ritorno all’egocentrismo. «Gli amanti, più che congiungersi tra di loro, cercano attraverso il rapporto il ricongiungimento con se stessi». Quello degli AMANTI non è però un pretesto per esibire una visione disfattista dell’Eros, quanto un espediente per rappresentare la degenerazione dell’uomo in isolate contingenze.
Le due serie, diverse per estetica e impianto narrativo, trovano nella premessa sociologica il principale elemento di coesione. L’esplorazione della comunicazione umana, sia linguistica che prossemica, si pone così come fattore strutturale e comune denominatore.
Oggi, a cinque mesi di distanza, SINENOMINE torna sulla scena presentando le opere di Mauro Maraschi, autore eclettico, la cui produzione è pregna di una coerenza concettuale che assurge a tratto distintivo. Il suo lessico minimale - carboncino e flebili pennellate – mira infatti a esorcizzare temi ricorrenti “forti” quali incomunicabilità, afasia e conseguente dispersione semantica.
Due le serie pittoriche in mostra: APATIE (2005-2008) e AMANTI [di-segni indelebili] (2008).
Nelle APATIE l’approccio è radicalmente opposto a quello della tipizzazione. I soggetti ritratti, a primo acchito intenti in un’azione, vengono piuttosto colti in momenti di assoluto nulla. Una visione d’insieme delle opere permette infatti allo spettatore di comprendere meglio il vuoto topico che sottendono. Ci si allontana così dal culto imperante delle immagini e dall’idolatria delle apparenze per identificare nel vuoto l’unico barlume di verità condivisa in un oceano di parole e gesti fini a se stessi.
Nelle tele degli AMANTI l’accento è posto invece sulle discrasie di coppia. Come contenitori in fibrillazione i corpi ritratti tradiscono una forte tensione e dalla loro effimera complicità emerge l’eterno ritorno all’egocentrismo. «Gli amanti, più che congiungersi tra di loro, cercano attraverso il rapporto il ricongiungimento con se stessi». Quello degli AMANTI non è però un pretesto per esibire una visione disfattista dell’Eros, quanto un espediente per rappresentare la degenerazione dell’uomo in isolate contingenze.
Le due serie, diverse per estetica e impianto narrativo, trovano nella premessa sociologica il principale elemento di coesione. L’esplorazione della comunicazione umana, sia linguistica che prossemica, si pone così come fattore strutturale e comune denominatore.
16
ottobre 2008
Mauro Maraschi – Apatie. Amanti [di-segni indelebili]
Dal 16 al 27 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
EX NOVIZIATO DEI CROCIFERI
Palermo, Via Torremuzza, 20, (Palermo)
Palermo, Via Torremuzza, 20, (Palermo)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 10-13; 16-18,30
Vernissage
16 Ottobre 2008, ore 19
Autore
Curatore