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Luciana Peretti – Frammentarismi
La mostra ospita una quindicina di lavori che comprendono opere di incisione e opere eseguite con una tecnica sperimentale. Il “frammento” si coglie come filo conduttore e tema discorsivo dell’esposizione: la frammentarietà intesa come smembramento della storia e del corpo sociale.
Comunicato stampa
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Quali sono i miti di oggi? I nostri punti di riferimento? A chi chiediamo aiuto quando ne abbiamo bisogno? Sono le domande che si è posta Luciana Peretti nel proporci questa sua personale. Riflessioni sulla storia e di come con il tempo essa si sia resa incontenibile, sempre più complicata e sfaccettata: la storia ha svanito i propri miti lasciando il posto ad altri personaggi.
I miti di oggi sono ben lontani dall’originaria mitologia nata per darci conforto, per crearci dei punti di riferimento a cui aggrapparci. Essi non sono abbastanza solidi per essere considerati degli esempi da seguire, non ci insegnano nulla di buono: non ci insegnano a rispettare la natura, non ci insegnano ad avere rispetto per gli altri, non ci insegnano il buon senso, ma solo l’avidità, la carriera ad ogni costo, la futile bellezza mista all’arroganza. Cose già dette e ripetute, e che si sanno già, probabilmente anche un po’ retoriche; ma dal momento che ci troviamo a doverle sempre ricordare, viene spontaneo chiederci cosa non va.
Luciana Peretti ci parla di questo con un linguaggio semplice, cerca di farci capire come tutto si sia frammentato e sia divenuto precario e destabilizzante; ci trasmette con le sue opere come alla fine rincorriamo sempre gli stessi dilemmi. Nelle opere qui proposte, stabilisce in modo cadenzato un rincorrersi di figure simboliche: dalla “Metamorfosi” all’“Inquinamento”, a ciò che rappresenta l’avidità (pesce grande mangia pesce piccolo); gli elementi naturali con miti annessi che li rappresentano; il richiamo a ciò che può significare “arte” con una ricca presenza di immagini simboliche; la “Lotta immane”, figura tanto grottesca quanto inquietante, divoratrice di anime; e per finire “L’isolamento del cerchio” sicuramente riconducibile a quell’aspetto del sociale in cui l’egoismo e l’individualismo hanno preso il sopravvento. È così che alla fine ci rendiamo conto di essere rimasti soli: ma quando ce ne accorgiamo è ormai troppo tardi. Il “frammento” lo troviamo nelle opere dell’ultimo periodo: un rincorrersi di elementi che si ripetono, la cui frammentarietà è intesa come smembramento della storia e del corpo sociale, dei miti e delle ideologie.
Graziella Zardo, 11 ottobre 2008
I miti di oggi sono ben lontani dall’originaria mitologia nata per darci conforto, per crearci dei punti di riferimento a cui aggrapparci. Essi non sono abbastanza solidi per essere considerati degli esempi da seguire, non ci insegnano nulla di buono: non ci insegnano a rispettare la natura, non ci insegnano ad avere rispetto per gli altri, non ci insegnano il buon senso, ma solo l’avidità, la carriera ad ogni costo, la futile bellezza mista all’arroganza. Cose già dette e ripetute, e che si sanno già, probabilmente anche un po’ retoriche; ma dal momento che ci troviamo a doverle sempre ricordare, viene spontaneo chiederci cosa non va.
Luciana Peretti ci parla di questo con un linguaggio semplice, cerca di farci capire come tutto si sia frammentato e sia divenuto precario e destabilizzante; ci trasmette con le sue opere come alla fine rincorriamo sempre gli stessi dilemmi. Nelle opere qui proposte, stabilisce in modo cadenzato un rincorrersi di figure simboliche: dalla “Metamorfosi” all’“Inquinamento”, a ciò che rappresenta l’avidità (pesce grande mangia pesce piccolo); gli elementi naturali con miti annessi che li rappresentano; il richiamo a ciò che può significare “arte” con una ricca presenza di immagini simboliche; la “Lotta immane”, figura tanto grottesca quanto inquietante, divoratrice di anime; e per finire “L’isolamento del cerchio” sicuramente riconducibile a quell’aspetto del sociale in cui l’egoismo e l’individualismo hanno preso il sopravvento. È così che alla fine ci rendiamo conto di essere rimasti soli: ma quando ce ne accorgiamo è ormai troppo tardi. Il “frammento” lo troviamo nelle opere dell’ultimo periodo: un rincorrersi di elementi che si ripetono, la cui frammentarietà è intesa come smembramento della storia e del corpo sociale, dei miti e delle ideologie.
Graziella Zardo, 11 ottobre 2008
11
ottobre 2008
Luciana Peretti – Frammentarismi
Dall'undici ottobre al 02 novembre 2008
arte contemporanea
Location
PRIMO PIANO ARTE STUDIO
Bolzano Vicentino, Via Marosticana, 24, (Vicenza)
Bolzano Vicentino, Via Marosticana, 24, (Vicenza)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì, venerdì 15 – 19; sabato e domenica 16 – 20; mattino di giovedì e sabato 10 – 13; fuori orario su appuntamento
Vernissage
11 Ottobre 2008, ore 18.30
Autore
Curatore