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Franco Losvizzero / Francesco Mernini – Un certo sguardo
Due giovani artisti interessati a indagare la sottile linea d’ombra tra realtà vista, fotografata, filmata e realtà ricreata. Il primo supportato dalla parallela attività di regista e videomaker; il secondo partendo dall’analisi attenta delle qualità estetiche e concettuali dell’immagine multimediale, in un mondo-reality dove l’ottica ha ormai ceduto la mano alla visione virtuale.
Comunicato stampa
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FRANCO LOSVIZZERO | FRANCESCO MERNINI
UN CERTO SGUARDO
dI Francesca Franco
- Tell me where is fancy bred, or in the heart or in the head? How begot, how nowrished? Replay, replay.
- It is engender’d in the eyes with gazing fed; and fancy dies in the cradle where it lies
(Shakespeare, Il mercante di Venezia, atto III, scena II)
Un gioco di sguardi attraversa lo spazio della galleria, rimbalza silenzioso da una parete all’altra, danza con gli occhi del pubblico, ponendo un insolito rebus: che differenza c’è tra figura e immagine, tra ricordo e memoria, tra percezione e fantasia? Parole apparentemente note e dal significato certo risuonano, per un attimo, imprevedibilmente straniere, suggerendo una ricerca. La ricerca del senso latente di un atto tanto naturale quanto straordinario come il guardare, tutto nuovamente da esplorare e definire. Tanto più per chi si occupa di arti visive, è da queste attratto o anche solo incuriosito.
Da questa riflessione nasce la doppia personale proposta dalla galleria Altri lavori in corso in occasione di Roma. Art Weekend, mettendo a confronto la ricerca di due giovani artisti, Franco Losvizzero e Francesco Mernini, interessati a indagare la sottile linea d’ombra tra realtà vista, fotografata, filmata e realtà ricreata. Il primo supportato dalla parallela attività di regista e videomaker; il secondo partendo dall’analisi attenta delle qualità estetiche e concettuali dell’immagine multimediale, in un mondo-reality dove l’ottica ha ormai ceduto la mano alla visione virtuale.
Gli antichi greci avevano coniugato il verbo sapere dal participio passato di vedere (ho visto, quindi so), per dire di una realtà materiale conoscibile solo attraverso la vista. Strumento principale del nostro rapporto con il mondo esterno, gli occhi diventano, però, con Shakespeare la culla stessa della fantasia; lo stimolo fisiologico a un’elaborazione continua della nostra capacità d’immaginare. L’origine di qualcosa di specificamente umano che eccede lo spazio del visibile, la realtà del qui-e-ora.
- Dove nasce la fantasia, nel cuore o nella testa, come si genera, come si sviluppa? Dimmi, dimmi.
- Negli occhi si genera, si nutre dal guardare e muore nella culla dove vive […]
Con un acuto ossimoro Shakespeare afferma la necessità di lasciar morire la figura definita della cosa percepita, affinché la percezione dimenticata si trasformi (o si deformi) in immagini vaghe e fuggevoli come la memoria incerta di un sogno, che da tuttavia la certezza dell’esistenza di qualcosa di altro oltre il ricordo della coscienza. Immagini che si diffondono invisibili nel corpo, diventano sangue, fiato e pensiero, diventano voce che parla, mano che disegna, plasma, scrive.
UN CERTO SGUARDO
dI Francesca Franco
- Tell me where is fancy bred, or in the heart or in the head? How begot, how nowrished? Replay, replay.
- It is engender’d in the eyes with gazing fed; and fancy dies in the cradle where it lies
(Shakespeare, Il mercante di Venezia, atto III, scena II)
Un gioco di sguardi attraversa lo spazio della galleria, rimbalza silenzioso da una parete all’altra, danza con gli occhi del pubblico, ponendo un insolito rebus: che differenza c’è tra figura e immagine, tra ricordo e memoria, tra percezione e fantasia? Parole apparentemente note e dal significato certo risuonano, per un attimo, imprevedibilmente straniere, suggerendo una ricerca. La ricerca del senso latente di un atto tanto naturale quanto straordinario come il guardare, tutto nuovamente da esplorare e definire. Tanto più per chi si occupa di arti visive, è da queste attratto o anche solo incuriosito.
Da questa riflessione nasce la doppia personale proposta dalla galleria Altri lavori in corso in occasione di Roma. Art Weekend, mettendo a confronto la ricerca di due giovani artisti, Franco Losvizzero e Francesco Mernini, interessati a indagare la sottile linea d’ombra tra realtà vista, fotografata, filmata e realtà ricreata. Il primo supportato dalla parallela attività di regista e videomaker; il secondo partendo dall’analisi attenta delle qualità estetiche e concettuali dell’immagine multimediale, in un mondo-reality dove l’ottica ha ormai ceduto la mano alla visione virtuale.
Gli antichi greci avevano coniugato il verbo sapere dal participio passato di vedere (ho visto, quindi so), per dire di una realtà materiale conoscibile solo attraverso la vista. Strumento principale del nostro rapporto con il mondo esterno, gli occhi diventano, però, con Shakespeare la culla stessa della fantasia; lo stimolo fisiologico a un’elaborazione continua della nostra capacità d’immaginare. L’origine di qualcosa di specificamente umano che eccede lo spazio del visibile, la realtà del qui-e-ora.
- Dove nasce la fantasia, nel cuore o nella testa, come si genera, come si sviluppa? Dimmi, dimmi.
- Negli occhi si genera, si nutre dal guardare e muore nella culla dove vive […]
Con un acuto ossimoro Shakespeare afferma la necessità di lasciar morire la figura definita della cosa percepita, affinché la percezione dimenticata si trasformi (o si deformi) in immagini vaghe e fuggevoli come la memoria incerta di un sogno, che da tuttavia la certezza dell’esistenza di qualcosa di altro oltre il ricordo della coscienza. Immagini che si diffondono invisibili nel corpo, diventano sangue, fiato e pensiero, diventano voce che parla, mano che disegna, plasma, scrive.
10
ottobre 2008
Franco Losvizzero / Francesco Mernini – Un certo sguardo
Dal 10 al 12 ottobre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALTRI LAVORI IN CORSO
Roma, Vicolo Del Governo Vecchio, 7, (Roma)
Roma, Vicolo Del Governo Vecchio, 7, (Roma)
Orario di apertura
lunedì - sabato: 17.00 - 20.00
la mattina per appuntamento
Autore
Curatore