Questa mostra vuole essere un commosso omaggio, nel 20° anniversario della tragica scomparsa di Naji Al Alì, artista palestinese caro al suo popolo, e a quanti sono vicini ai suoi ideali, al suo coraggio, e alle sue quotidiane sofferenze.
Le vignette di Naji Al Alì sono firmate con l’immagine di Handala, una sua autorappresentazione all’età di 10 anni: è un bambino girato di spalle che osserva, muto e sconcertato, la vita del suo popolo nel momento in cui è costretto a lasciare il villaggio natale Ashajarah per iniziare, nei campi del Libano, la sua vita di profugo, senza speranza di poter tornare nella sua terra e nella sua casa.
La storia assurda e beffarda di un popolo raccontata attraverso una testimonianza di quarantamila vignette…
In mostra ne sono esposte una cinquantina ma tanto basta per comprendere il dolore e le speranze deluse di un popolo che da sessant’anni è costretto a vivere nei campi profughi ed è disperso in vari paesi del mondo.
Una condanna alla violenza, da qualsiasi parte questa provenga.