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Francesco Monico – Tafkav (the artist formerly known as Vanda). Installazione technoetica
installazione technoetica
Comunicato stampa
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(…)TAFKAV è un’opera che tenta di esplorare la comunicazione tra alterità attraverso la pragmatica della comunicazione, in quanto in un futuro sempre più prossimo, dovremo relazionarci sempre con maggiore frequenza con realtà semi viventi.
L’installazione è costituita da una struttura metallica all’interno della quale si trova un fiore d’orchidea vanda cerulea collegata mediante sensori a uno psicogalvanometro, misuratore dell'elettricità galvanometrica di un corpo, nel caso specifico del tessuto della pianta, in quanto si ipotizza che l’attività galvanometrica sia influenzata dal metabolismo della pianta stessa; lo psicogalvaometro a sua volta è collegato ad Arduino che traduce gli impulsi elettrici in Max Msp, che è codificato in modo da andare a richiamare una serie di sonorità, di note e di rumori nella ram di un computer, che amplifica la sequenza dei suoni, mettendo in scena una vera e propria musica, cioè il linguaggio poetico della pianta. Ai suoni infatti prodotti dall’orchidea corrispondono determinati stati fisiologici della stessa, dando così vita a una sorta di comunicazione pianta - uomo. Per comprendere ancora meglio tale comunicazione, Monico mette a disposizione del fruitore un paper, che ci consente di inserire l’installazione in un contesto culturale, evidenziando come le piante e la natura possono essere considerate alla stessa stregua dell’individuo; la documentazione si addentra in questioni etiche, per poi analizzare la comunicazione delle piante, terminando con una spiegazione riguardante la realizzazione del meccanismo concettuale vero e proprio.
(…) L’opera quindi, come ci ricorda l’artista, risulta essere divisa in due parti: “In una definisco la dimensione etica e culturale a cui faccio riferimento, ovvero il contesto che realizza i significati. Nella seconda parte realizzo, invece, il dispositivo artistico come ricerca vera e propria. Una parte è quindi maggiormente teorica, un'altra è invece più pragmatica. Quest'ultima, nella forma dell’estensione di questo paradigma mediante il dispositivo artistico, tenta di verificare l'adeguatezza e l'applicabilità della metodologia critica, cimentandosi nella verifica di specifiche ipotesi conoscitive rispetto ad uno specifico ambito di realtà”.
La ricerca “indagatrice” messa in atto da TAFKAV, attua inoltre un’indagine socio-antropologica, andando ad analizzare il momento attuale nel quale stiamo vivendo, dove assistiamo alla fine di una società a modello antropocentrico e quindi la conseguente necessità di diventare individui in grado di mettere in atto un dialogo più approfondito con la tecnologia e la natura, quello che Monico definisce il passaggio da un Ego trascendente a un Ego integrato.
Purtroppo infatti viviamo in una società dove manca, “esiste l’assenza” di una impostazione culturale, che possa ritenere e considerare, quantomeno necessaria l’interazione e la condivisione tra essere umano e alterità naturale e tecnologica.(…)
Alberto Mattia Martini, estratto dall’Articolo pubblicato su D’Ars 193, marzo 2008
Francesco Monico, Direttore PhD M-Node, fondatore e Direttore della Scuola di Media Design & Arti Multimediali della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, è impegnato in una ricerca sul metodo sincretico e sulla technoetica, intesa come prassi di ricerca artistica che vuole esplorare le relazioni tra tecnologia e coscienza. Allievo di Derrick de Kerckhove e poi di Roy Ascott, ha sviluppato una ricerca sincretica sui media, tecnologia e nuove proporzioni umane, che esprime un'estetica in cui pratica artistica, esperienza didattica e produzione scientifica si fondono in un unico contesto di ricerca. Monico non si identifica con l’artista tradizionale, diventa egli stesso spettatore delle sue opere dalle quali cerca di ricavare informazioni, idee e eventi, con il diretto coinvolgimento di più persone, da luoghi e ruoli diversi. Il suo pensiero si basa su una combinazione di scienza, arte, filosofia e saperi diversi che servono all'artista per riconoscere la natura paradossale del sapere e le contraddizioni inerenti alle epistemologie formali. La scienza e l'arte per Monico possono contribuire a espandere una consapevolezza che viene vista come vera e propria posizione politica. La sua metodologia si sostanzia in un approccio sincretico tra teoria critica e prassi pragmatica che coincide con l'arte.
http://tafkav.blogspot.com/ - francescomonico@gmail.com –
L’installazione è costituita da una struttura metallica all’interno della quale si trova un fiore d’orchidea vanda cerulea collegata mediante sensori a uno psicogalvanometro, misuratore dell'elettricità galvanometrica di un corpo, nel caso specifico del tessuto della pianta, in quanto si ipotizza che l’attività galvanometrica sia influenzata dal metabolismo della pianta stessa; lo psicogalvaometro a sua volta è collegato ad Arduino che traduce gli impulsi elettrici in Max Msp, che è codificato in modo da andare a richiamare una serie di sonorità, di note e di rumori nella ram di un computer, che amplifica la sequenza dei suoni, mettendo in scena una vera e propria musica, cioè il linguaggio poetico della pianta. Ai suoni infatti prodotti dall’orchidea corrispondono determinati stati fisiologici della stessa, dando così vita a una sorta di comunicazione pianta - uomo. Per comprendere ancora meglio tale comunicazione, Monico mette a disposizione del fruitore un paper, che ci consente di inserire l’installazione in un contesto culturale, evidenziando come le piante e la natura possono essere considerate alla stessa stregua dell’individuo; la documentazione si addentra in questioni etiche, per poi analizzare la comunicazione delle piante, terminando con una spiegazione riguardante la realizzazione del meccanismo concettuale vero e proprio.
(…) L’opera quindi, come ci ricorda l’artista, risulta essere divisa in due parti: “In una definisco la dimensione etica e culturale a cui faccio riferimento, ovvero il contesto che realizza i significati. Nella seconda parte realizzo, invece, il dispositivo artistico come ricerca vera e propria. Una parte è quindi maggiormente teorica, un'altra è invece più pragmatica. Quest'ultima, nella forma dell’estensione di questo paradigma mediante il dispositivo artistico, tenta di verificare l'adeguatezza e l'applicabilità della metodologia critica, cimentandosi nella verifica di specifiche ipotesi conoscitive rispetto ad uno specifico ambito di realtà”.
La ricerca “indagatrice” messa in atto da TAFKAV, attua inoltre un’indagine socio-antropologica, andando ad analizzare il momento attuale nel quale stiamo vivendo, dove assistiamo alla fine di una società a modello antropocentrico e quindi la conseguente necessità di diventare individui in grado di mettere in atto un dialogo più approfondito con la tecnologia e la natura, quello che Monico definisce il passaggio da un Ego trascendente a un Ego integrato.
Purtroppo infatti viviamo in una società dove manca, “esiste l’assenza” di una impostazione culturale, che possa ritenere e considerare, quantomeno necessaria l’interazione e la condivisione tra essere umano e alterità naturale e tecnologica.(…)
Alberto Mattia Martini, estratto dall’Articolo pubblicato su D’Ars 193, marzo 2008
Francesco Monico, Direttore PhD M-Node, fondatore e Direttore della Scuola di Media Design & Arti Multimediali della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, è impegnato in una ricerca sul metodo sincretico e sulla technoetica, intesa come prassi di ricerca artistica che vuole esplorare le relazioni tra tecnologia e coscienza. Allievo di Derrick de Kerckhove e poi di Roy Ascott, ha sviluppato una ricerca sincretica sui media, tecnologia e nuove proporzioni umane, che esprime un'estetica in cui pratica artistica, esperienza didattica e produzione scientifica si fondono in un unico contesto di ricerca. Monico non si identifica con l’artista tradizionale, diventa egli stesso spettatore delle sue opere dalle quali cerca di ricavare informazioni, idee e eventi, con il diretto coinvolgimento di più persone, da luoghi e ruoli diversi. Il suo pensiero si basa su una combinazione di scienza, arte, filosofia e saperi diversi che servono all'artista per riconoscere la natura paradossale del sapere e le contraddizioni inerenti alle epistemologie formali. La scienza e l'arte per Monico possono contribuire a espandere una consapevolezza che viene vista come vera e propria posizione politica. La sua metodologia si sostanzia in un approccio sincretico tra teoria critica e prassi pragmatica che coincide con l'arte.
http://tafkav.blogspot.com/ - francescomonico@gmail.com –
14
ottobre 2008
Francesco Monico – Tafkav (the artist formerly known as Vanda). Installazione technoetica
Dal 14 al 20 ottobre 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì dalle 15.30 alle 19 - venerdì dalle 17 alle 19
apertura serale giovedì dalle 21 alle 23 previa conferma telefonica - sabato e festivi chiuso.
Vernissage
14 Ottobre 2008, dalle 18 alle 23
Autore