Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Serena Piccinini – Correndo con le forbici in mano
Serena Piccinini ci consegna le carte di un viaggio intrapreso che nasce dagli opposti. Prendendo a prestito l’identità dello Scissor-man- l’uomo forbice della filastrocca di H.Hoffmann- l’artista da vita ad un’isola universale e ai suoi misteriosi abitanti costituiti interamente di carta ed ombra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Correndo con le forbici in mano
Serena Piccinini
L’isola, nell’immaginario, è un luogo in cui i confini sono ben chiari; un ambiente che può rappresentare la costrizione ma anche la salvezza, l’isolamento, che porta alla morte oppure all’auto-conservazione e alla conoscenza del sé. Nessun luogo della terra ove siano acqua e vegetazione è disabitato, come invece l’uomo egocentrico è abituato a pensare.
La Galleria Guido Iemmi Studio d’Arte, presenta la mostra personale di Serena Piccinini, che integra lavori già esistenti con altri inediti per dar vita ad un progetto curatoriale del tutto nuovo per sollevare l’attenzione su temi delicati e complessi, che sfiorando il mondo fatato delle fantasie letterarie infantili e le sue metafore, invitano lo spettatore su di un’isola metafisica, capace di farsi specchio dell’interiorità.
La mostra, a cura di Viviana Siviero, è concepita come un vero e proprio viaggio esplorativo, il cui titolo, Correndo con le forbici in mano, si riferisce al medium che con grande coerenza l’artista plasma da sempre, giocando con ombre, luci e carta, quest’ultimo materiale chiave, semplice ed altamente duttile, la cui importanza aumenta se si pensa alle sue infinite possibilità meccaniche ma anche simboliche.
L’idea di mostra ruota attorno al concetto di Isola per far gioco con il nome popolare del quartiere milanese che ospita la galleria, che tanto sta lottando per sopravvivere al progresso: con questa operazione, l’artista riesce, senza scadere nella retorica a riscrivere una nuova “Storia Infinita”, in cui lo spettatore-Bastian si trova a combattere, a colpi di sguardo, al fianco dell’artista-Atreju, per sconfiggere l’invasione di un nulla contemporaneo molto affamato.
Le opere di Serena Piccinini, poste in relazione le une con le altre, stimolano dubbi, paure e accenni di superamento, dichiarando in modo esplicito il desiderio di spingersi oltre il viaggio. L’esito a cui si giunge si rivela come un lieto fine, in cui ci si rende conto di non essere mai stati in pericolo. Proprio come quando ci si sveglia, al mattino, dopo aver vissuto esperienze impossibili. Ogni ambiente ed ogni personaggio hanno un legame con forme conosciute assemblate con regole impossibili ma poetiche: giraffe surreali dalla testa escavatrice, balene organizzate in stormi migratori, simili a dirigibili per affrancarsi dal luogo comune della propria pesantezza, altri esponenti di una fauna meccanica fatta di movimento e gioco, mari sospesi intessuti di candida carta su cui si ergono zolle d’isola erbose, un villaggio microscopico che lascia strette vie di passaggio, chiedendo rumore e delicatezza per non essere sciupato, lune malinconiche che creano il contesto alle ombre inafferrabili, rappresentazione di uomo o minaccia. Un circo di esperienze che si accordano in percorso che si fa racconto onirico in cui chi osserva si ritrova ad essere osservato.
Il catalogo – realizzato dall’artista in collaborazione con Christian Ghisellini - è concepito come parte integrante del progetto, strutturato come un diario di viaggio e il cui numero di pagine accompagnerà il visitatore con un pensiero per ognuno dei 25 giorni della mostra.
Serena Piccinini
L’isola, nell’immaginario, è un luogo in cui i confini sono ben chiari; un ambiente che può rappresentare la costrizione ma anche la salvezza, l’isolamento, che porta alla morte oppure all’auto-conservazione e alla conoscenza del sé. Nessun luogo della terra ove siano acqua e vegetazione è disabitato, come invece l’uomo egocentrico è abituato a pensare.
La Galleria Guido Iemmi Studio d’Arte, presenta la mostra personale di Serena Piccinini, che integra lavori già esistenti con altri inediti per dar vita ad un progetto curatoriale del tutto nuovo per sollevare l’attenzione su temi delicati e complessi, che sfiorando il mondo fatato delle fantasie letterarie infantili e le sue metafore, invitano lo spettatore su di un’isola metafisica, capace di farsi specchio dell’interiorità.
La mostra, a cura di Viviana Siviero, è concepita come un vero e proprio viaggio esplorativo, il cui titolo, Correndo con le forbici in mano, si riferisce al medium che con grande coerenza l’artista plasma da sempre, giocando con ombre, luci e carta, quest’ultimo materiale chiave, semplice ed altamente duttile, la cui importanza aumenta se si pensa alle sue infinite possibilità meccaniche ma anche simboliche.
L’idea di mostra ruota attorno al concetto di Isola per far gioco con il nome popolare del quartiere milanese che ospita la galleria, che tanto sta lottando per sopravvivere al progresso: con questa operazione, l’artista riesce, senza scadere nella retorica a riscrivere una nuova “Storia Infinita”, in cui lo spettatore-Bastian si trova a combattere, a colpi di sguardo, al fianco dell’artista-Atreju, per sconfiggere l’invasione di un nulla contemporaneo molto affamato.
Le opere di Serena Piccinini, poste in relazione le une con le altre, stimolano dubbi, paure e accenni di superamento, dichiarando in modo esplicito il desiderio di spingersi oltre il viaggio. L’esito a cui si giunge si rivela come un lieto fine, in cui ci si rende conto di non essere mai stati in pericolo. Proprio come quando ci si sveglia, al mattino, dopo aver vissuto esperienze impossibili. Ogni ambiente ed ogni personaggio hanno un legame con forme conosciute assemblate con regole impossibili ma poetiche: giraffe surreali dalla testa escavatrice, balene organizzate in stormi migratori, simili a dirigibili per affrancarsi dal luogo comune della propria pesantezza, altri esponenti di una fauna meccanica fatta di movimento e gioco, mari sospesi intessuti di candida carta su cui si ergono zolle d’isola erbose, un villaggio microscopico che lascia strette vie di passaggio, chiedendo rumore e delicatezza per non essere sciupato, lune malinconiche che creano il contesto alle ombre inafferrabili, rappresentazione di uomo o minaccia. Un circo di esperienze che si accordano in percorso che si fa racconto onirico in cui chi osserva si ritrova ad essere osservato.
Il catalogo – realizzato dall’artista in collaborazione con Christian Ghisellini - è concepito come parte integrante del progetto, strutturato come un diario di viaggio e il cui numero di pagine accompagnerà il visitatore con un pensiero per ognuno dei 25 giorni della mostra.
14
ottobre 2008
Serena Piccinini – Correndo con le forbici in mano
Dal 14 ottobre al 07 novembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA GUIDO IEMMI STUDIO D’ARTE
Milano, Via Pastrengo, 15, (Milano)
Milano, Via Pastrengo, 15, (Milano)
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 13.00 alle ore 19.30
Sabato su appuntamento
Vernissage
14 Ottobre 2008, h.19.00
Autore
Curatore