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Fabrizio Magris – Sopraluoghi
Immagini essenziali di luoghi apparentemente banali, dimenticati e poco adatti – per la loro discrezione – a risvegliare la nostra capacità di ‘lettura’ sclerotizzata dagli stereotipi, vistosi e volgari, che i media impongono quotidianamente.
Comunicato stampa
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mostra fotografica
di Fabrizio Magris
Cavasso Nuovo (Pn)
Palazzo Polcenigo Fanna “Palazat”
Museo provinciale Diogene Penzi
inaugurazione
28 settembre 2008 ore 11.00
28 settembre - 19 ottobre 2008
ORARIO:
sabato e domenica ore 15.00 - 20.00
sopraluoghi
Nel presentare la raccolta di fotografie “La lunga posa” di Guido Guidi (Alinari 2006), Italo Zannier riporta il seguente passo tratto da “Mezzetinte” di Ernesto Ascione, edito nel lontano 1957.
“La fotografia di umili cose può avere bene una intenzione simbolica ... Sono solo subordinate alla luce che meravigliosamente avvolgendole, colpisce il nostro sentimento per esaltare ... la bellezza e la verità del contenuto”.
Queste ‘umili cose’, già presenti nella mia memoria, ho cercato, trovato e fissato sulla carta fotografica come esternazione della mia visione del mondo. Immagini essenziali di luoghi apparentemente banali, dimenticati e poco adatti - per la loro discrezione - a risvegliare la nostra capacità di ‘lettura’ sclerotizzata dagli stereotipi, vistosi e volgari, che i media impongono quotidianamente.
Il colore ridotto all’essenziale, contribuisce a conferire alle fotografie un equilibrio formale capace di evidenziare le valenze astratte insite nella realtà.
“Quanto meno «speciale» sarà il soggetto, quanto più esiguo, tanto più significativo e profondo sarà l’atto stesso del fotografare”, scrive Roberta Valtorta in “Pagine di fotografia italiana 1900-1998” (Charta 1998).
Credo fermamente che queste porzioni di paesaggio acquistino una valenza e un senso, proprio nel momento in cui diventano fotografie. Il dittico mira a estendere l’inquadratura per suggerire visioni/interpretazioni più introspettive.
Fabrizio Magris
di Fabrizio Magris
Cavasso Nuovo (Pn)
Palazzo Polcenigo Fanna “Palazat”
Museo provinciale Diogene Penzi
inaugurazione
28 settembre 2008 ore 11.00
28 settembre - 19 ottobre 2008
ORARIO:
sabato e domenica ore 15.00 - 20.00
sopraluoghi
Nel presentare la raccolta di fotografie “La lunga posa” di Guido Guidi (Alinari 2006), Italo Zannier riporta il seguente passo tratto da “Mezzetinte” di Ernesto Ascione, edito nel lontano 1957.
“La fotografia di umili cose può avere bene una intenzione simbolica ... Sono solo subordinate alla luce che meravigliosamente avvolgendole, colpisce il nostro sentimento per esaltare ... la bellezza e la verità del contenuto”.
Queste ‘umili cose’, già presenti nella mia memoria, ho cercato, trovato e fissato sulla carta fotografica come esternazione della mia visione del mondo. Immagini essenziali di luoghi apparentemente banali, dimenticati e poco adatti - per la loro discrezione - a risvegliare la nostra capacità di ‘lettura’ sclerotizzata dagli stereotipi, vistosi e volgari, che i media impongono quotidianamente.
Il colore ridotto all’essenziale, contribuisce a conferire alle fotografie un equilibrio formale capace di evidenziare le valenze astratte insite nella realtà.
“Quanto meno «speciale» sarà il soggetto, quanto più esiguo, tanto più significativo e profondo sarà l’atto stesso del fotografare”, scrive Roberta Valtorta in “Pagine di fotografia italiana 1900-1998” (Charta 1998).
Credo fermamente che queste porzioni di paesaggio acquistino una valenza e un senso, proprio nel momento in cui diventano fotografie. Il dittico mira a estendere l’inquadratura per suggerire visioni/interpretazioni più introspettive.
Fabrizio Magris
28
settembre 2008
Fabrizio Magris – Sopraluoghi
Dal 28 settembre al 19 ottobre 2008
fotografia
Location
PALAZZO POLCENIGO FANNA PALAZAT – MUSEO PROVINCIALE DIOGENE PENZI
Cavasso Nuovo, Piazza Plebiscito, (Pordenone)
Cavasso Nuovo, Piazza Plebiscito, (Pordenone)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 15.00 - 20.00
Vernissage
28 Settembre 2008, ore 11
Autore