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Mihailo Beli Karanovic – La città del sole
Karanovic (1980), serbo di nascita e milanese d’adozione, si è fatto notare negli ultimi anni con la sua pittura che associa all’indagine sulla bidimensionalità della superficie fotografica una componente fortemente espressionista e materica. Paesaggi lividi e coinvolgenti, in cui l’alienazione metropolitana si trasforma nella volontà da parte del cittadino di riappropriarsi dei luoghi che abita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A nove mesi dalla personale a Milano (e su Milano), la Galleria Le Stelle di Parma presenta la mostra “La Città del Sole” di Mihailo Beli Karanovic.
Karanovic (1980), serbo di nascita e milanese d’adozione, si è fatto notare negli ultimi anni con la sua pittura che associa all’indagine sulla bidimensionalità della superficie fotografica una componente fortemente espressionista e materica. Paesaggi lividi e coinvolgenti, in cui l’alienazione metropolitana si trasforma nella volontà da parte del cittadino di riappropriarsi dei luoghi che abita.
Rovine di un presente catastrofico o reperti archeologici di un futuro pacificato? Questa la domanda che lo spettatore è spinto a porsi davanti alle tele di Karanovic, soprattutto nel caso del ciclo “Superfuturo” del 2007-08. La mostra di Parma presenta l’ulteriore evoluzione dopo quella serie, con 10 tele dedicate tra l’altro al centro residenziale per operai “Quartiere del sole” di Belgrado, esempio dell’eterogenesi dei fini che spesso contamina le opere architettoniche odierne. Modificando il nome di tale centro residenziale, il titolo fa ironico riferimento a “La città del sole”, il celebre testo del 1602 del filosofo Tommaso Campanella, che prescriveva l’utopica creazione di una città e di una società ideali e perfette.
Altra novità della mostra, il ciclo dei “piccioni”, chiamato dall’artista “Blacklight n.2”. Sculture-assemblaggio fatte di semplici rifiuti (carta, plastica ecc.) danno vita con pochi gesti a colonie di volatili dall’impatto illusionistico; come un simbolo delle tribù di umani che si raggruppano intorno a un’identità di gruppo che tenga assieme il caos frammentario del periodo postmoderno. Abitanti della galleria per un mese, ma soprattutto presenze tridimensionali uscite dalle tele, che faranno della mostra nel suo complesso una sorta di grande installazione.
Karanovic (1980), serbo di nascita e milanese d’adozione, si è fatto notare negli ultimi anni con la sua pittura che associa all’indagine sulla bidimensionalità della superficie fotografica una componente fortemente espressionista e materica. Paesaggi lividi e coinvolgenti, in cui l’alienazione metropolitana si trasforma nella volontà da parte del cittadino di riappropriarsi dei luoghi che abita.
Rovine di un presente catastrofico o reperti archeologici di un futuro pacificato? Questa la domanda che lo spettatore è spinto a porsi davanti alle tele di Karanovic, soprattutto nel caso del ciclo “Superfuturo” del 2007-08. La mostra di Parma presenta l’ulteriore evoluzione dopo quella serie, con 10 tele dedicate tra l’altro al centro residenziale per operai “Quartiere del sole” di Belgrado, esempio dell’eterogenesi dei fini che spesso contamina le opere architettoniche odierne. Modificando il nome di tale centro residenziale, il titolo fa ironico riferimento a “La città del sole”, il celebre testo del 1602 del filosofo Tommaso Campanella, che prescriveva l’utopica creazione di una città e di una società ideali e perfette.
Altra novità della mostra, il ciclo dei “piccioni”, chiamato dall’artista “Blacklight n.2”. Sculture-assemblaggio fatte di semplici rifiuti (carta, plastica ecc.) danno vita con pochi gesti a colonie di volatili dall’impatto illusionistico; come un simbolo delle tribù di umani che si raggruppano intorno a un’identità di gruppo che tenga assieme il caos frammentario del periodo postmoderno. Abitanti della galleria per un mese, ma soprattutto presenze tridimensionali uscite dalle tele, che faranno della mostra nel suo complesso una sorta di grande installazione.
27
settembre 2008
Mihailo Beli Karanovic – La città del sole
Dal 27 settembre al 31 ottobre 2008
giovane arte
Location
LE STELLE ARTE
Parma, Vicolo Politi, 5a, (Parma)
Parma, Vicolo Politi, 5a, (Parma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì: 16 -19,30
Sabato 11-13 e 15,30 – 19,30
Fuori orario su appuntamento
Vernissage
27 Settembre 2008, ore 18.00
Autore
Curatore