Raffaello Ossola nasce a Locarno (Svizzera) nel 1954. Si diploma alla scuola d'arte di Lugano. Dopo un periodo di sperimentazione e di ricerca sia artistica, passando attraverso diversi generi pittorici, che personale realizzando innumerevoli viaggi, negli anni '90 propone la “sua figurazione” abbandonando l'informale. Con grande maestria e tecnica impeccabile Raffaello Ossola crea paesaggi senza confini, desolatamente deserti di presenze umane, unici organismi vivi le piante frondose ma mai fiorite, contrapposti alla sommessa penetrazione dell'acqua e ai tempi estremamente lunghi delle rocce. La precarietà delle certezze desunte l'artista la conosce molte bene e ci ragiona sopra componendo le sue visioni di mondi che sono proposte filosofiche o interrogazioni metafisiche in immagini. Piante apparentemente conosciute ma in realtà inesistenti, prospettive alterate, capovolgimenti, altari, prismi, muri, piscine, costruzioni architettoniche, sono elementi che l'artista usa per farci entrare nelle sue visioni “oltre il tempo e lo spazio”. Raffaello Ossola a scelto di rappresentare il “bello”, sa che attraverso l'arte è possibile raccontare la vita ma non crede necessario arrivare alla rappresentazione del male e del brutto per sapere che questi elementi esistono. Preferisce evidenziare che il “bello” c'è. Esiste in tutto e in tutti. Ci sollecita a una riflessione utilizzando rigorosamente l'immagine , con i soli mezzi della pittura. Non ci impone risposte ne pretende accettazione del suo messaggio. Con assoluta padronanza della tecnica ci propone la sua ricerca che conferma l'esistenza del suo lavoro come uomo e come artista. Un messaggio che proprio per la sua universalità viene raccolto da pubblico e da critica a livello internazionale.