COMUNICATO STAMPA

ACQUARIO
UN NUOVO MODO DI INTENDERE E VEDERE IL MONDO DEI MARI

di ALDO BASILI E UGO LOCATELLI
anteprima 25 settembre 2008 ore 18.30, AV STUDIO ART GALERIE, via Mazzini 50,Torino
Apertura 2 ottobre 2008 in piazza Castello sull’isola di TorinoItaly su Second Life

Il pesce fuor d’acqua, ovvero fuori dal suo ambiente e catapultato in un nuovo spazio immaginario, in una dimensione aeriforme e cristallina..proprio come l’acqua. Bianchi blu o rossi e gialli, oppure un tonno solitario, tutti snaturati, de-costruiti oppure affollati tanto da diventare appena riconoscibili.

Aldo Basili e Ugo Locatelli entrambi ricercatori visuali dalla storia sufficientemente lunga e collaudata nell’ambito della fotografia, sapranno stupire e affascinare con due appuntamenti all’insegna del bionomio arte e fotografia.

Due gli appuntamenti, due gli artisti, due le gallerie torinesi, due le dimensioni, i giorni di evento, i mondi, quello virtuale e quello reale, la real life e la second life, l’immaginazione che diventa realtà e la realtà che si fonde nell’immaginario.

Si inizia il 25 settembre alle 18.30 con un’esclusiva anteprima di Acquario nella nuova galleria di Torino, la A.V. Studio Art Galerie, di via Mazzini 50. È fissata invece per il 2 ottobre, la definitiva apertura della mostra. Per l’occasione i due artisti si sono dati appuntamento su Second Life, nello spazio di piazza Castello sull’isola di Torinoitaly. La mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre

Pesci immortalati nelle light box in una luce infinita oppure ancora immersi in una realtà immaginaria, fermati in uno spazio dalle pareti senza confini, creeranno un nuovo ambiente, un acquario, nel quale lo spettatore si sentirà completamento immerso.

Pochi metri quadrati reali e virtuali per presentare la più contemporanea delle performance estetiche della fotografia, una micromostra, un concentrato di elementi critici e culturali in un “instant show”, in un nuovo spazio espositivo dedicato ai fotografi d’eccellenza italiani e internazionali.

La light-box fa seguito, ultimo arrivo, a centocinquant’anni di materiali da collezione: dal dagherrotipo alle autocromie, dal ferrotipo alla polaroid. È il loro momento, sono molti gli autori che presentano la loro opera attraverso queste luminose finestre.

Questa esposizione sancisce una nuova e importante collaborazione tra la Fondazione Artèvision e Luisella
D’Alessandro, già presidente della Fondazione Italiana per la Fotografia , responsabile di Mirafiori Galerie e d’ora in poi direttrice artistica di A. V- Studio Art Gallerie e membro del Comitato Scientifico di Artèvision.

Una mostra unica per festeggiare la Fondazione Artèvision, nuovo polo culturale del Nord Italia che attraverso tre gallerie, due a Torino e una a Venezia, vuole essere un punto di incontro per fotografi professionisti ed emergenti e per il mondo dell’arte italiana e internazionale.






BIOGRAFIA DEGLI AUTORI


ALDO BASILI, ha esordito in fotografia con il bianco e nero all'età di 14 anni frequentando per un anno un corso per fotografi. Ha lavorato per otto anni come grafico in un ufficio pubblicitario. Negli anni novanta si è dedicato ai reportage e successivamente ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali (dal 1997). Nello stesso anno, in seguito ad una sperimentazione avviata da tempo, ma ancora in evoluzione, ha prodotto le prime "Foto pittoriche", ambientazioni tra immagine fotografica e dipinto, che hanno segnato il suo definitivo passaggio alla fotografia di ricerca. A questa si è dedicato dal 2002, con pregevoli risultati anche in campo internazionale.


UGO LOCATELLI, ricercatore visuale, nato a Bruxelles nel 1940, laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Nel campo dei linguaggi il suo interesse è rivolto alla ‘natura sistemica’ dell’immagine e alla qualità dei processi di conoscenza. Il lavoro per mezzo della fotografia inizia nel 1962. Una serie di mostre e di operazioni illustrano il procedimento con cui è affrontato il linguaggio comune, lungo una direttrice che discende dal pensiero di Duchamp e dalle indagini sul reale di Klein e Manzoni. Gli incontri con Ben Vautier e con Sebastiano Vassalli (edizione di Teatro Uno - Il Mazzo, esposto alla Biennale di Venezia nel 1972) sono rilevanti. Il percorso di ricerca continua per alcuni anni in forma privata, impregnato dalla fotografia sia come strumento di ‘riflessione’ che come metodo operativo. Nel 1997 la comunicazione esterna riprende con “Areale”, operazione aperta e progressiva, sempre rivolta all’ecologia dello sguardo e del pensiero.