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Inaugurazione
All’avanguardia e rispettoso dell’ambiente: nasce il nuovo Museo di San Casciano. Al suo interno antiche testimonianze del mondo etrusco, romano e medievale
Comunicato stampa
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20 e 21 settembre: due giorni di festa per celebrare l’apertura del Museo. Taglio del nastro previsto sabato alle 11. Animazione, letture e teatro il ricco programma che animerà le due giornate con apertura del museo ad ingresso gratuito per domenica 21
SAN CASCIANO IN VAL DI PESA. Uno spazio sempre più vasto dedicato all’arte. Si realizza l’ambizioso progetto di creare a San Casciano un museo capace di contenere e valorizzare tutte le opere e le raccolte d’arte rinvenute e provenienti dal territorio sancascianese. Archeologia, arte sacra e architettura sono le tre anime che danno corpo al nuovo edificio di via Lucardesi dove ha sede il Museo di San Casciano. L’opera pubblica, frutto di un complesso intervento di ampliamento e ristrutturazione finanziato dall’amministrazione comunale con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca del Chianti Fiorentino, sarà inaugurata il prossimo 20 e 21 settembre. Nell’ambito di un doppio appuntamento ricco di eventi e animazione, sarà il sindaco Ornella Signorini a tagliare il nastro, a partire dalle 11 di sabato 20, alla presenza dell’assessore regionale Paolo Cocchi, Paola Grifoni, Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Firenze, Pistoia e Prato, Fulvia Lo Schiavo, Soprintendente per i Beni Archeologici per la Toscana, Ulisse Tramonti, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, Don Sergio Pacciani, Responsabile Ufficio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Firenze, Paolo Bandinelli, Presidente Banca del Chianti Fiorentino, Edoardo Speranza, Presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Quello di San Casciano è il quinto museo del Chianti fiorentino e va ad arricchire il progetto del sistema museale “Chianti Musei” (di cui fanno già parte il Museo di Arte Sacra di Tavarnelle, il Museo di San Francesco di Greve, il Museo di Arte Sacra di Santa Maria all’Impruneta, l’Antiquarium di Barberino Val d’Elsa) con l’obiettivo di valorizzare le raccolte d’arte presenti in questa area della Provincia di Firenze.
Il museo. Con un investimento complessivo di quasi un milione di euro l’amministrazione comunale ha portato a termine uno degli interventi pubblici più significativi sul piano finanziario e culturale del proprio percorso. Il nuovo polo museale nasce infatti da un’opera di ampliamento del museo di arte sacra, prima collocato presso l’attigua Chiesa del Suffragio ed esteso recuperando i locali adiacenti di un immobile comunale. Quattrocento metri quadri di superficie complessiva, otto sale espositive, tre sezioni museali, diverse centinaia i pezzi esposti: sono questi i numeri che caratterizzano il nuovo edificio situato nel cuore di San Casciano e vicino agli altri luoghi della cultura sancascianese: la biblioteca, la scuola di musica, l’archivio storico e il Teatro Niccolini.
Per la sua complessità, il cantiere, aperto qualche anno fa, è stato suddiviso in tre tranches e ha previsto la realizzazione di opere strutturali e di ampliamento. Il museo, disposto su due livelli, presenta una struttura all’avanguardia, rispettosa dell’ambiente e di facile accesso. Lo dimostrano l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di un’ampia copertura composta da pannelli fotovoltaici che, attraverso l’utilizzo della fonte solare, permetteranno alla struttura un notevole risparmio energetico. L’ingresso è dotato di uno spazio per la biglietteria e uno per il bookshop.
Le opere. Il nuovo polo museale è stato progettato per ospitare alcuni dei più preziosi tesori custoditi nel territorio. Al suo interno, in collaborazione con le soprintendenze competenti, sono state allestite due sezioni destinate ad accogliere la prestigiosa raccolta di reperti archeologici, di epoca etrusca e romana, rinvenuti in alcuni siti limitrofi, nel corso di varie campagne di scavi e l’ampia collezione d’arte sacra, fino ad oggi conservata presso la Chiesa del Suffragio (Museo di Arte Sacra). La prima ospita alcuni dei documenti più antichi della storia di San Casciano: dal mondo dei principi etruschi, tra cui spicca la pregiata “stele dell’arciere” che è una delle testimonianze più rilevanti dell’Etruria settentrionale, al mondo romano e i suoi oggetti di uso quotidiano quali ceramiche, oggetti metallici, marmi decorati, terrecotte, bronzi. La seconda sezione accoglie la preziosa collezione di dipinti, sculture, arredi e paramenti sacri provenienti dalle pievi, dalle parrocchie e dagli oratori presenti nel territorio comunale. Tra le altre si possono ammirare la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti, il Dossale di San Michele Arcangelo di Coppo di Marcovaldo, un elemento del fonte battesimale, fusto scolpito in alabastro del Maestro di Cabestany con scene della Natività e l’Incoronazione della Vergine di Neri di Bicci. Una terza sezione rende il museo di San Casciano originale e la sua collezione ancora più varia: le abitazioni primitive. La sezione, nata a seguito della concessione in comodato di materiale scientifico da parte della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, si compone di modelli in scala, pannelli esplicativi e fotografie d’epoca e ha lo scopo di far conoscere la grande varietà delle forme edilizie e degli habitat tradizionali.
I commenti
Ornella Signorini, Sindaco di San Casciano in Val di Pesa
“La realizzazione del nuovo museo civico rappresenta uno degli impegni più significativi del nostro percorso amministrativo con il quale otteniamo il completamento di un’area culturale che dà spazio, coltiva e comprende le diverse arti che sul territorio hanno radici profonde come il teatro, l’arte, la musica, la letteratura, la storia. Un’opera di alta rilevanza pubblica che ha uno dei suoi maggiori punti di forza nella facilità di accesso, nella sostenibilità ambientale e nella capacità di offrire alla comunità un’unica sede con luoghi e spazi diversi dove poter coltivare passioni, conoscere, socializzare. Per la sua posizione, nel cuore del capoluogo, il nuovo museo è destinato a diventare un edificio nevralgico, un elemento simbolo del polo culturale sancascianese che abbraccia le vicine strutture della biblioteca, la scuola di musica, l’archivio storico e il Teatro Niccolini. Riferimenti culturali questi che intendiamo far lavorare in modo da creare ed erogare una rete di servizi integrati”.
Paolo Cocchi, Assessore regionale alla Cultura e al Turismo
“Con i tempi che corrono, un museo che si inaugura merita una grande festa e quella prevista in Chianti sabato e domenica è certamente una festa meritata. Credo sia giusto evidenziare il particolare sforzo compiuto dall'amministrazione comunale e da tutti gli altri soggetti, pubblici e privati, che in questi anni si sono uniti per razionalizzare e potenziare una triplice offerta d'arte e di cultura: l'archeologia, l'arte sacra, l'architettura. Il fatto poi che il nuovo museo di San Casciano utilizzi, per i suoi bisogni energetici, un'ampia copertura composta da pannelli solari è un valore aggiunto che la Regione non può che additare a esempio”.
Dopo l’inaugurazione la festa continua…
Ricco il programma delle iniziative previste nei giorni 20 e 21 con le quali l’amministrazione comunale celebra l’apertura del nuovo museo. Nel pomeriggio di sabato la Biblioteca apre i battenti, in via straordinaria, dalle 16 alle 19 per continuare a festeggiare con animazioni, letture e sorprese. Alle 21.30 spazio alla musica con “Suoni e colori, momenti musicali a cura degli allievi e degli insegnanti dell’Accademia Musicale di San Casciano. Domenica 21 apertura gratuita del museo per l’intera giornata. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 ingresso libero per i cinque musei chiantigiani che fanno parte del circuito Chianti Musei. E per finire alle 21.30 il Laboratorio Amaltea presenta lo spettacolo teatrale “Don Milani: l’obbedienza non è più una virtù” per la regia di Dimitri Frosali.
SAN CASCIANO IN VAL DI PESA. Uno spazio sempre più vasto dedicato all’arte. Si realizza l’ambizioso progetto di creare a San Casciano un museo capace di contenere e valorizzare tutte le opere e le raccolte d’arte rinvenute e provenienti dal territorio sancascianese. Archeologia, arte sacra e architettura sono le tre anime che danno corpo al nuovo edificio di via Lucardesi dove ha sede il Museo di San Casciano. L’opera pubblica, frutto di un complesso intervento di ampliamento e ristrutturazione finanziato dall’amministrazione comunale con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca del Chianti Fiorentino, sarà inaugurata il prossimo 20 e 21 settembre. Nell’ambito di un doppio appuntamento ricco di eventi e animazione, sarà il sindaco Ornella Signorini a tagliare il nastro, a partire dalle 11 di sabato 20, alla presenza dell’assessore regionale Paolo Cocchi, Paola Grifoni, Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Firenze, Pistoia e Prato, Fulvia Lo Schiavo, Soprintendente per i Beni Archeologici per la Toscana, Ulisse Tramonti, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, Don Sergio Pacciani, Responsabile Ufficio Arte Sacra dell'Arcidiocesi di Firenze, Paolo Bandinelli, Presidente Banca del Chianti Fiorentino, Edoardo Speranza, Presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Quello di San Casciano è il quinto museo del Chianti fiorentino e va ad arricchire il progetto del sistema museale “Chianti Musei” (di cui fanno già parte il Museo di Arte Sacra di Tavarnelle, il Museo di San Francesco di Greve, il Museo di Arte Sacra di Santa Maria all’Impruneta, l’Antiquarium di Barberino Val d’Elsa) con l’obiettivo di valorizzare le raccolte d’arte presenti in questa area della Provincia di Firenze.
Il museo. Con un investimento complessivo di quasi un milione di euro l’amministrazione comunale ha portato a termine uno degli interventi pubblici più significativi sul piano finanziario e culturale del proprio percorso. Il nuovo polo museale nasce infatti da un’opera di ampliamento del museo di arte sacra, prima collocato presso l’attigua Chiesa del Suffragio ed esteso recuperando i locali adiacenti di un immobile comunale. Quattrocento metri quadri di superficie complessiva, otto sale espositive, tre sezioni museali, diverse centinaia i pezzi esposti: sono questi i numeri che caratterizzano il nuovo edificio situato nel cuore di San Casciano e vicino agli altri luoghi della cultura sancascianese: la biblioteca, la scuola di musica, l’archivio storico e il Teatro Niccolini.
Per la sua complessità, il cantiere, aperto qualche anno fa, è stato suddiviso in tre tranches e ha previsto la realizzazione di opere strutturali e di ampliamento. Il museo, disposto su due livelli, presenta una struttura all’avanguardia, rispettosa dell’ambiente e di facile accesso. Lo dimostrano l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di un’ampia copertura composta da pannelli fotovoltaici che, attraverso l’utilizzo della fonte solare, permetteranno alla struttura un notevole risparmio energetico. L’ingresso è dotato di uno spazio per la biglietteria e uno per il bookshop.
Le opere. Il nuovo polo museale è stato progettato per ospitare alcuni dei più preziosi tesori custoditi nel territorio. Al suo interno, in collaborazione con le soprintendenze competenti, sono state allestite due sezioni destinate ad accogliere la prestigiosa raccolta di reperti archeologici, di epoca etrusca e romana, rinvenuti in alcuni siti limitrofi, nel corso di varie campagne di scavi e l’ampia collezione d’arte sacra, fino ad oggi conservata presso la Chiesa del Suffragio (Museo di Arte Sacra). La prima ospita alcuni dei documenti più antichi della storia di San Casciano: dal mondo dei principi etruschi, tra cui spicca la pregiata “stele dell’arciere” che è una delle testimonianze più rilevanti dell’Etruria settentrionale, al mondo romano e i suoi oggetti di uso quotidiano quali ceramiche, oggetti metallici, marmi decorati, terrecotte, bronzi. La seconda sezione accoglie la preziosa collezione di dipinti, sculture, arredi e paramenti sacri provenienti dalle pievi, dalle parrocchie e dagli oratori presenti nel territorio comunale. Tra le altre si possono ammirare la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti, il Dossale di San Michele Arcangelo di Coppo di Marcovaldo, un elemento del fonte battesimale, fusto scolpito in alabastro del Maestro di Cabestany con scene della Natività e l’Incoronazione della Vergine di Neri di Bicci. Una terza sezione rende il museo di San Casciano originale e la sua collezione ancora più varia: le abitazioni primitive. La sezione, nata a seguito della concessione in comodato di materiale scientifico da parte della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, si compone di modelli in scala, pannelli esplicativi e fotografie d’epoca e ha lo scopo di far conoscere la grande varietà delle forme edilizie e degli habitat tradizionali.
I commenti
Ornella Signorini, Sindaco di San Casciano in Val di Pesa
“La realizzazione del nuovo museo civico rappresenta uno degli impegni più significativi del nostro percorso amministrativo con il quale otteniamo il completamento di un’area culturale che dà spazio, coltiva e comprende le diverse arti che sul territorio hanno radici profonde come il teatro, l’arte, la musica, la letteratura, la storia. Un’opera di alta rilevanza pubblica che ha uno dei suoi maggiori punti di forza nella facilità di accesso, nella sostenibilità ambientale e nella capacità di offrire alla comunità un’unica sede con luoghi e spazi diversi dove poter coltivare passioni, conoscere, socializzare. Per la sua posizione, nel cuore del capoluogo, il nuovo museo è destinato a diventare un edificio nevralgico, un elemento simbolo del polo culturale sancascianese che abbraccia le vicine strutture della biblioteca, la scuola di musica, l’archivio storico e il Teatro Niccolini. Riferimenti culturali questi che intendiamo far lavorare in modo da creare ed erogare una rete di servizi integrati”.
Paolo Cocchi, Assessore regionale alla Cultura e al Turismo
“Con i tempi che corrono, un museo che si inaugura merita una grande festa e quella prevista in Chianti sabato e domenica è certamente una festa meritata. Credo sia giusto evidenziare il particolare sforzo compiuto dall'amministrazione comunale e da tutti gli altri soggetti, pubblici e privati, che in questi anni si sono uniti per razionalizzare e potenziare una triplice offerta d'arte e di cultura: l'archeologia, l'arte sacra, l'architettura. Il fatto poi che il nuovo museo di San Casciano utilizzi, per i suoi bisogni energetici, un'ampia copertura composta da pannelli solari è un valore aggiunto che la Regione non può che additare a esempio”.
Dopo l’inaugurazione la festa continua…
Ricco il programma delle iniziative previste nei giorni 20 e 21 con le quali l’amministrazione comunale celebra l’apertura del nuovo museo. Nel pomeriggio di sabato la Biblioteca apre i battenti, in via straordinaria, dalle 16 alle 19 per continuare a festeggiare con animazioni, letture e sorprese. Alle 21.30 spazio alla musica con “Suoni e colori, momenti musicali a cura degli allievi e degli insegnanti dell’Accademia Musicale di San Casciano. Domenica 21 apertura gratuita del museo per l’intera giornata. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 ingresso libero per i cinque musei chiantigiani che fanno parte del circuito Chianti Musei. E per finire alle 21.30 il Laboratorio Amaltea presenta lo spettacolo teatrale “Don Milani: l’obbedienza non è più una virtù” per la regia di Dimitri Frosali.
20
settembre 2008
Inaugurazione
Dal 20 al 21 settembre 2008
Location
MUSEO DI SAN CASCIANO
San Casciano In Val Di Pesa, Via Lucardesi, (Firenze)
San Casciano In Val Di Pesa, Via Lucardesi, (Firenze)
Biglietti
Gratuito nei due giorni di inaugurazione. In seguito: € 3,00
Ridotto: € 2,00
(minori di 18 e maggiori di 65 anni, gruppi organizzati)
Orario di apertura
Dal 1° aprile al 31 ottobre
Lunedì/Martedì/Giovedì/Venerdì 10-13
Sabato e domenica 10-13/16-19
Dal 1° novembre al 31 marzo
Lunedì/Giovedì 10-13
Sabato e domenica 10-13/15-18
Vernissage
20 Settembre 2008, ore 11