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Oreste Baldini – Aqua Mater
Soggetti privilegiati del giovane scultore sono il pesce e l’acqua; sua materia prevalente è il bronzo, spesso patinato, e trattato sempre con grande sensibilità, con una forte suggestione di richiamo tattile; ma anche il marmo, che egli usa per pannelli riproducenti folle di pesci stilizzati.
Comunicato stampa
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In occasione della IV edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata dall’AMACI (Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani) la Galleria Cortese & Lisanti di Roma inaugura la mostra personale di Oreste Baldini (fino al 20 novembre) dal titolo AQUA MATER.
In catalogo un testo di Guglielmo Gigliotti.
Soggetti privilegiati del giovane scultore sono il pesce e l’acqua; sua materia prevalente è il bronzo, spesso patinato, e trattato sempre con grande sensibilità, con una forte suggestione di richiamo tattile; ma anche il marmo, che egli usa per pannelli riproducenti folle di pesci stilizzati. Non mancano oggetti d’uso originalmente reinventati, come la bronzea fontana e le sedie-sculture in ferro con alti schienali a forma di lisca. Singoli pesci dorati guizzano ondeggiando su esili steli di ferro e nelle piccole sculture miriadi di pesci prendono vita . Trovano ampio spazio nella mostra sculture chiamate “Kudurru” simili ad antichi cippi votivi dove decine di pesci proliferano.
Oreste Baldini ha esposto in Italia e all’estero con regolarità dalla fine degli anni Ottanta, tenendo personali in gallerie private e spazi pubblici. Ha lavorato come scenografo per teatri romani (Valle, Orologio, Brancaccio, Globe Theatre). Ha vinto nel ’93 il primo premio alla Biennale d’Arte Sacra di Foggia, e sue opere sono in chiese italiane e francesi, tra l’altro a Lourdes. Ciò ben si accorda con la particolare iconografia di questo artista, poiché la semiologia del pesce è ricca di rimandi all’origine e pregna di significati religiosi ; così come il mare è esso stesso archetipo della vita, che si sviluppa dall’acqua. Tra l’altro le stesse mitre dei vescovi si ispirano all’immagine del pesce, dato che nella loro forma aperta e appuntita ne imitano la bocca.
In catalogo un testo di Guglielmo Gigliotti.
Soggetti privilegiati del giovane scultore sono il pesce e l’acqua; sua materia prevalente è il bronzo, spesso patinato, e trattato sempre con grande sensibilità, con una forte suggestione di richiamo tattile; ma anche il marmo, che egli usa per pannelli riproducenti folle di pesci stilizzati. Non mancano oggetti d’uso originalmente reinventati, come la bronzea fontana e le sedie-sculture in ferro con alti schienali a forma di lisca. Singoli pesci dorati guizzano ondeggiando su esili steli di ferro e nelle piccole sculture miriadi di pesci prendono vita . Trovano ampio spazio nella mostra sculture chiamate “Kudurru” simili ad antichi cippi votivi dove decine di pesci proliferano.
Oreste Baldini ha esposto in Italia e all’estero con regolarità dalla fine degli anni Ottanta, tenendo personali in gallerie private e spazi pubblici. Ha lavorato come scenografo per teatri romani (Valle, Orologio, Brancaccio, Globe Theatre). Ha vinto nel ’93 il primo premio alla Biennale d’Arte Sacra di Foggia, e sue opere sono in chiese italiane e francesi, tra l’altro a Lourdes. Ciò ben si accorda con la particolare iconografia di questo artista, poiché la semiologia del pesce è ricca di rimandi all’origine e pregna di significati religiosi ; così come il mare è esso stesso archetipo della vita, che si sviluppa dall’acqua. Tra l’altro le stesse mitre dei vescovi si ispirano all’immagine del pesce, dato che nella loro forma aperta e appuntita ne imitano la bocca.
04
ottobre 2008
Oreste Baldini – Aqua Mater
Dal 04 ottobre al 20 novembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA CORTESE & LISANTI
Roma, Via Garigliano, 29, (Roma)
Roma, Via Garigliano, 29, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-13 e 16,30-19,30
Vernissage
4 Ottobre 2008, ore 18
Autore
Curatore