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Enrico Benetta – Parole per cena
La cena è servita. Presso La Casa del Nespolo, lo spazio espositivo estivo della galleria BelloFresco di Mestre, dove gli incontri con l’arte del ciclo BF|08, lunghi vernissage della durata di due giorni, proseguono con l’appuntamento Parole per cena, personale di Enrico Benetta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ciascuno prenda posto al desco imbandito. La cena è servita.
Presso La Casa del Nespolo, lo spazio espositivo estivo della galleria BelloFresco di Mestre, dove gli incontri con l’arte del ciclo BF|08, lunghi vernissage della durata di due giorni, proseguono con l’appuntamento Parole per cena, personale di Enrico Benetta, a cura di Gaetano Salerno.
Conclusa l’esposizione presso la Casa dei Carraresi di Treviso e la partecipazione all’estate culturale cortinese Enrico Benetta allestisce un menu particolare e articolato in cui le portate sono i lavori stessi dell’artista, serviti in pasto agli affamati ospiti: se l’arte è ormai indispensabile bisogno primario, elemento proteico e vitaminico alla stregua di pane e latte, tanto vale cibarsene.
Attraverso la lenta e ragionata degustazione delle molte pietanze, assecondando le più accreditate teorie slow-food, si snoda l’opera dell’artista trevigiano, già presente da anni sulla scena internazionale: dai progetti scultorei in cui l’intento creativo sconfina nell’azione artigiana alle grandi installazioni metalliche dal rimando fiabesco, ai progetti pittorici, ai piccoli lavori realizzati su carta scenografica.
Una breve antologica à la carte, in cui ogni boccone, fagocitato dapprima attraverso la vista, saziato lo sguardo, si rivela pretesto narrativo di storie e racconti; le parole ci rivelano così che dietro l’immediata apparenza formale di semplici oggetti sono racchiusi ricchi frammenti di esperienze umane.
Le stesse lettere dell’alfabeto che con ripetitiva ossessione e ricercata casualità Enrico Benetta utilizza come sfondi dei suoi lavori diventano così, durante la cena, suoni e narrazioni potenzialmente infinite, nel gioco degli anagrammi e delle sciarade, incrociando destini dagli epiloghi imprevedibili come le miriadi di combinazioni che qualsiasi codice nasconde; una metafora della creazione (anche la Genesi è, in fondo, un racconto), dal caos primordiale alla manifestazione razionale dell’Idea divina (il Verbo).
Una serata di contamin-azioni (o azioni contaminate) in cui la pittura si fonde nella letteratura per riscoprirsi azione di scena e di parola, plot narrativo, e come tale fungere da collante – o da condimento - durante il banchetto.
Affabulando e nutrendo commensali sempre più affamati di storie.
L’evento è patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Piombino Dese.
Durante la prima serata è prevista un’azione performativa di Matteo Gobbo.
Enrico Benetta sarà presente il primo giorno di vernice.
Presso La Casa del Nespolo, lo spazio espositivo estivo della galleria BelloFresco di Mestre, dove gli incontri con l’arte del ciclo BF|08, lunghi vernissage della durata di due giorni, proseguono con l’appuntamento Parole per cena, personale di Enrico Benetta, a cura di Gaetano Salerno.
Conclusa l’esposizione presso la Casa dei Carraresi di Treviso e la partecipazione all’estate culturale cortinese Enrico Benetta allestisce un menu particolare e articolato in cui le portate sono i lavori stessi dell’artista, serviti in pasto agli affamati ospiti: se l’arte è ormai indispensabile bisogno primario, elemento proteico e vitaminico alla stregua di pane e latte, tanto vale cibarsene.
Attraverso la lenta e ragionata degustazione delle molte pietanze, assecondando le più accreditate teorie slow-food, si snoda l’opera dell’artista trevigiano, già presente da anni sulla scena internazionale: dai progetti scultorei in cui l’intento creativo sconfina nell’azione artigiana alle grandi installazioni metalliche dal rimando fiabesco, ai progetti pittorici, ai piccoli lavori realizzati su carta scenografica.
Una breve antologica à la carte, in cui ogni boccone, fagocitato dapprima attraverso la vista, saziato lo sguardo, si rivela pretesto narrativo di storie e racconti; le parole ci rivelano così che dietro l’immediata apparenza formale di semplici oggetti sono racchiusi ricchi frammenti di esperienze umane.
Le stesse lettere dell’alfabeto che con ripetitiva ossessione e ricercata casualità Enrico Benetta utilizza come sfondi dei suoi lavori diventano così, durante la cena, suoni e narrazioni potenzialmente infinite, nel gioco degli anagrammi e delle sciarade, incrociando destini dagli epiloghi imprevedibili come le miriadi di combinazioni che qualsiasi codice nasconde; una metafora della creazione (anche la Genesi è, in fondo, un racconto), dal caos primordiale alla manifestazione razionale dell’Idea divina (il Verbo).
Una serata di contamin-azioni (o azioni contaminate) in cui la pittura si fonde nella letteratura per riscoprirsi azione di scena e di parola, plot narrativo, e come tale fungere da collante – o da condimento - durante il banchetto.
Affabulando e nutrendo commensali sempre più affamati di storie.
L’evento è patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Piombino Dese.
Durante la prima serata è prevista un’azione performativa di Matteo Gobbo.
Enrico Benetta sarà presente il primo giorno di vernice.
20
settembre 2008
Enrico Benetta – Parole per cena
Dal 20 al 21 settembre 2008
arte contemporanea
Location
CASA DEL NESPOLO
Piombino Dese, Via Boscato, 9, (Padova)
Piombino Dese, Via Boscato, 9, (Padova)
Orario di apertura
sabato 20 settembre e domenica 21 settembre 2008, dalle 18.00 alle 23.00
Vernissage
20 Settembre 2008, ore 18.00
Autore
Curatore