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Candida Ferrari / Lorella Salvagni – Ri-flessioni
Candida Ferrari vive e lavora a Parma; il suo lavoro è esposto in parecchi luoghi in Italia. Lorella Salvagni vive e lavora a Mantova, dove nei giorni del festival della Letteratura ha esposto nell’acqua una installazione luminosa e musicale.
Comunicato stampa
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Nell'incontro con gli artisti rimane sempre in sospeso una vibrazione che vaga, ondeggia tra la curiosità di novità mentre si insinua un'attesa. L’ incontro fra Lorella Salvagni (Mantova) e Candida Ferrari (Parma) è fra questi. Ricordo bene l’approccio conoscitivo della loro creatività eclettica, poetica, sensibile che non si spiega in un racconto o in una spiegazione del progetto ma nello spettacolo visto e l’immaginazione per le riflessioni che suscitano per i fremiti, le vibrazioni. e le risonanze.
Quello che mi ha spinto a dare spazio a un incontro fra queste artiste sono stati proprio i presupposti della costruzione di questo luogo mentale praticabile. Là dove i riverberi vibrano in propagazioni ondulatorie.
Candida Ferrari già nel passato orientava la sua ricerca verso la luce. scegliendo un materiale trasparente: il plexiglass e l'acetato, dopo l’esperienza di " Accordi di luce" del '96 (opere urbane nella città di Roma.) In questi ultimi anni di lavoro si è spinta verso una nuova ricerca. Su una base argento(in cui non cerca assolutamente lo specchio) applica in velatura acetati dipinti di bianco. Nella sua annosa e privata ricerca di luce cerca e indaga nell'opera la sua propria autonoma luce interiore. Che forse nasce da un raggio incidente su una superficie riflettente e rinviato (secondo un raggio riflesso) a formare un angolo di luce uguale all'angolo di incidenza e giacente sullo stesso piano.
Lorella Salvagni invece opera con sperimentazioni cromatiche, (plexiglas opalino e plexiglas trasparente, luci led e luci bianche, ferro, terra cotta, legno, smalto e acquarello. ) raccolte con un caleidoscopico effetto in contenitori di terracotta. Le due artiste operano in modo completamente diverso sia per i materiali impiegati sia per i risultati ma tutte e due si misurano sempre nel trasmettere visive e tattili sensazioni. Tra le sculture di luce di Lorella Salvagni, in un apparente magmatico sbriciolarsi della materia e i bianchi di Candida Ferrari ci sono variazioni continue di riflessi e linee guida concettuali, segniche, materiche, ma anche architetture sensibili.
Una osservazione approfondita rivela: la laboriosa manipolazione del materiale condotta spesso sino alla negazione delle sue caratteristiche fisiche, e la mano che viene guidata dal tocco acuto del pensiero in una RIFLESSIONE che va dall'ombra alla luce, dal disordine all'ordine secondo un progetto mediante il quale prende coscienza e consistenza il pensiero che lo guida alla realizzazione dell'opera. m.c.s.
Quello che mi ha spinto a dare spazio a un incontro fra queste artiste sono stati proprio i presupposti della costruzione di questo luogo mentale praticabile. Là dove i riverberi vibrano in propagazioni ondulatorie.
Candida Ferrari già nel passato orientava la sua ricerca verso la luce. scegliendo un materiale trasparente: il plexiglass e l'acetato, dopo l’esperienza di " Accordi di luce" del '96 (opere urbane nella città di Roma.) In questi ultimi anni di lavoro si è spinta verso una nuova ricerca. Su una base argento(in cui non cerca assolutamente lo specchio) applica in velatura acetati dipinti di bianco. Nella sua annosa e privata ricerca di luce cerca e indaga nell'opera la sua propria autonoma luce interiore. Che forse nasce da un raggio incidente su una superficie riflettente e rinviato (secondo un raggio riflesso) a formare un angolo di luce uguale all'angolo di incidenza e giacente sullo stesso piano.
Lorella Salvagni invece opera con sperimentazioni cromatiche, (plexiglas opalino e plexiglas trasparente, luci led e luci bianche, ferro, terra cotta, legno, smalto e acquarello. ) raccolte con un caleidoscopico effetto in contenitori di terracotta. Le due artiste operano in modo completamente diverso sia per i materiali impiegati sia per i risultati ma tutte e due si misurano sempre nel trasmettere visive e tattili sensazioni. Tra le sculture di luce di Lorella Salvagni, in un apparente magmatico sbriciolarsi della materia e i bianchi di Candida Ferrari ci sono variazioni continue di riflessi e linee guida concettuali, segniche, materiche, ma anche architetture sensibili.
Una osservazione approfondita rivela: la laboriosa manipolazione del materiale condotta spesso sino alla negazione delle sue caratteristiche fisiche, e la mano che viene guidata dal tocco acuto del pensiero in una RIFLESSIONE che va dall'ombra alla luce, dal disordine all'ordine secondo un progetto mediante il quale prende coscienza e consistenza il pensiero che lo guida alla realizzazione dell'opera. m.c.s.
02
ottobre 2008
Candida Ferrari / Lorella Salvagni – Ri-flessioni
Dal 02 ottobre al 02 novembre 2008
arte contemporanea
Location
MARIA CILENA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Carlo Farini, 6, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 6, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15,30/19
Vernissage
2 Ottobre 2008, ore 18
Autore
Curatore