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Giuseppe Mannino – Le rotte dei sogni: dipinti, sculture, disegni e… poesie
Comunicato stampa
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Giuseppe Mannino, Pippo per gli amici, nasce a Graniti (Messina), alle Gole dell’Alcàntara, il 12 dicembre 1939. Figlioccio prediletto dello scultore Peppino Mazzullo, con cui ha vissuto a lungo
a Roma, si è avvicinato all’arte giovanissimo, frequentando il Salotto culturale “La casa rossa”,
la casa di Mazzullo, dove è passato il meglio della cultura dello scorso secolo.
Alla fine degli anni ’50 si trasferisce definitivamente a Roma e pochi anni dopo lo troviamo tra i promotori del movimento “La nuova figurazione”, con il pittore Silvio Benedetto ed altri. Conseguita la laurea in legge inizia subito a fare l’avvocato, prendendo altre strade, ma non abbandona mai l’arte e la collaborazione con Mazzullo. Ha continuato a disegnare, sempre, come gli suggeriva e faceva Mazzullo, senza tuttavia mai trascurare l’impegno politico e sociale, occupando cariche importanti (è stato anche presidente del Consiglio Comunale di Roma).
Come ha scritto di lui Igor Man, ”…miracolosamente Mannino non è un artista della domenica, vale a dire un dilettante. Giuseppe Mannino sa fare poesia: con la parola scritta, coi quadri, con la scultura. Ha un grande talento, è un artista serio. Ma atipico”. E il critico d’arte Gabriele Simongini, che in più occasioni si è occupato dell’artista siciliano, ha rilevato che “Giuseppe Mannino (…) crea immagini passionali cariche di profondi significati sociali ed umani utilizzando, di volta in volta, la pittura, la scultura, la grafica, la poesia con una sostanziale continuità d’intenti”.
Mannino torna ad esporre a Roma, alla Galleria La Borgognona, dopo aver eseguito il Monumento in memoria delle vittime delle Foibe (collocato nel piazzale antistante la stazione Laurentino della Metro a Roma), dopo aver tenuto mostre a Berlino, Malaga (sul Don Chisciotte), in Cina e persino all’Isola di Pasqua, affrontando un tema che gli è caro: i sogni. Da Giocatore di sogni (il titolo di una sua, tra le tante, raccolta di poesie), ripercorre nelle opere, frutto di un lavoro decennale, le rotte dei sogni, che secondo Mannino esistono e a cui tutti i visionari possono accedere.
Per meglio rendersi conto, Mannino offre in mostra più di 50 opere, tra dipinti, sculture, disegni …e poesie colorate.
Mannino è presentato in catalogo dallo storico dell’arte Claudio Crescentini. Nel catalogo c’è anche un testo di Dante Maffia dal titolo “Un Don Chisciotte siciliano”.
a Roma, si è avvicinato all’arte giovanissimo, frequentando il Salotto culturale “La casa rossa”,
la casa di Mazzullo, dove è passato il meglio della cultura dello scorso secolo.
Alla fine degli anni ’50 si trasferisce definitivamente a Roma e pochi anni dopo lo troviamo tra i promotori del movimento “La nuova figurazione”, con il pittore Silvio Benedetto ed altri. Conseguita la laurea in legge inizia subito a fare l’avvocato, prendendo altre strade, ma non abbandona mai l’arte e la collaborazione con Mazzullo. Ha continuato a disegnare, sempre, come gli suggeriva e faceva Mazzullo, senza tuttavia mai trascurare l’impegno politico e sociale, occupando cariche importanti (è stato anche presidente del Consiglio Comunale di Roma).
Come ha scritto di lui Igor Man, ”…miracolosamente Mannino non è un artista della domenica, vale a dire un dilettante. Giuseppe Mannino sa fare poesia: con la parola scritta, coi quadri, con la scultura. Ha un grande talento, è un artista serio. Ma atipico”. E il critico d’arte Gabriele Simongini, che in più occasioni si è occupato dell’artista siciliano, ha rilevato che “Giuseppe Mannino (…) crea immagini passionali cariche di profondi significati sociali ed umani utilizzando, di volta in volta, la pittura, la scultura, la grafica, la poesia con una sostanziale continuità d’intenti”.
Mannino torna ad esporre a Roma, alla Galleria La Borgognona, dopo aver eseguito il Monumento in memoria delle vittime delle Foibe (collocato nel piazzale antistante la stazione Laurentino della Metro a Roma), dopo aver tenuto mostre a Berlino, Malaga (sul Don Chisciotte), in Cina e persino all’Isola di Pasqua, affrontando un tema che gli è caro: i sogni. Da Giocatore di sogni (il titolo di una sua, tra le tante, raccolta di poesie), ripercorre nelle opere, frutto di un lavoro decennale, le rotte dei sogni, che secondo Mannino esistono e a cui tutti i visionari possono accedere.
Per meglio rendersi conto, Mannino offre in mostra più di 50 opere, tra dipinti, sculture, disegni …e poesie colorate.
Mannino è presentato in catalogo dallo storico dell’arte Claudio Crescentini. Nel catalogo c’è anche un testo di Dante Maffia dal titolo “Un Don Chisciotte siciliano”.
10
settembre 2008
Giuseppe Mannino – Le rotte dei sogni: dipinti, sculture, disegni e… poesie
Dal 10 settembre all'undici ottobre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA BORGOGNONA
Roma, Via Del Corso, 525, (Roma)
Roma, Via Del Corso, 525, (Roma)
Orario di apertura
11 – 13 / 16 – 20 chiusa la domenica e i festivi
Vernissage
10 Settembre 2008, ore 18
Autore