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Umberto Moggioli – Magia del silenzio
La mostra ripercorre le tappe della breve vita di un artista che fu tra i protagonisti di quella straordinaria stagione pittorica che vide la luce nei primi due decenni del XX secolo e che aprì la via alla modernità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Umberto Moggioli. Magia del silenzio (Trento 1886- Roma 1919)
Palazzo Agostinelli, Bassano del Grappa, 14 settembre - 2 novembre 2008
vernice stampa sabato 13 settembre ore 12.00, Palazzo Agostinelli, Bassano del Grappa
inaugurazione sabato 13 settembre ore 18.30, Palazzo Agostinelli, Bassano del Grappa
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Bassano del Grappa e trart, in collaborazione con Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, presentano dal 14 settembre al 2 novembre 2008 la mostra Umberto Moggioli. Magia del silenzio presso le sale di Palazzo Agostinelli.
La mostra ripercorre le tappe della breve vita di un artista che fu tra i protagonisti di quella straordinaria stagione pittorica che vide la luce nei primi due decenni del XX secolo e che aprì la via alla modernità.
Dalle prime prove eseguite intorno al 1905 nella città natale -Trento - fino alle ultime espressioni pittoriche del soggiorno romano a Villa Strohl-Fern dove morì di febbre spagnola nel gennaio del 1919.
Nato a Trento nel 1886, Umberto Moggioli si trasferì già nel 1904 a Venezia dove frequentò la locale Accademia di Belle Arti. Innamorato della natura, dei suoi colori e dei suoi silenzi, Umberto Moggioli fu un eccezionale paesaggista. Trovò a Burano, nella campagna veneta - ad Asolo e Cavaion veronese - e nel parco di Villa Strohl - Fern a Roma, fonti inesauribili d’ispirazione, luoghi per eccellenza ove ritrovare l’autenticità di uno stato di natura avulso dalla storia, lontano da ogni contaminazione, suggestioni magnifiche rese poi sulla tela con una qualità pittorica di eccellente portata.
Umberto Moggioli. Magia del silenzio curata da Federica Luser propone oltre sessanta opere dell’artista trentino, reperite sia presso collezioni pubbliche che private, paesaggi per lo più, che testimoniano l’amore incondizionato verso la natura protagonista assoluta della sua produzione pittorica. Tra le tele esposte a Palazzo Agostinelli, Giardino di sera (1907), Cipresso gemello (1912), Paesaggio asolano (1914) e Viale a Villa Strohl- Fern (1919) di proprietà del MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Olivi a Villa Glori (1910), Sera a San Francesco del deserto, (1913), Burano d’inverno, (1913), Alberi a Villa Strohl- Fern, (1917) di proprietà privata, che testimoniano l’evoluzione della poetica di Moggioli attraverso la creazione di immagini che si materializzano sulla tela come trasposizione non solo di un’emozione, ma come simbolo di quella contemplazione della natura che tutto assorbe in un superamento del concetto di spazio - tempo, che diventa ricerca dell’altrove. L’amore per la natura e per le cose gli permette di sfrondare le immagini da ogni elemento per lui inutile, giungendo a un’armonia che rende le sue opere così particolari e preziose, spesso giocate sul medesimo tono come negli splendidi notturni eseguiti nel 1914. Tele che s’impreziosiscono di colore e di solarità nella solitaria cornice del parco di Villa Strohl-Fern a Roma, dove presero studio tra gli altri anche Arturo Martini, il musicista Bruno Barilli, lo scultore Renato Brozzi, poi Cipriano Efisio Oppo, Francesco Trombadori, Carlo Levi e, tra i poeti, Rainer Maria Rilke.
Nonostante il carattere schivo e il suo vivere appartato, lontano dai fragori della città, Moggioli partecipò a mostre di grande rilevanza tra cui le Biennali del 1907, 09, 10, 12, 14 e soprattutto divenne protagonista di quella stagione secessionista che investì nel secondo decennio del 1900 il panorama artistico europeo e italiano. La sua partecipazione alle mostre capesarine a Venezia del 1909, 10, 12, 13; all’Esposizione giovanile di Napoli del 1913 e alle Secessioni di Roma nel 1913, 14, 16 con i migliori artisti dell’epoca quali Felice Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini ne sono felice testimonianza.
In questo senso Moggioli pur affondando le proprie radici nella pittura dell’Ottocento appartiene invece ai fermenti artistici contemporanei e come diceva Somarè nel 1942 “ne costituisce una delle più schiettamente originali e persuasive manifestazioni”.
La monografia Umberto Moggioli. Magia del silenzio terzo volume della collana NOVECENTOEDINTORNI. Artisti tra ‘800 e ‘900 pubblicata dalle edizionitrart presenta testi di Mario Guderzo, Federica Luser e Alessandra Tiddia ed è corredata da oltre quattrocento riproduzioni a colori delle opere dell’artista, reperite sia in collezioni pubbliche che private.
Palazzo Agostinelli, Bassano del Grappa, 14 settembre - 2 novembre 2008
vernice stampa sabato 13 settembre ore 12.00, Palazzo Agostinelli, Bassano del Grappa
inaugurazione sabato 13 settembre ore 18.30, Palazzo Agostinelli, Bassano del Grappa
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Bassano del Grappa e trart, in collaborazione con Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, presentano dal 14 settembre al 2 novembre 2008 la mostra Umberto Moggioli. Magia del silenzio presso le sale di Palazzo Agostinelli.
La mostra ripercorre le tappe della breve vita di un artista che fu tra i protagonisti di quella straordinaria stagione pittorica che vide la luce nei primi due decenni del XX secolo e che aprì la via alla modernità.
Dalle prime prove eseguite intorno al 1905 nella città natale -Trento - fino alle ultime espressioni pittoriche del soggiorno romano a Villa Strohl-Fern dove morì di febbre spagnola nel gennaio del 1919.
Nato a Trento nel 1886, Umberto Moggioli si trasferì già nel 1904 a Venezia dove frequentò la locale Accademia di Belle Arti. Innamorato della natura, dei suoi colori e dei suoi silenzi, Umberto Moggioli fu un eccezionale paesaggista. Trovò a Burano, nella campagna veneta - ad Asolo e Cavaion veronese - e nel parco di Villa Strohl - Fern a Roma, fonti inesauribili d’ispirazione, luoghi per eccellenza ove ritrovare l’autenticità di uno stato di natura avulso dalla storia, lontano da ogni contaminazione, suggestioni magnifiche rese poi sulla tela con una qualità pittorica di eccellente portata.
Umberto Moggioli. Magia del silenzio curata da Federica Luser propone oltre sessanta opere dell’artista trentino, reperite sia presso collezioni pubbliche che private, paesaggi per lo più, che testimoniano l’amore incondizionato verso la natura protagonista assoluta della sua produzione pittorica. Tra le tele esposte a Palazzo Agostinelli, Giardino di sera (1907), Cipresso gemello (1912), Paesaggio asolano (1914) e Viale a Villa Strohl- Fern (1919) di proprietà del MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Olivi a Villa Glori (1910), Sera a San Francesco del deserto, (1913), Burano d’inverno, (1913), Alberi a Villa Strohl- Fern, (1917) di proprietà privata, che testimoniano l’evoluzione della poetica di Moggioli attraverso la creazione di immagini che si materializzano sulla tela come trasposizione non solo di un’emozione, ma come simbolo di quella contemplazione della natura che tutto assorbe in un superamento del concetto di spazio - tempo, che diventa ricerca dell’altrove. L’amore per la natura e per le cose gli permette di sfrondare le immagini da ogni elemento per lui inutile, giungendo a un’armonia che rende le sue opere così particolari e preziose, spesso giocate sul medesimo tono come negli splendidi notturni eseguiti nel 1914. Tele che s’impreziosiscono di colore e di solarità nella solitaria cornice del parco di Villa Strohl-Fern a Roma, dove presero studio tra gli altri anche Arturo Martini, il musicista Bruno Barilli, lo scultore Renato Brozzi, poi Cipriano Efisio Oppo, Francesco Trombadori, Carlo Levi e, tra i poeti, Rainer Maria Rilke.
Nonostante il carattere schivo e il suo vivere appartato, lontano dai fragori della città, Moggioli partecipò a mostre di grande rilevanza tra cui le Biennali del 1907, 09, 10, 12, 14 e soprattutto divenne protagonista di quella stagione secessionista che investì nel secondo decennio del 1900 il panorama artistico europeo e italiano. La sua partecipazione alle mostre capesarine a Venezia del 1909, 10, 12, 13; all’Esposizione giovanile di Napoli del 1913 e alle Secessioni di Roma nel 1913, 14, 16 con i migliori artisti dell’epoca quali Felice Casorati, Gino Rossi, Arturo Martini ne sono felice testimonianza.
In questo senso Moggioli pur affondando le proprie radici nella pittura dell’Ottocento appartiene invece ai fermenti artistici contemporanei e come diceva Somarè nel 1942 “ne costituisce una delle più schiettamente originali e persuasive manifestazioni”.
La monografia Umberto Moggioli. Magia del silenzio terzo volume della collana NOVECENTOEDINTORNI. Artisti tra ‘800 e ‘900 pubblicata dalle edizionitrart presenta testi di Mario Guderzo, Federica Luser e Alessandra Tiddia ed è corredata da oltre quattrocento riproduzioni a colori delle opere dell’artista, reperite sia in collezioni pubbliche che private.
13
settembre 2008
Umberto Moggioli – Magia del silenzio
Dal 13 settembre al 02 novembre 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO AGOSTINELLI
Bassano Del Grappa, Via Barbieri, 34, (Vicenza)
Bassano Del Grappa, Via Barbieri, 34, (Vicenza)
Orario di apertura
da martedì a domenica 15-19, sabato e domenica 10-12.30 e 15-19, chiuso lunedì
Vernissage
13 Settembre 2008, ore 18.30
Sito web
www.vivibassano.it
Editore
TRART
Autore
Curatore