Gli animismi ed i personaggi neo-gotici, nella nuova arte povera intrisa di resti di senso urbano o di boschi fiabeschi riscoperti e sublimati, nella mostra personale dell’artista eclettico ed intuitivo Federico Sguazzi in mostra presso il B&B “Belvedere” di Suvereto (LI), dal 10 agosto al 30 settembre 2008, con una serie di tavole tra la seconda e terza dimensione e con sculture intuite e ricavate nell’ambiente, fra natura e plastiche, la raffinatezza di un design ottocentesco rivisitato, rivela l’intenzionalità inattesa e sperimentata della sola apparenza del “caso”.

Nell’opera di pittura, scultura, fotografia artistica e raffinato design, l’artista residente nello storico centro toscano di Suvereto (LI), alle porte della Maremma, riconsegna sulla scia di ricerche vagamente mistiche ed esoteriche, contaminate da un’ironia sottile e densa di umanesimo partecipe, l’eleganza nella semplicità di linee ed assemblaggi che lo colloca a pieno titolo nelle soluzioni minimaliste dell’arte contemporanea.

In un “aggancio” estremo di senso tra la storia antica più classica, tentazioni esotiche ed orientali, fino alla loro rappresentazione immediata e di sintesi nella plasticità-sinteticità moderna che rappresenta una parte importante della produzione, caratterizzata negli anni passati anche da un surrealismo sereno e nostalgico nelle stesse gradazioni di bianco, grigio, nero e beige, dell’opera fotografica.
L’ampia attività di Federico Sguazzi inizia infatti con la fotografia fino alla pittura ed alle più complesse soluzioni recenti che combinano su ampi supporti bidimensionali “neo-sculture” e collages di materiali duri ed anonimi (filanciani, polistiroli, plastiche varie) sublimati nella ricontestualizzazione artistica, fanciullesca e narrante di un lavoro in parte attento e sapiente in parte emozionale e dai vortici sull’infinito nel regno dell’informale.